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Elezioni europee 2019: tutte le informazioni sul voto

parlamento europeo

Le elezioni europee in Italia si terranno il 26 maggio e saranno il primo banco di prova per il nuovo governo Conte: le informazioni utili per votare.

Il Parlamento europeo è l’organo legislativo dell’Unione Europea. Venne istituito nel 1952, ma le prime elezioni si svolsero nel 1979. I suoi 751 deputati, inoltre, sono eletti a suffragio universale dai cittadini dei paesi membri. Le prossime elezioni europee 2019 si terranno tra il 23 e il 26 maggio. Vediamo i dettagli su come, quando e dove si vota.

Elezioni europee 2019: quando si vota

Il Consiglio dell’Unione europea, organo esecutivo dell’Unione, ha fissato le date per il rinnovo del Parlamento. I seggi saranno aperti in tutti i 27 stati membri tra il 23 e il 26 maggio. Ogni paese fisserà una data a propria discrezione: in Italia, ad esempio, le urne saranno aperte solo il 26 maggio dalle ore 7 alle 23. Il nostro paese verrà diviso in cinque circoscrizioni elettorali sulla base delle posizioni geografiche: nord-occidentale, nord-orientale, centrale, meridionale e insulare. Potranno votare tutti i cittadini dei paesi membri regolarmente iscritti nelle liste dei propri comuni di residenza. Requisito fondamentale, come in ogni altro appuntamento elettorale, è la maggiore età.

Elezioni europee 2019: come si vota

In Italia si voterà per il rinnovo di 76 seggi parlamentari. La legge elettorale italiana in tema di elezioni europee prevede un sistema proporzionale puro: ciò significa che i voti effettivamente ottenuti dai partiti si trasformeranno automaticamente in seggi. Il calcolo avviene su base nazionale in un primo momento, per poi essere applicato alle varie circoscrizioni. La soglia di sbarramento si attiva al 4%. Per esprimere la propria preferenza occorre tracciare una X sul partito o sulla coalizione prescelta. Negli spazi bianchi predisposti sulla scheda si potranno, invece, inserire fino a tre nomi di candidati appartenenti alla lista votata: si tratta della famosa “preferenza”. Non è dunque previsto il voto disgiunto, ovvero il segno su un partito e la preferenza verso un candidato che non vi appartiene. Non è inoltre possibile inserire solo candidati dello stesso sesso: in caso di due nomi, ad esempio, devono necessariamente essere uomo e donna. I risultati saranno diffusi dai media già da lunedì 27 maggio, ma per sapere i nomi dei candidati che siederanno in Parlamento occorreranno alcuni giorni.