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Papà di Moise Kean: "Sono leghista, mi piace la politica di Salvini"

Moise Kean

"Sono leghista, mi piace la politica di Salvini. Sono da sempre tifoso della Juve, ma ho problemi con la società", racconta il padre di Moise Kean

Dopo la vittoria dell’Italia sulla Finlandia, di cui è stato protagonista, Moise Kean, ha parlato di immigrazione e del rapporto con Massimiliano Allegri.

Sul mister ha fatto sapere che “con me è sempre stato buono. Mi ha sempre aiutato nei momenti difficili, ho voglia di imparare”. Sulla cittadinanza, invece, l’attaccante della Juventus ha dichiarato: “L’ho avuta appena sono nato, sono nato in Italia. I miei genitori è da 30 anni che sono qua” E ancora: “Mi dispiace sentire i soliti discorsi sugli immigrati e i figli di immigrati. Alla fine se siamo dello stesso paese bisogna trattare tutti come italiani, non c’è diversità”. Sulla questione è intervenuto anche il padre di Moise Kean che ha fatto sapere di essere un simpatizzante della Lega e di Matteo Salvini.

Le dichiarazioni del papà di Moise Kean

Moise Keane è l’uomo del momento. Ma ora l’attenzione mediatica si è soffermata attorno al padre del ragazzo, Biorou Jean Kean, che è intervenuto ai microfoni di “Un Giorno da Pecora”, programma radiofionico in onda su Radio 1.

Il papà del ragazzo ha toccato tutti i temi: dal suo tifo per la Juventus a quello del figlio per l’Inter, dei problemi con la società, che non gli darebbe più i biglietti per lo stadio, fino alle proprie simpatie per Salvini e la Lega, ricorda Tpi.it.

A chi gli domanda come ha festeggiato il primo gol di Moise in Nazionale, ha dichiarato: “Ringrazio Dio, è una gioia per tutta la famiglia. Quando ha segnato ho urlato “Bravo!”. E sulla sfida contro il Liechtestein ha raccontato: “Vedrò la partita al bar coi miei amici, non vado allo stadio”. Poi ha rivelato: “Da bambino Moise era dell’Inter, perché gli piaceva Oba Oba Martins. Quando andavo in giro con lui mio figlio mi diceva: ti prego, comprami la maglia di Martins!”

L’attaccante bianconero muove i suoi primi passi nel Toro. “E io l’ho mandato alla Juve perché sono tifoso della Juventus”, ha spiegato. Ma racconta: “Ho un problema con la società Juve: non mi danno più biglietti per andare allo stadio“. Il motivo lo ha spiegato ai microfoni della Rai: “C’è stato un problema. Io e la mamma di Moise siamo separati e lei, in passato, voleva portare il ragazzo in Inghilterra. Io gli dissi che lo avrei fatto restare in Italia, ma in cambio avrei voluto due trattori. Loro mi dissero che non ci sarebbero stati problemi. E invece non me li hanno ancora dati, non mi danno più biglietti e non mi ricevono neanche più”.

Ma l’amore per la maglia zebrata non ha limiti: “Lo lo voglio per sempre alla Juve, che è nel mio sangue: io sono nero e il mio sangue bianco”, ha continuato il signor Kean. “Qualcuno ha paragonato suo figlio a Balotelli“, ricordano gli intervistatori. “E’ il suo giocatore preferito ora. Anche se io gli ho consigliato di non copiare in tutto e per tutto Balotelli”, precisa giustamente il padre.

Sulla cittadinanza, invece, ha detto: “Non ce l’ho ancora, ho fatto la domanda. Sono anni che sono qui“, ricorda. E sul partito di Salvini dichiara: “Io sono leghista, a me piace la Lega e la politica di Salvini”. In merito alla questione dei migranti ha fatto sapere che “in questo momento sto cercando un’associazione per bloccare l’immigrazione dalla partenza”. Il signor Kean sarebbe in accordo con quanti ritengono necessario aiutare i migranti nel loro Paese natio.