Andrea Danneo Aggiornare i metodi di valutazione. Papa Francesco ha esortato i vescovi a prestare attenzione ai seminaristi e al clero. Per combattere la lotta alla pedofilia, secondo Bergoglio, è necessario ripartire dalla formazione dei futuri sacerdoti. Basta occhi chiusi, ma alzare l’asticella dell’attenzione e monitorare il percorso formativo del clero. Troppi scandali e troppe vittime, in risposta alla sempre più numerosa lista di reati di abusi su minori ad opera di preti, il pontefice ha fissato una riunione con le Conferenze Episcopali di tutto il mondo, che si consulteranno dal 21 al 24 febbraio 2019.
Voragine spirituale
Per Bergoglio il numero sempre più alto di abusi di minori per mano di membri del clero è frutto di una vera e propria voragine spirituale. Quest’ultima sarebbe il vero nemico contro cui la Chiesa deve combattere, ha sottolineato il pontefice. Proprio alla luce di ciò, Francesco ha riferito al Consiglio dei Cardinali l’emergenza di affrontare il tema degli abusi e dare a tutta la comunità cristiana un messaggio forte. Non si tratterebbe di semplice astrattismo, dato che – come riferisce anche Libero – l’argomento riguarderebbe lo stesso Consiglio dei 9. All’incontro, infatti, non hanno presenziato George Pell, Francisco Javier Errazuriz e Laurent Monsengwo Pasinya, coinvolti tutti in scandali.
Le dimissioni a Washington
Intanto, sembra che siano prossime delle dimissioni. Il cardinale arcivescovo di Washington Donald Wuerl, uno degli alti prelati vicini a Papa Francesco citato nella lettera dell’ex nunzio Carlo Maria Viganò, ha informato i sacerdoti della Diocesi della capitale della sua intenzione di recarsi presto a Roma per discutere delle sue dimissioni con il Pontefice. Il cardinale è stato al centro di polemiche per la sua gestione della crisi della pedofilia quando era vescovo di Pittsburgh, in Pennsylvania. Come riporta Sky Tg24, proprio da lì proverrebbe un dossier approfondito su uno scandalo di abusi sessuali a danni dei minori, che coinvolgerebbe oltre 300 preti.
