Alessandra Boga Papa Francesco, nel suo libro “Maria. Mamma di tutti” (San Paolo), ha voluto spiegarci il senso di una delle preghiere cristiane più importanti. Alcuni passi di questo libro sono molto interessanti e spiegano avvenimenti di cui ancora nessuno era a conoscenza.
Significato dell’ “Ave Maria”
L’Angelo Gabriele chiama Maria proprio così, poiché in Lei non c’è alcun peccato, nemmeno quello originale (ricordiamo la definizione di “Immacolata Concezione”). Infatti Dio l’ha fatta venire al mondo allo scopo di essere la Madre di Gesù, perciò non avrebbe potuto avere colpe. Papa Francesco spiega che il Verbo si è fatto carne nel grembo della Madonna e Gesù chiede anche a noi di accoglierlo allo stesso modo.
La spiegazione di Papa Francesco
Il Papa spiega che il miracolo accaduto nella Vergine Maria, accade anche in noi quando ascoltiamo la Parola di Dio e la mettiamo in pratica con amore. Come Gesù si è fatto carne nella Madonna, può farsi anche in noi. Non è facile capire questo, dice il Santo Padre, ma lo diventa sentendolo con il cuore. Viceversa, quando facciamo la volontà del Signore, gli offriamo noi stessi sull’esempio di Sua Madre.
Questo perché Maria, pur avendo vissuto un’esistenza normale, fatta d’incombenze e preoccupazioni quotidiane come ogni donna e mamma, non si è fatta distogliere dall’avere un dialogo profondo con Dio, incarnatosi in suo Figlio. Ecco perché la Madonna è presentata come un modello da imitare, nel cristianesimo. Non si creda che ella subisse passivamente la volontà divina, poiché ha scelto di seguirla, accogliendo Gesù nel proprio grembo. Questo significa che egli è il “frutto benedetto” del suo seno. Tale spiegazione fornitaci dal pontefice, dovrebbe renderci più consapevoli, quando recitiamo l’“Ave Maria”.
Devozione per Maria
Papa Francesco, come i suoi immediati predecessori San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, mostra un affetto davvero particolare per la Mamma di Gesù. Nel marzo 2018 ha anche istituito la festa della Beata Vergine Maria Madre della Chiesa. Questa viene celebrata il Lunedì successivo alla Pentecoste (quindi quest’anno è stata il 21 maggio). La decisione d’istituire questa ricorrenza liturgica compare nero su bianco nel decreto della Congregazione per il culto divino. Questo reca la data dell’11 febbraio, centosessantesimo anniversario della prima apparizione della Madonna a Bernadette Soubirous a Lourdes. Tuttavia la celebrazione vale soltanto per il rito romano, non anche per quello ambrosiano.
Il primo a dichiarare la Vergine “Madre della Chiesa, cioè di tutto il popolo cristiano, fedeli e pastori”, a lei molto devoti, fu il Beato Papa Paolo VI il 21 novembre del 1964, nell’ambito del Concilio Vaticano II.
