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Immigrati attaccano manifesti elettorali del centrodestra

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Luca Paladini, del gruppo “Sentinelli di Milano”: vengano usati a basso costo extracomunitari per attaccare i manifesti elettorali del centrodestra.

Luca Paladini, ex portavoce del gruppo “Sentinelli di Milano” ed ex candidato al Consiglio Comunale nel 2016 nella lista Sinistra per Milano, ha pubblicato su Facebook un post con una foto che mostra un extracomunitario attaccare su un muro del capoluogo lombardo manifesti elettorali del centrodestra, compresi quelli della Lega Nord con Matteo Salvini in bella mostra. Sembra un paradosso, sentendo slogan come “Prima gli Italiani” e “Qui si fa l’Italia” – che poi sono gli stessi che si leggono sui manifesti che sta attaccando l’extracomunitario -.

Quella di Luca Paladini è una denuncia: “Qui si fa l’Italia” – ha scritto – Ma i manifesti li facciamo attaccare agli extracomunitari che ci costano meno”. L’autore del post è lo stesso che tempo fa aveva denunciato sulla pagina Facebook del gruppo a cui appartiene il macabro fotomontaggio con Laura Boldrini decapitata, del quale si era molto si è parlato i giorni scorsi.

In quest’ultimo caso ha ricevuto oltre mille “like” e addirittura oltre 1500 condivisioni. Resta da vedere se qualche esponente del centrodestra risponderà ciò che ha scritto.

Il post

Le minacce

Luca Paladini minacciato

Per aver denunciato il turpe fotomontaggio comparso sul web contro la Presidente della Camera, Luca Paladini è stato minacciato qualche giorno fa con un fotomontaggio simile: non era decapitato come Laura Boldrini in quello “dedicato” a lei, ma il suo volto appariva tumefatto e con delle escoriazioni, come potrebbe essere dopo un pestaggio.

Non contento, l’autore dell’immagine ha scritto come didascalia: “Questo è ciò che si meriterebbero gli italiani traditori” e addirittura “frociosessuali che adescano minorenni nonchè spie”, riferendosi ai membri della comunità LGBT e a chi la sostiene come lo stesso Paladini. Quest’ultimo ha spiegato che sui social sono comparsi diversi falsi profili con il suo nome e la sua foto, in cui sono stati scritti minacce e insulti di ogni genere nei confronti suoi e dei Sentinelli di Milano. Sono rimasti online solo una ventina di minuti, poi sono stati cancellati, ma intanto il danno era fatto. Quanto è successo, è stato segnalato alla Digos.

Questa è una delle vicende avvenute in un periodo di campagna elettorale quanto mai infuocato e la tensione è alle stelle, in particolare sui temi della crisi economica non ancora superata e appunto sull’immigrazione – tanto più dopo i “fatti di Macerata”, che hanno sconvolto in nostro Paese -. Senza esagerare, si può dire che c’è un’aria irrespirabile. Comunque ormai, al 4 marzo – cioè quando i giochi saranno fatti – manca meno di un mese, poi si andrà alle urne.