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Tarquinia, ex militante fascista adotta un migrante egiziano

ex camerata adotta migrante

Ex camerata fascista adotta un ragazzo di origini egiziane per impedirne l'espulsione. Un gesto di umanità nel clima di odio razziale

Quella che si qui racconta è una storia di migranti, di espulsioni e seconde occasioni. Un’occasione per ricredersi da convinzioni in cui si radica il pregiudizio e l’odio razziale in un clima di prepotente risveglio della destra fascista. Un’occasione come quella che è stata offerta a Cesare Foschi, ex militante di estrema destra, oggi padre adottivo di Mustafà, un ragazzo 25enne di origini egiziane.

Ex camerata adotta migrante

Protagonisti di questa storia sono Cesare, ex camerata fascista e Mustafà, arrivato in Italia dall’Egitto all’età di 16 anni, su uno dei tanti barconi approdati in Sicilia. Cesare è un educatore che nel 2009 ha fondato a Tarquinia, in provincia di Viterbo, una casa famiglia, la Harlock Arcadia. Mustafa un ragazzo dal passato difficile. Arrivato in Italia viene messo in contatto proprio con Foschi dal centro di pronto intervento minori della Caritas. Viene così accolto nella casa famiglia con altri nove ragazzi. Trova lavoro in una pizzeria, con quei soldi può aiutare la madre e la sorella rimaste in Egitto. Poi una sera rimane coinvolto in una rissa per la quale viene condannato a tre anni e mezzo di carcere. Gli ultimi 12 mesi di pena Mustafà li sconta proprio ad Harlock Arcadia, dove è intanto partito un progetto di formazione con la pizzeria “Farina e Tempesta”.

Per l’Italia un irregolare da rimpatriare

Eppure per Mustafa non sono finite le difficoltà, sì perché, lo informano le autorità. per la legge italiana lui resta un “irregolare” e in quanto tale, una volta scontata la sua pena, dovrà essere rimpatriato. In quel momento interviene Cesare, che decide di adottare il giovane. Ora Mustafa ha 25 anni e convive da due con la fidanzata, ha conseguito il diploma in mastro pizzaiolo e in mediatore culturale. Interpellato da Repubblica Cesare Foschi ha spiegato perchè un uomo con il suo passato abbia deciso di adottare un ragazzo egiziano arrivato clandestinamente nel nostro paese.

Un rigurgito neofascista

Del resto negli ultimi mesi si è assistito ad un aumento esponenziale di aggressioni e atti simbolici di nera matrice. In Italia i neofascisti stanno ritornando prepotentemente, purtroppo sorretti da un’opinione pubblica scontenta che ne legittima la violenza e una propaganda politica sempre più xenofoba e nazionalista. Forza Nuova, CasaPound e altre associazioni più o meno riconosciute si rendono responsabili di “episodi di profondo degrado morale e civile”.

Forza Nuova, CasaPound e altri

Nel dicembre 2016 il quartiere della periferia est della capitale, San Basilio, si rivolta contro una famiglia marocchina, legittima assegnataria di una casa popolare. In quell’occasione Forza Nuova dichiarava: “Sosterremo con forza la rivolta popolare per la difesa di Roma contro chi vuole farci diventare minoranza a casa nostra”. Lo stesso accade un mese dopo, quando i militanti di Forza Nuova, Casa Pound e Roma ai Romani impedisce ad una famiglia marocchina di occupare legittimamente una casa popolare.

A febbraio l’attivista di una Onlus viene aggredito a Ostia, accerchiato, gettato a terra e preso a calci nell’indifferenza dei passanti. Poco distante un sit-in di CasaPound, Fratelli d’Italia e Noi con Salvini. Qualche giorno dopo nel viterbese alcuni militanti di CasaPound hanno organizzato una “spedizione punitiva” contro Paolo, un ragazzo ventiquattrenne colpevole di aver condiviso su Facebook una vignetta satirica contro il partito. E questo solo per citare solo alcuni casi, ma l’elenco di questi intollerabili atti di forza potrebbe continuare a lungo.

Come un “figlio biologico”

Ma tornando ad una storia che fa sperare nell’umanità di alcuni a dispetto del dilagante sentimento d’odio dei tanti: da parte sua per Cesare “Mustafà si è comportato meglio di qualsiasi figlio biologico che avessi mai potuto desiderare”. Quanto a Salvini? “Criticare lui significa guardare il dito, non la luna” ha dichiarato l’uomo.