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Calcio

Mondiali Russia 2018: gruppo H. Il girone più equilibrato con Polonia, Senegal, Colombia e Giappone

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Il conto alla rovescia sta per terminare. Il 14 giugno il Mondiale di calcio 2018 prenderà il via in Russia e sarà la Nazionale di casa a dare inizio alle danze, contro l’Arabia Saudita. Il teatro della prima sfida, valida per il gruppo A, sarà il Luzhniki Stadium di Mosca. Un impianto che ospiterà anche la finale del torneo, domenica 15 luglio.

Una rassegna che avrà nel girone H, forse, quello più equilibrato. Un raggruppamento annoverante: Polonia, Senegal, Colombia e Giappone. La selezione polacca partecipa per l’ottava volta alla fase finale, tornando ad essere presente a 12 anni di distanza dall’ultima volta. Il miglior risultato nella storia della compagine è stato il terzo posto del 1974 e del 1982. La formazione allenata da Adam Nawałka potrebbe essere una delle sorprese dei campionati del mondo avendo calciatori interessanti in rosa e, nello stesso tempo, un gioco organizzato. Il primo posto ottenuto nel gruppo E di qualificazione lo sta a dimostrare, con l’asso del Bayern Monaco Robert Lewandowski a segno in 16 occasioni. Numeri davvero impressionanti.

Altrettanto degni di attenzione i Cafeteros, che sognano di migliorare la prestazione dei Mondiali 2014 in Brasile, dove si fermarono ai quarti di finale, eliminati dai verdeoro. Il tecnico José Pekerman avrà a disposizione una rosa competitiva: la stella del Bayern Monaco James Rodriguez, i rapaci d’area Carlos Bacca (Villareal) e Radamel Falcao(Monaco), il guizzante Juan Cuadrado (Juventus) ed i difensori collaudati Christian Zapata (Milan) ed Oscar Murillo (Pachuca). La vera incognita, tra i sudamericani, è la gestione mentale dei momenti critici delle partite che, a volte, non è stata esaltante. Basti pensare al ko interno nelle qualificazioni contro il Paraguay, che ha rischiato di vanificare la conquista del pass iridato.

A caccia degli ottavi di finale anche i Leoni della Teranga. A sedici anni dallo storico risultato dei Mondiali in Corea/Giappone, quando raggiunsero i quarti di finale, la compagine africana ci riprova dopo aver monopolizzato la scena nelle qualificazioni. La formazione allenata da Aliou Cissé punterà molto sulla propria fisicità e nel roster non mancano calciatori di talento. Sadio Mané è l’uomo di punta in attacco, reduce da due stagioni di assoluto spessore con il Liverpool. Con la maglia dei Reds ha segnato 20 gol in 44 partite nell’ultimo anno trascinando la compagine inglese verso la Finale della Champions League, persa poi contro il Real Madrid. Da osservare con attenzione anche il difensore del Napoli Kalidou Koulibaly, tra i migliori centrali del nostro campionato, l’ex calciatore della Lazio Keità Baldé, obiettivo di mercato del Napoli e quest’anno al Monaco, dotato di grande velocità palla al piede ed in grado di essere letale in zona gol, al pari dell’attaccante del Torino Niang.

Venendo alla Nazionale del Sol Levante, la selezione asiatica è composta da una rosa di calciatori esperti, che militano da anni nei principali campionati europei, come il portiere Kawashima, il difensori Nagatomo e Yoshida, i centrocampisti Kagawa ed Hasebe e l’attaccante Okazaki. Tra i convocati c’è anche Keisuke Honda, che dopo gli anni con la maglia del Milan, è in Messico. I nipponici non avranno il tecnico che li ha portati a qualificarsi visto che il bosniaco Vahid Halilhodzic è stato infatti esonerato ad aprile e sostituito da Akira Nishino. Il riferimento è senza dubbio il citato Kagawa, fantasista del Borussia Dortmund, dotato di grande tecnica individuale ed ottima visione di gioco. Ci si aspetta da lui un salto di qualità in Russia, dal punto di vista mentale.

 





 

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Foto: CP DC Press / Shutterstock.com

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