> > Massacro elefanti in Botswana: 87 pachidermi trovati morti

Massacro elefanti in Botswana: 87 pachidermi trovati morti

Massacro elefanti

Il fenomeno del bracconaggio non dà segni di cedimento. Ogni giorno muoiono 70 elefanti. In Botswana sono rinvenute le carcasse di 87 pachidermi

Da tempo il Wwf chiede di aumentare gli sforzi globali. Ogni giorno perdiamo 70 elefanti, ogni settimana 20 rinoceronti. Il bracconaggio, nonostante gli impegni internazionali, sembra un fenomeno inarrestabile. Alimenta un giro d’affari illecito stimato in più di 23 miliardi di dollari all’anno. A spese della biodiversità. Massacro elefanti: è emergenza in Africa. Nel continente nero, infatti, sono rimasti 470mila esemplari contro il 1990. Allora si stimava una popolazione fra i 3 e i 5 milioni. Ogni anno sono 30mila gli elefanti africani che vengono uccisi, con l’avorio che sul mercato nero arriva a 3 mila dollari al chilogrammo. Non va meglio ai rinoceronti, il cui corno è talmente richiesto sul mercato asiatico da raggiungere i 120 mila dollari al chilo. In Sudafrica, dove sopravvive il 90% delle popolazioni di elefanti africani, le uccisioni hanno superato quota mille.

Il Botswana era ritenuto l’ultimo rifugio sicuro per gli elefanti africani. Era considerato un luogo dove vivere e riprodursi senza la costante minaccia dei bracconieri, grazie alle efficaci leggi nazionali in materia di bracconaggio. Tuttavia, proprio il Botswana è stato teatro del più grande massacro di elefanti mai avvenuto in Africa.

Il più grande massacro di elefanti

Un gruppo di ricercatori dell’organizzazione conservazionista “Elephants without borders”, durante un’indagine aerea, ha rinvenuto le carcasse di 87 pachidermi nei pressi del noto santuario della fauna selvatica del Delta dell’Okavango.

Massacro elefanti

Il numero di elefanti è in continuo e drastico calo. Secondo una ricerca della Iucn, infatti, la popolazione è diminuita del 20 per cento dal 2006 al 2015 e conta attualmente 415 mila esemplari. La causa della netta diminuzione sarebbe da individuare nel fenomeno del bracconaggio, praticato per impossessarsi delle loro preziose zanne. Il Botswana ospita la più grande popolazione di elefanti al mondo, con oltre 130mila esemplari. Gli animali trovati in Botswana sono stati uccisi per l’avorio e sarebbero stati abbattuti nel mese di agosto 2018.

Sono scioccato. E’ di gran lunga la più grave strage di elefanti che abbia mai visto o letto in qualsiasi parte dell’Africa finora”, è il commento di Mike Chase, biologo di “Elephants without borders”. In Botswana finora gli episodi di bracconaggio sono stati rari per merito delle unità anti-bracconaggio molto attive, ben equipaggiate e organizzate. Tuttavia lo scorso maggio, in seguito all’elezione del nuovo presidente, Mokgweetsi Masisi, il governo ha disarmato le sue unità anti-bracconaggio, privando di armi e attrezzature militari il Dipartimento della fauna selvatica.

Un danno ecologico ed economico

Lo sterminio degli elefanti a lungo andare comporterà ricadute consistenti e rilevanti sia sull’ecosistema sia sull’economia africana (già piuttosto altalenante).

“Il turismo legato alla fauna selvatica è di vitale importanza per la nostra economia, i nostri posti di lavoro e la nostra reputazione internazionale”, ha affermato Mike Chase.