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Mentana bacchetta il Pd: "Serve aria nuova"

Mentana bacchetta il Pd: "Serve aria nuova"

"Serve aria nuova". Enrico Mentana torna a bacchettare il Partito Democratico. Per il direttore la sinistra si è arenata al passato.

“Serve aria nuova”. Enrico Mentana torna a bacchettare il Partito Democratico. Il direttore di TgLa7 accusa il Pd di essersi arenato al passato. La schiacciante sconfitta della sinistra in Italia, come in Europa, secondo Mentana è la prova lampante di un’opposizione di sinistra che non sa rilanciarsi in modo nuovo. Fatta la diagnosi, quale sarebbe la prescrizione per uscire dallo stallo? “Aria nuova”.

La solita canzone

Sui social network, alle volte ricompare una frase: “La sinistra torni a fare la sinistra!”. Se prima suonava come il monito degli elettori al Pd perché il partito tornasse all’ideologia di sinistra, oggi sembra più la solita vecchia canzone. Peggio. Secondo Enrico Mentana, la formula si avvicinerebbe di più a un vecchio vestito che si indossava da bambini, ma che gli adulti si incaponiscono a voler indossare di nuovo. Una metafora di cui il direttore del TgLa7 si serve per allargare la propria lente sulla condizione dei partiti di sinistra in Europa.

“Serve gente nuova”

Appunto, la diagnosi non può che essere sconfortante. Perché? I partiti si aggrappano al passato, piuttosto che proporre qualcosa di nuovo. La sinistra non sa più rilanciarsi. Piuttosto si rinserra nei cimeli del passato e nei successi in cui faceva davvero la differenza. Adesso però, sottolinea Mentana, urge trovare nuovi spunti, nuovi temi. Come trovarli? Prendendo delle nuove leve. “Ci vuole aria nuova, gente nuova, ma soprattutto idee nuove”, scrive Mentana sul suo profilo Facebook, e aggiunge: “quel modello di partito e quel riformismo di governo non funzionano, non bastano. Ogni palliativo, ogni ritorno al passato lascia il tempo che trova”. Troppe lotte interne, troppe crisi di identità avrebbero fatto sì che il Pd perdesse la propria forza, all’indomani della conclusione della stagione Renzi. E mentre si riprendevano i cocci, durante la pausa Gentiloni, la Lega e M5s ridefinivano se stessi. Mentre la prima cancellava la parola “Nord” dal nome del partito, inventandosi lo slogan “Prima gli italiani” tutti, la seconda superava la propria prova di Maturità, scollandosi dall’ombra di Beppe Grillo. E il Pd? All’opposizione, ma con i cantieri ancora aperti. Se la sinistra vuole tornare davvero competitiva, ribadisce Mentana, deve affacciarsi al nuovo.