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Volley femminile, Nations League 2018: ITALIA SUPERSONICA, la Cina si arrende in casa! Azzurre commoventi, demolite le Campionesse Olimpiche

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L’Italia ha confezionato una monumentale impresa nella Nations League 2018 di volley femminile e ha sconfitto la Cina per 3-1 (25-18; 25-14; 16-25; 25-18): colpaccio delle azzurre che hanno annichilito le Campionesse Olimpiche in casa loro, un vero e proprio numero da parte delle ragazze del CT Davide Mazzanti a Hong Kong dove hanno infilato il quarto successo nel torneo. Serviva vincere a tutti i costi non solo per il morale del gruppo, che ha confermato di essere tecnicamente valido, ma anche per tenere vive le poche speranze di accedere alla Final Six. Ora bisognerà essere perfette, già a partire dalla prossima tappa: da martedì 5 giugno saremo impegnate a Rotterdam (Paesi Bassi) contro Serbia, Olanda e Repubblica Dominicana. Gli scontri diretti con le Campionesse d’Europa e con le oranjes sono da vincere per sperare seriamente di staccare il biglietto per gli atti conclusivi.

La nostra Nazionale ha giocato la migliore partita di questo avvio di stagione contro un’autentica corazzata che in casa è crollata sotto i colpi di un’Italia praticamente perfetta in tutti i fondamentali: grande intensità al servizio, attacchi chirurgici, difese di livello, continuità estrema e asiatiche annichilite proprio nei loro punti di forza, complice anche la serata davvero difficile della grande stella Zhu Ting, perfettamente annullata dal nostro sestetto. Con la donna di riferimento ai minimi termini, la Cina ha cercato di variare molto il proprio gioco operando anche diversi cambi di modulo e molteplici sostituzioni ma nulla ha fermato le scatenate azzurre: quando il gioco si fa duro rispondiamo sempre presente.

In campo il sestetto tipo guidato dall’opposto Paola Egonu (26 punti, strepitosa nell’ultimo set) e da Miriam Sylla (21, incontenibile soprattutto nei primi due parziali) affiancata di banda da Lucia Bosetti (5, tanta concretezza in difesa). Un plauso particolare va al libero Monica De Gennaro che ha minato le certezze di Zhu Ting, ottima la regia di Ofelia Malinov che ha saputo variare molto approfittando anche delle centrali Anna Danesi (6) e Cristina Chirichella (5). Tanta difficoltà tra le fila delle Cina: 12 punti per Zhu Ting, 11 per Fangxu Yang che è entrata a partita in corso proprio come la centrale Mingyuan Hu e l’opposto Xiaotong Liu ma non c’è stato nulla da fare.

 

Ottimo avvio dell’Italia con due attacchi consecutivi di Sylla, poi Egonu sale in cattedra con block-out e stampatona su Ting (4-1). Ancora una super Sylla in attacco (diagonale e block out) e il primo tempo di Danesi ci regalano l’8-2. Scambio inverosimile con grandi difese cinesi ma Egonu riesce a piazzare il 10-5, poi con un diagonale supersonico ci regala il 13-8. Strappo decisivo con il muro di Malinov e il pallonetto di Bosetti (18-12). Nel finale Egonu si infiamma con una bomba, un attacco sul muro e una pipe (23-17). Chiude Sylla con un block out.

Italia sotto di tre punti in avvio ma trova un immediato pareggio grazie a due muri consecutivi di Danesi (3-3), lo strappo arriva ancora con due stampatone su Zhu firmate da Bosetti e Danesi (9-7). Dal 12-11 il decisivo turno in battuta di Bosetti su cui nasce il break: primo tempo di Chirichella, che poi vince un contrasto a rete, e legnata di Egon,  abile anche in contrattacco e a muro (19-11). Dominio totale delle azzurre, diagonale di Sylla e ace di Egonu per chiudere i conti.

Nel terzo set l’Italia cala l’intensità al servizio e in attacco, la Cina si esalta con le nuove giocatrici e accorcia le distanze. Nel quarto parziale il capolavoro finale delle azzurre che allungano sul 12-8 grazie a un attacco e a un muro di Sylla, il primo tempo di Danesi e l’ace di Egonu valgono il 14-9. Qui l’opposto sale in cattedra e confeziona uno show offensivo di altissimo spessore, la Cina non ci capisce più nulla e deve lentamente alzare bandiera bianca. Finale con le nostre due donne simbolo: diagonale di Sylla, ace di Egonu e ultimo punto di Miriam.

 





(foto FIVB)

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