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Fondi Lega: "49 milioni spesi, Maroni e Salvini sapevano"

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Che fine hanno fatto i fondi della Lega? Parla Stefano Stefani, ex tesoriere della Lega: "Dissi a Maroni e Salvini che si stava spendendo troppo".

Dopo la sentenza di secondo grado che conferma le condanne per l’ex leader della Lega Umberto Bossi e per l’ex tesoriere Francesco Belsito (anche se le pene sono state ridotte) e soprattutto il sequestro dei fondi del Carroccio, parla per la prima volta Stefano Stefani. Fu tesoriere dopo Belsito e sostiene di aver avvertito sia Roberto Maroni che Matteo Salvini che nella Lega “si stava spendendo troppo e troppo in fretta”.

I milioni spesi in fretta

“Feci presente più volte a Roberto Maroni e Matteo Salvini, sia in pubblico che in privato, che si stava spendendo troppo e troppo in fretta. Mi fu detto che non potevamo fare altrimenti, perché in quel momento eravamo sotto schiaffo” dichiara Stefano Stefani, successore di Francesco Belsito alla tesoreria della Lega, durante la segreteria dell’ex presidente della Regione Lombardia.

In pochi mesi, le casse del Carroccio infatti si svuotarono e sparirono anche parte di quei 49 milioni di rimborsi elettorali percepiti illegalmente durante l’era Bossi, stando almeno alle accuse della magistratura. Il 29 novembre 2018 è arrivata infatti anche la sentenza di secondo grado, con la Corte d’Appello che ha confermato la confisca dei beni della Lega.

In una intervista esclusiva a Tpi.it, Stefano Stefani afferma che, a seguito delle sue rimostranze, “nessuno, all’interno del Consiglio Federale, si oppose a questa politica”. “Tantomeno Salvini, – aggiunge l’ex tesoriere – che all’epoca aspettava solo di diventare segretario”. In una precedente inchiesta dei giornalisti Giuseppe Borello e Andrea Sceresini parlò invece l’ex storica segretaria di Umberto Bossi, Daniela Cantamessa, che confermò come nei mesi successivi alle dimissioni del Senatur nelle casse della Lega c’erano ancora“40 milioni di euro”.

Con l’avvento dell’era Maroni però, sostiene Cantamessa, “tutte le attività vennero esternalizzate con spese allucinanti e il personale interno fu liquidato, nonostante costasse solo 4 milioni all’anno”. “Cosa pensammo? Che ci fosse in atto un’azione per chiudere la Lega” aggiunge. Versione che è stata poi confermata anche due ex impiegati del Carroccio, Roberto Callegari e Andrea Tampieri. Sempre a Tpi.it dissero: “Dopo le dimissioni di Bossi tutti i soldi sono stati sperperati”.