Siria. Lavrov denuncia che i jihadisti usano la popolazione di Idlib come scudi umani

Rifornimenti di armi dal confine turco.

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Regge a stento e con continue violazioni la tregua nella regione siriana di Idlib, ultima roccaforte dei “ribelli” in realtà controllata per il 60 per cento da fazioni qaediste e salafite. Oggi il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha denunciato in occasione del forum russo-tedesco che i jihadisti attaccano quotidianamente sia le unità dell’esercito siriano che la base aerea russa a Khmeimim, servendosi anche di droni, e quel che è peggio “Per quanto riguarda la situazione in Idlib viene usata la strategia preferita dei ribelli: usano i civili come scudi umani. Hanno sottomesso la maggior parte dell’opposizione armata”.
“Il fatto che ci siano persone rifugiate ad Idlib che vogliano la tregua non è vero – ha spiegato il ministro russo. Da lì realizzano operazioni militari usando armi che in qualche modo ricevono dall’estero”.
Com’è stato per tutto il conflitto siriano armi e non solo transitano attraverso il confine turco (si pensi alle decine di migliaia di foreign fighters diretti allo Stato Islamico), per cui “Parliamo con i nostri partner turchi. Sono consapevoli che il loro territorio viene a volte utilizzato da cattive persone per complicare la situazione in Siria. Garantiscano ulteriori misure di controllo delle frontiere”.