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Rugby, Test Match novembre 2017: l’Italia porta a casa il risultato. C’è spazio per migliorare ancora

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La prestazione non è di quelle che resteranno negli annali, ma ciò che contava era sicuramente il risultato. Nel primo dei tre Test Match di novembre l’Italia si impone per 19-10 al Massimino di Catania sulle Fiji e torna alla vittoria a quasi un anno dall’ultima affermazione (nel 2016 era arrivato il miracolo contro il Sudafrica). Ora Conor O’Shea e i suoi ragazzi vogliono crescere ancora: ci sono altri due appuntamenti fondamentali nelle prossime due settimane, le sfide ad Argentina e Sudafrica. C’è spazio per migliorare: la performance della squadra tricolore di ieri, infatti, non è stata per 80′ al top.

Non solo il risultato da prendere e portare a casa. Tante buone cose sono state messe in campo in terra siciliana da parte degli azzurri oggi. E’ mancato, soprattutto nel primo tempo, un po’ di cinismo: nei primi 25′ Parisse e compagni hanno dominato in lungo e in largo, tenendo nettamente il controllo sia dell’ovale che in chiave territoriale. Da sottolineare poi ci sono le tante prove individuali super: da Dean Budd, uomo ovunque ieri, passando per Mattia Bellini fino ad arrivare all’autore dell’unica meta tricolore, Simone Ferrari. Più volte era mancata la precisione al piede sui piazzati: ieri uno strepitoso 100% tra Carlo Canna ed Ian McKinley per arrotondare il risultato. Più di tutti però è da premiare il collettivo, che si è chiuso in trincea nel momento più critico dell’incontro e ne è uscito al meglio, portando a casa il risultato pieno.

Non solo note positive. Pagata in alcuni momenti del match l’inesperienza, che è d’obbligo vista l’età giovanissima della rosa tricolore. Tantissimi i blackout visti negli 80′ contro le Fiji: uno svarione di Hayward stava per costare la meta degli oceanici, che è arrivata pochissimo dopo con l’accoppiata Favaro-Parisse che ha praticamente dormito sull’azione di Nakatawa. Anche in zona offensiva è sembrata mancare qualità, soprattutto in mediana, per lunghi tratti: non da incorniciare la prestazione di Marcello Violi. Se gli avversari sono stati fallosi, anche gli azzurri non si sono lasciati mancare qualche momento di sbandamento che ha portato a calci per i rivali.





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Foto: Lorenzo Di Cola

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