Vito Crimi: dalle indagini sui piedini sporchi e sui tram alla delega ai servizi segreti

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-06-01

Il senatore che tante gioie ha regalato all’Internet con le sue inchieste scomode e interrogativi inquietanti sarà sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega ai Servizi Segreti. Ecco un breve riassunto della sua carriera da ispettore

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È nato il governo del cambiamento. Il parto è stato lungo e complicato e alla fine la montagna dei voti a 5 Stelle ha partorito il classico topolino con dentro addirittura un ex ministro dell’odiatissimo governo Monti (per i più distratti lo stesso governo che varò la legge Fornero) e l’ex avvocata di Giulio Andreotti. Fortunatamente per il Paese il MoVimento 5 Stelle sta presidiando le istituzioni democratiche e lo fa con uno dei suoi uomini migliori: il senatore Vito Crimi.

Tutte le indagini dell’ispettore Crimi

Qualcuno si ricorderà forse di quel giorno del 2013 quando assieme alla collega Roberta Lombardi Crimi prese parte al ridicolo streaming con Bersani che proponeva ai 5 Stelle di fare quello che ora stanno facendo con la Lega: un governo assieme. E se non un governo almeno il sostegno a quello del PD. Ma durante la scorsa legislatura i 5 Stelle erano più impegnati ad aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno che ad occuparsi di cose serie come il governo del Paese. Ieri Giuseppe Conte ha presentato la lista dei ministri ed è stato confermato quello che tutti sapevano ormai da qualche tempo: la nomina di Vito Crimi a sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai servizi segreti.

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Una delega senza dubbio importante e di prestigio, e fa senza dubbio sorridere che Crimi abbia avuto successo laddove l’ex Ministro dello Sport Luca Lotti ha fallito. Durante il governo Renzi ad avere la delega ai servizi segreti era il sottosegretario Marco Minniti. Incarico che dopo la caduta del senatore di Scandicci è rimasto nelle mani di Gentiloni. I confronti però lasciano sempre il tempo che trovano. Meglio concentrarsi sulla biografia di Crimi, grillino della primissima ora nonché idolo del Web. In nome della trasparenza Crimi una volta diede il suo numero di telefono in diretta a Radio Due (è lo stesso dal 1997, spiegò).

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Ora che il senatore Crimi si occuperà dei Servizi Segreti potrà sicuramente portare a termine alcune delle sue clamorose indagini. Ne citiamo due. La prima è quella del complotto dei piedini sporchi (chi sparge la polvere che sporca i piedini dei bambini?). Un post ridicolo sul quale Crimi si giustificò dicendo che era tutta colpa dei giornali (ovvio). In un’altra occasione il sottosegretario si cimentò con il trasporto tramviario. Cosa ci facevano due tram uno di fronte all’altro? La risposta è: erano in coda (quindi erano uno dietro l’altro), ma per Crimi i due mezzi stavano per scontrarsi. C’è poi da appurare l’esistenza (ed eventualmente chi ne sia a capo) della lobby dei grafici che falsa i sondaggi. Insomma, siamo proprio in buone mani. Ma per fortuna un caso l’ispettore Crimi l’ha risolto. Nel 2013 infatti sosteneva che il Parlamento potesse legiferare anche senza una maggioranza e senza un governo in carica. Qualche settimana fa, da Presidente della Commissione Speciale del Senato, ha scoperto che le cose stanno diversamente.

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