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Pif: "Se sei ricco è facile essere di sinistra"

Le dichiarazioni di Pif a RadioCapital

Pif ha anche criticato il M5S per l'incapacità di opporsi alla Lega ("li sta asfaltando") e ha accusato Salvini per la questione Saviano.

All’anagrafe è noto come Pierfrancesco Diliberto, ma il pubblico lo conosce come Pif, autore del Testimone e regista capace di raccontare la sua Palermo con ironia, tra criminali e quotidianità, in La mafia uccide solo d’estate. Hanno però fatto discutere le sue dichiarazioni al programma “Circo Massimo” di RadioCapital, in cui il regista ha affermato che “è facile essere di sinistra se sei ricco”.

Le dichiarazioni a RadioCapital

Quello evidenziato da Pif ai microfoni di RadioCapital è uno dei problemi di cui molti accusano la sinistra italiana: la lontananza dalle vicissitudini del Paese reale. Il Partito democratico è percepito come espressione dei ceti medio-alti, che affrontano problemi diversi dai tanti cittadini che vivono in contesti difficili e che un tempo sarebbero andati a costituire la classe operaia e proletaria.

Se sei ricco è facile essere di sinistra“, afferma Diliberto, “perché non hai i problemi dei poveri, non hai il rom o il migrante come vicino”. Poveri che un tempo si sentivano rappresentati proprio dai partiti di sinistra e che ora, invece, trovano rifugio tra le fila populiste della Lega, che ha imparato a parlare anche e soprattutto a loro.

Il futuro del Pd

Ciò che è successo alle elezioni di marzo, ovvero lo spostamento del governo da sinistra a destra, era prevedibile. La colpa, afferma Diliberto, è soprattutto dello stesso Pd, che ha smesso di rivolgersi ai cittadini e di comprenderli: “C’è bisogno di un lavoro lungo, non immediato. Bisogna ritornare sui territori, e non si può ricominciare in poco tempo. Anzi, è più sano perdere tempo”.

Le accuse al governo

Dure le critiche mosse dal regista al governo gialloverde. Da un lato, c’è la Lega, per la quale Diliberto non nasconde la propria avversione. “Il problema non è Salvini”, dichiara, “ma chi lo ascolta. E non quello che discute civilmente, ma il deficiente che prende il fucile ad aria e spara ai migranti“. Non mancano, comunque, i rimproveri al leader del Carroccio, con particolare riferimento al suo atteggiamento nei confronti di Saviano. “Non riesco a dare neanche una risposta ironica. È uscito il lato infantile di Salvini. La gravità è pensare ‘tu sei contro di me e ti levo la scorta’. Il problema non è la lotta alle mafie, ma che lui minacci una cosa del genere. In qualunque paese civile il ministro dell’Interno avrebbe dato le dimissioni“, ha dichiarato a RadioCapital.

Le colpe del M5S

Ai pentastellati Pif rimprovera soprattutto l’assenza e l’incapacità di arginare le spinte della Lega che “li sta asfaltando“. Il Movimento, ricordato dal regista perché “mandava a f****** tutti” quando era all’opposizione, è invitato a “tirare fuori un minimo di dignità”.

“Voglio morire d’ingenuità e pensare che nel M5S stiano soffrendo”, continua Diliberto. “Non posso pensare che una frase come ‘purtroppo i rom italiani ce li dobbiamo tenere’ sia piacevole. Capisco l’equilibrio di governo, ma dovrebbero tirare fuori un sussulto, quella sana incazzatura di Piazza Maggiore”.

Il presidente Conte

Simile il trattamento riservato al presidente del Consiglio: “Non l’ho conosciuto, ma anche lui… un sussulto! Fatti vedere ogni tanto!“. Tuttavia il regista ammette che “da autore televisivo darei un braccio per stare con la telecamera in mano e seguirlo”. I fan del Testimone, senza dubbio, apprezzerebbero.