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Coppa Davis 2019: l’Italia in India ha confermato le attese. Ora otto mesi prima di Madrid

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Che l’Italia fosse superiore all’India era cosa nota; che il doppio indiano fosse superiore rispetto a quello italiano, anche. Il risultato di 1-3 maturato a Calcutta si riassume tutto qui, in una sentenza che l’erba altro non ha fatto che confermare.

Andreas Seppi era il candidato numero uno per mettere in cassaforte due punti per l’Italia e questo ha fatto, giocandosi bene le carte a propria disposizione contro Ramanathan e Gunneswaran. L’apprensione, semmai, c’era per l’esordio di Matteo Berrettini, ma anche per lui è tutto filato via particolarmente liscio, senza grandi patemi d’animo. In più è vero che il doppio composto da Simone Bolelli e Marco Cecchinato ha ceduto un punto, ma va considerato che la coppia indiana era formata da due specialisti, quali Bopanna e Sharan sono: al contrario, se Bolelli è ormai riconosciuto come ottimo doppista, Cecchinato non lo è (ha progressivamente abbandonato la specialità, della quale non è mai stato neanche tra i primi 150 interpreti).

L’attenzione si sposta ora al sorteggio che si terrà il 14 febbraio, e che designerà le due avversarie degli azzurri nelle nuove Davis Cup Finals di Madrid. A prescindere dagli incroci, ci sarà una forte componente di imprevedibilità per tantissime ragioni. Una in particolare è molto evidente: ciò che vale a febbraio non varrà più a novembre, perché adesso siamo all’inizio della stagione, allora si sarà alla fine, con tutte le valutazioni del caso. Siamo in una situazione del tutto nuova, con l’eliminazione dei quarti di finale, delle semifinali e della finale col vecchio format, sostituiti dall’idea partorita dal gruppo Kosmos in collaborazione con l’ITF (a proposito, i più attenti avranno notato la sponsorizzazione della Liga spagnola di calcio a bordocampo, quasi a testimoniare una presenza occulta di Gerard Piqué). Ogni discorso, dunque, più che adesso, va a fatto a settembre-ottobre, quando si avvicinerà la parte più nuova, e probabilmente meno amata dal pubblico, del tennis di oggi.

 

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Bukharev Oleg / Shutterstock

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