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Morto Luigi Borrelli: il padre denunciò abusi di un prete

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Luigi Borrelli, di 18 anni, è morto in un incidente stradale: il padre denunciò gli abusi ricevuti da ragazzino da parte di un prete pedofilo

Luigi Borrelli, di 18 anni, ha perso la vita nella notte del 17 giugno dopo un violento scontro stradale nel quartiere di Ponticelli a Napoli. Non è tuttora chiara la reale dinamica dell’incidente, tuttavia il giovane pare sia stato sbalzato dall’autocarro su cui viaggiava. Si trovava in compagnia di due coetanei, loro rimasti per fortuna solo feriti. L’autista pare abbia perso il controllo del mezzo, che si è dunque schiantato rovinosamente contro un muro di cinta.

Il post del papà

A dare la notizia della tragica scomparsa del giovane è stato il padre di Luigi, Arturo Borrelli. L’uomo è già noto alla cronaca come Diego Esposito. Con questo nome di fantasia, infatti, Arturo Borrelli aveva raccontato la storia degli abusi subiti da un prete in gioventù. Da tempo Arturo Borrelli si batte per ottenere un processo equo. L’uomo aveva anche manifestato all’esterno del Duomo di Napoli. Borrelli/Esposito era stato persino ricevuto pochi giorni fa da Papa Francesco, che gli avrebbe detto di andare avanti nella sua battaglia.

Ecco cosa ha scritto Arturo sul suo profilo Facebook: “Dopo 2 giorni dalla benedizione del Santo Padre, oggi è morto mio figlio in un incidente stradale. Così ho deciso di svelarvi chi sono: Arturo Lory Borrelli. Adesso dedicherò il mio dolore da padre, visto che mio figlio ha sofferto per tutto il male ricevuto. Gigi, ti amo”.

La denuncia di Arturo Borrelli

La piaga della pedofilia è tornata a scuotere la Chiesa con due vicende distinte. La prima è quella che riguarda l’Australia. Dopo 4 anni di lavoro, la Commissione d’inchiesta sulle risposte delle istituzioni agli abusi sessuali su minori, massima autorità inquirente nel Paese, ha reso noti i risultati delle sue indagini su chiese, scuole, enti di beneficenza e organizzazioni. La ricerca si era anche estesa a governi locali e alla polizia.

Dall’inchiesta era dunque emerso che il 7 per cento dei preti cattolici australiani era stato accusato di abusi su minori dal 1950 in poi. L’età media delle vittime è risultata essere di 10 anni e mezzo per le bambine. Mentre di poco più di 11 anni e mezzo per i bambini. In totale, tra il 1980 e il 2015, sono state presentate 444 denunce per episodi di pedofilia accaduti in oltre mille strutture di proprietà della Chiesa cattolica.

Ma la bufera mediatica, purtroppo, non ha riguardato solo l’altra parte del mondo. Sulle colonne di un noto quotidiano nazionale era infatti emersa la vicenda di un giovane napoletano che aveva subito abusi sessuali da parte del parroco quando era bambino. L’uomo in questione era appunto Arturo Borrelli, che accusava il cardinal Sepe di aver poi insabbiato il caso.