Kenya. May in visita, ‘lotta alla pedofilia e rapporti economici in vista della Brexit’

di Elisabetta Corsi

Nell’ultima tappa del suo viaggio in Africa, la premier britannica Theresa May ha toccato il Kenya. Prima di lei a visitare questo paese come primo ministro era stata solo Margaret Thatcher, nel 1988.
May in questa occasione ha annunciato una collaborazione con le autorità keniote per arrestare il fenomeno della pedofilia da parte di cittadini britannici. Il Regno Unito ha creato un Cybercentro a Nairobi per aiutare i poliziotti a fermare gli abusi sui minori intercettando le immagini diffuse online. In questo modo è possibile sia identificare le vittime che accedere ai dati per arrivare ai responsabili. Questo centro che ha due unità, una contro il traffico di esseri umani e l’altra di protezione dei bambini, ha protetto ad oggi 499 minori, oltre ad aiutare i britannici accusati di abusi ad uscirne.
In Kenya ha incontrato il presidente Uhuru Kenyatta e le truppe inglesi lì impegnate come pure in altri paesi africani a combattere contro il gruppo islamico somalo al-Shabab. Si è parlato ancora una volta di sicurezza e di un patto tra le due nazioni, nonché di finanziamenti per la sicurezza negli aeroporti. La Gran Bretagna si è resa disponibile anche a supportare la polizia kenyota contro la violenza sulle donne e sulle ragazze e a fornire competenze giuridiche sulla criminalità organizzata e sul terrorismo.
May ha dichiarato riguardo alla pedofilia sul web che “Lo sfruttamento di minori online è un crimine odioso e siamo determinati a garantire che non c’è nessuno posto dove nascondersi per i predatori che utilizzando internet per condividere immagini di abuso attraverso le frontiere, troppo spesso rimanendo impuniti”.
La premier ha assicurato che, nonostante la transizione che porterà all’uscita dall’Ue, i rapporti commerciali con il Kenya rimarranno invariati, ed ha garantito un accesso libero al mercato britannico, cosa a cui teneva il presidente Kenyatta. Proseguendo nel discorso ha dichiarato che “Stiamo portando avanti, naturalmente, un buon affare per gli scambi con l’Ue una volta che avremo lasciato l’Unione Europea. Ma ci occuperemo di migliorare anche le nostre relazioni commerciali nel resto del mondo”.
Inoltre ha assicurato che ogni bene acquisito tramite corruzione in Kenya e nascosto nel Regno Unito sarà rimandato indietro: “Oggi abbiamo firmato un accordo che garantisce che ogni provente della corruzione finito nel Regno Unito sarà restituito al popolo del Kenya”.
Il viaggio aveva lo scopo di massimizzare le opportunità di commercio per Nigeria, Sudafrica, Kenya dopo l’uscita della Gran Bretagna dell’Unione Europea, prevista per il marzo 2019. Inoltre May ha annunciato un extra di quattro miliardi per aiutare l’economia africana, ed è stato firmato il primo patto per il commercio dopo Brexit con il Mozambico e l’Unione doganale africana del sud.

 

Theresa May.