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Salvini, dopo i migranti "censimento" su Rom. PD: è razzismo

Rom Salvini

Matteo Salvini annuncia di stare preparando un "dossier sulla questione rom in Italia". Per il PD parlare di censimento è "razzismo".

Dopo i migranti la priorità del Viminale sembrano Rom e Sinti. Ai microfoni di TeleLombardia il ministro dell’Interno annuncia infatti un giro di vite sui nomadi. Matteo Salvini afferma che c’è bisogno di “una ricognizione sui rom in Italia”. Molto critica l’Associazione 21 luglio che ricorda come in Italia un “censimento su base etnica non è consentito dalla legge”. A seguito del caso Aquarius, l’associazione si era detta “molto preoccupata” perché dopo i profughi “potrebbe toccare a qualcun altro che vive nelle nostre città la marginalità”. Dura anche la replica del PD.

Salvini: ricognizione sui Rom

Mentre la soluzione ai flussi migratori è ancora in alto mare (è proprio il caso di dirlo), il Viminale sposta l’attenzione su un altro cavallo di battaglia della Lega in campagna elettorale. Ai microfoni di TeleLombardia, infatti, Matteo Salvini dichiara: “Al Ministero mi sto facendo preparare un dossier sulla questione rom in Italia, perché dopo Maroni non si è fatto più nulla, ed è il caos”. Il ministro dell’Interno ha quindi annunciato una “ricognizione sui rom in Italia per vedere chi, come, quanti” sono presenti sul nostro territorio.

L’Ansa riferisce che il vicepremier ha quindi annunciato l’intenzione di rifare “quello che fu definito il censimento”. “Facciamo un’anagrafe” precisa Salvini, avvertendo che gli stranieri irregolari andranno “espulsi” con accordi fra Stati. Subito dopo il segretario leghista precisa però che “i rom italiani purtroppo te li devi tenere a casa”. Frase che non mancherà di accendere la polemica.

Matteo Salvini difatti mette già le mani avanti e, commentando su Facebook quei media che hanno ripreso la notizia, si domanda: “Qualcuno parla di ‘shock’. Perché???”. “Io penso, – aggiunge – oltre che ai furti, anche a quei poveri bambini, educati nei campi al furto e all’illegalità”.

Replica Associazione 21 luglio

A stretto giro è arrivata la replica dell’Associazione 21 luglio, che si occupa di diritti umani e discriminazione. In una nota il presidente Carlo Stasolla prima di tutto ricorda al ministro dell’Interno come in Italia sia vietato “un censimento su base etnica“. “Non è consentito dalla legge” puntualizza. “Inoltre – aggiunge – esistono già dati e numeri su chi vive negli insediamenti formali e informali e i pochi rom irregolari sono apolidi di fatto, quindi inespellibili”. “Ricordiamo anche che i rom italiani sono presenti nel nostro Paese dal almeno mezzo secolo e a volte sono ‘più italiani’ di tanti nostri concittadini”, chiarisce infine.

Solo pochi giorni fa l’Associazione 21 luglio aveva profetizzato come, dopo i migranti, il Viminale si sarebbe potuto accanire contro Rom e Sinti. “Oggi è stata la volta dei migranti della nave Aquarius, domani potrebbe toccare a qualcun altro che vive nelle nostre città la marginalità, la povertà, la discriminazione” scriveva il 12 giugno. L’assocazione si diceva “profondamente preoccupata” perché teme che “questa potrebbe essere solo l’alba di una nuova stagione caratterizzata da una lunga serie di violazioni dei diritti umani alla quale – viene assicurato – non potremo assistere inermi”.

PD contro Salvini

Anche il Partito Democratico denuncia come “inaccettabili” le dichiarazioni di Matteo Salvini contro i Rom. Il deputato del PD Walter Verini in una nota afferma: “In questo Paese tira una brutta aria, alimentata dai ‘governanti del cambiamento’. Salvini tira la volata in una corsa molto pericolosa: si lasciano in mare persone, bambini e donne incinte che fuggono dalle sofferenze; si lanciano censimenti etnici come verso i rom; si vogliono dedicare strade a estensori delle leggi razziste del 1938. E altro ancora… – concludendo – E’ una escalation che va fermata. Cominciò così anche ottanta anni fa e sappiamo come andò a finire”.

Compatti anche i senatori dem. “Ho letto le dichiarazioni di Matteo Salvini. Parlare di censimenti razziali riporta alla mente atroci ricordi” denuncia il vice presidente del gruppo del PD a Palazzo Madama Franco Mirabelli. “Mi auguro – aggiunge – che il ministro degli Interni italiano voglia precisare le sue affermazioni. L’evocazione, da parte di un membro del governo del mio Paese, di una sorta di pulizia etnica è inaccettabile”.

Le altre dichiarazioni dem

“Salvini continua la sua campagna elettorale, con parole d’ordine sempre più aberranti. Il censimento sui Rom è solo l’ultima trovata dal sapore vagamente fascista, ricorda in modo sinistro le leggi razziali. – afferma invece la senatrice Simona Malpezzi – Il ministro dell’Interno dovrà prima o poi fare i conti con la realtà: l’immigrazione si combatte facendo accordi con i Paesi, e non facendo il bullo con il mondo intero. Cominci a chiedere al suo amico Orban in Ungheria di assumersi le sue quote”.

“Le parole sono pietre e il ‘dossier Rom’ di Salvini è agghiacciante, ricorda politiche di stampo nazista. – sostiene il senatore Edoardo Patriarca – Forse il leader della Lega asseconda la pancia dei cittadini spaventati, ma a tutto c’è un limite”. Il parlamentare infatti si chiede: “Dove vuole arrivare nell’aizzare l’odio sociale ed etnico? Si ricordi che è il ministro dell’Interno di un grande paese del G7”.

Ernesto Magorno esterna invece la propria indignazione su Twitter. “Salvini annuncia una ‘ricognizione dei rom‘. Un altro brutto segnale sul futuro del nostro Paese che rappresenta modello di pace e civiltà. – commenta – Non permetteremo mai l’affermazione di una cultura razzista. Noi siamo un’altra cosa”.

Fedeli: rom sterminati dai nazisti

Molto dura anche la replica dell’ex ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli. “Le odiose parole di Salvini sul ‘censimento’ della popolazione rom suonano tanto più pericolose perché ricadono nell’ottantesimo anniversario della promulgazione, in Italia, delle leggi razziali” ricorda la senatrice PD. “Quando dice – prosegue in una nota – che non capisce lo shock per le sue dichiarazioni, forse Salvini non ricorda che rom ed ebrei morirono a milioni nei campi di sterminio nazisti”.

La Fedeli rammenta quindi: “Tre anni fa in Senato la Commissione diritti umani presieduta dal senatore Luigi Manconi prese posizione contro la ghettizzazione di questa minoranza”. “La popolazione rom e sinti in Italia è stata già censita dall’Istat, – puntualizza quindi l’ex vicepresidente del Senato – la schedatura che vuole realizzare il leader della Lega è un atto discriminatorio e razzista che niente ha a che vedere con la sicurezza dei cittadini, ma è contrario ai principi della nostra democrazia”.