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Prete denunciato: trasforma la colonia estiva in hotel

Prete denunciato

Trasforma la colonia estiva in villaggio vacanze sacerdote truffa il fisco per 190 mila euro. Il prete è stato denunciato

Trasforma la colonia estiva e per gli esercizi spirituali in hotel a pagamento: prete denunciato. Il sacerdote infatti, approfittando della normativa in materia, aveva affittato dallo Stato l’intero immobile a canone super agevolato. Aveva dichiarato che sarebbe servito come colonia estiva per ragazzi e per gli esercizi spirituali suoi e dei colleghi ecclesiastici. Al contrario, tradendo sia la fiducia da parte dello Stato sia quella dei suoi fedeli (la più importante) aveva trasformato l’ex caserma in un hotel in piena regola subaffittandolo a viaggiatori di tutti il mondo che compravano pacchetti turistici. Il prete è stato capace di orchestrare un vero e proprio business.

Il prete truffatore

Prima ha affittato una ex caserma militare a canone super agevolato dichiarando che serviva come colonia estiva per ragazzi e per gli esercizi spirituali dei sacerdoti. Poi l’avrebbe trasformata in un vero e proprio hotel. La struttura, infatti, è risultata essere presente in svariati pacchetti turistici per vacanzieri provenienti da tutto il mondo.

Così un sacerdote è stato denunciato dalla Guardia di Finanza alla Procura di Ivrea per indebite percezioni di erogazioni ai danni dello Stato. L’uomo, che predica ciò che non pratica, è stato segnalato anche alla Procura Regionale della Corte dei Conti. Secondo un calcolo delle Fiamme Gialle, infatti, il prete con questo sistema non avrebbe versato somme per oltre 190mila euro. Un vero truffatore, capace di realizzare un business illegale. Un traditore agli occhi di molti, capace di professare onestà, ma incapace di seguire i suoi sermoni.

Prete denunciato

Per l’accusa, il prete aveva approfittato della normativa in materia. Si tratterebbe di un’agevolazione che permette agli enti religiosi di usufruire di un canone agevolato per immobili di proprietà dello Stato. A una sola condizione però: che la struttura venga utilizzata senza alcun scopo di lucro, ma esclusivamente per fini culturali e formativi. Approfittandosene e prendendosi gioco delle istituzioni governative, aveva pagato solo il 10% del valore del canone di mercato che è stato valutato in oltre 20mila euro annui.

Per concretizzare il suo piano avrebbe fatto falsificare le dichiarazioni. Ha parlato di falsi campi estivi per ragazzi e settimane di esercizi spirituali. Per l’affitto della struttura di circa 7mila metri quadri di superficie il religioso pagava allo Stato una somma di poco superiore a 2 mila euro annui. Stando a quanto riferito dai finanzieri, infatti, gli affari del sacerdote erano tutt’altro che spirituali. Il prete avrebbe trasformato i 120 posti letto della struttura in vere e propri stanze per vacanzieri. Le camere, infatti, venivano subaffittate ai turisti che giravano per l’Europa comprando interessanti pacchetti vacanza.

Truffatori nel nome di Dio

Preti culturisti, truffatori, molestatori e sfruttatori. Sono tante le vicende drammatiche messe in atto da coloro su cui la comunità ripone la massima fiducia. In crisi depressiva per essersi lasciata con il marito, aveva cercato conforto spirituale da alcuni presunti preti. Dopo diverse sedute l’hanno plagiata e raggirata.

Così, le è stato sottratto un appartamento di proprietà dal valore superiore ai trecentomila euro. Il gruppo opera nella Valle dell’Irno e la donna truffata, purtroppo, non sarebbe la sola. I “preti”, infatti, avrebbero sfruttato l’incapacità di intendere e di volere di persone ultraottantenni. Così sono riusciti a farsi intestare beni di proprietà, oltre a farsi consegnare denaro contante.

Diversi casi sono stati denunciati: sarebbero molte le vittime del raggiro. La vicenda è arrivata sul tavolo dell’Arcivescovo di Salerno, monsignor Luigi Moretti, che ha avviato delle verifiche sull’eventualità di sacerdoti coinvolti in un giro di truffe e circonvenzione di incapace.