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Quattro sorelle molestate per anni dallo stesso prete

Sardegna

Quattro sorelle della Pennsylvania negli Usa hanno confessato di essere state tutte vittime di abusi sessuali da parte dello stesso prete cattolico

Ogni anno quasi 600 denunce all’attenzione del Vaticano. E 900 preti ridotti allo stato laicale in un decennio. Solo la Chiesa americana spende 3 miliardi tra terapie e spese legali. E in Australia è sotto accusa il 7% dei preti. Papa Francesco ha lanciato un allarme: “La Chiesa è stata tardiva nell’affrontare il problema delle pedofilia“. Una piaga scottante che macchia di un reato macabro le fila della comunità ecclesiastica. Dalla Pennsylvania, negli Usa, arriva una confessione shock. Negli anni Ottanta quattro sorelle sarebbero state molestate dallo stesso prete. Una di loro era ancora una bambina. Le sorelle Fortney, Patty, Lara, Teresa, Carolyn, hanno raccontato di essere state abusate nella centro città di Enhaut all’inizio degli anni ’80.

Sorelle vittime di pedofilia

Carolyn ha dichiarato che non aveva nemmeno 2 anni quando iniziò l’abuso. “Non me ne sono resa conto fino all’età di 12 anni”, ha detto al CBS Evening News, in un’intervista trasmessa nella serata di giovedì 6 settembre. “Stavo guardando un film con un prete che molestava chierichetti e in quel preciso momento ho collegato cosa mi fosse avvenuto”.

Il mese scorso in Pennsylvania sono stati documentati i casi di oltre mille bambini abusati da più di trecento sacerdoti. Le sorelle Fortney sono cresciute idolatrando il defunto reverendo Augustine Giella. Ancor troppo piccole e ignare della maligna gravità dei suoi gesti, non vedevano la sua gentilezza come qualcosa di sinistro. “Ci ha comprato vestiti, ci ha comprato giocattoli. Tutto ciò che volevamo”, ha raccontato Teresa Fortney-Miller.

La sorella Patty ha riferito che aveva 13 anni quando Giella la molestò di fronte alle sue sorelle. Il suo racconto fa rabbrividire. “Mi abbracciava costantemente di fronte a loro, baciandomi, cercando di mettermi la lingua in bocca”. Poi confida: “Mi ripetevo continuamente: ‘È il mio prete. È il mediatore tra Dio e l’uomo. Va bene’ “. Secondo le sorelle il prete era così sfacciato che avrebbe persino toccato le ragazze di fronte ai loro genitori. “Anche al tavolo della nostra cucina, di fronte al volto dei miei genitori che non potevano vedere”, ha detto Lara Fortney-McKeever.

Il reverendo Giella fu trovato in possesso di immagini pornografiche, tra cui alcune della sorella Carolyn. Venne arrestato e accusato di possesso di pornografia infantile e violenza sessuale prima di morire nel 1993 all’età di 72 anni in attesa di processo. Le donne sperano che la loro orribile storia ispirerà altre vittime a farsi avanti, per denunciare simili atrocità.