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Riccardo Bossi irreperibile, e non paga le spese legali

Riccardo Bossi

Riccardo Bossi deve pagare le spese legali di uno dei processi in cui è stato condannato. Il figlio dell'ex leader della Lega però sembra scomparso.

Nel novembre 2016 Riccardo Bossi era stato condannato per truffa perché non aveva pagato un anello Bulgari, un girocollo e un Rolex. A suo carico anche le spese legali ma dopo due anni il figlio del Senatur non ha ancora saldato la parcella. Gli avvocati sostengono infatti che il primogenito del fondatore della Lega è irreperibile.

Riccardo Bossi scomparso

Nuovi guai giudiziari per Riccardo Bossi, primogenito del Senatur. Il figlio maggiore di Umberto Bossi rischia infatti “l’avvio della procedura di irreperibilità” perché non si riesce a rintracciare da nessuna parte. Nel novembre 2016 Riccardo Bossi era stato infatti condannato dal tribunale di Busto Arsizio, nel Varesotto, a 10 mesi di reclusione per truffa aggravata. Il figlio del fondatore della Lega infatti non aveva mai pagato un anello Bulgari e un girocollo, regalati alla sua ex fidanzata, e un orologio Rolex consegnato invece al titolare di un’attività di noleggio auto per saldare un debito.

Riccardo Bossi doveva quindi pagare un risarcimento di 10mila euro al gioielliere che lo aveva denunciato e 2.500 euro per le spese legali. Soldi, questi ultimi, mai arrivati nelle casse dell’avvocato che ha difeso il gioielliere, e che quindi si è rivolto ad un collega per il saldo della sua parcella. “Siamo in possesso di due certificati di residenza a Gallarate, ma quando si tratta di consegnare le notifiche, Bossi non si riesce a trovare. Faremo un ulteriore tentativo, poi solleciteremo l’avvio della procedura di irreperibilità” annuncia quindi l’avvocato Luca Calloni.

Le condanne precedenti

Solo lunedì 10 settembre Riccardo Bossi era stato condannato per truffa e insolvenza fraudolenta. Il figlio del senatore leghista infatti aveva effettuato acquisti senza pagare da un gommista e da un benzinaio. Bossi junior non è mai presentato in aula, neanche il giorno della sentenza quando gli è stata inflitta una pena di 9 mesi di carcere, oltre al pagamento di 3.200 euro per i cerchioni di gomme, 7.600 euro per delle lampade e 150 euro per la benzina. Anche in questo caso, le spese legali sono a suo carico.

Prima ancora, nel marzo 2016 il figlio di Umberto Bossi era stato invece condannato a un anno e otto mesi di carcere per aver utilizzato 158mila euro fondi della Lega per le sue spese personali.