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Roma: 17 condanne al processo Appia

Ci sono state 17 condanne nell’ambito del processo Appia.

Nell’ambito del processo Appia è stato accertato che ad Anzio e a Nettuno c’era la mafia. Si parla ancora dei fatti avvenuti tra il 1998 e il 2004, che portarono allo scioglimento del consiglio comunale di Nettuno.

La Corte d’Appello di Roma ha ribadito ciò che era già stato stabilito dal Tribunale di Velletri. Nell’ambito del processo Appia aveva operato un’associazione a delinquere di stampo mafioso. Non solo, l’organizzazione era principalmente dedita al narcotraffico.

Oltre alle 17 condanne, si stima un totale di 200 anni di carcere tra tutti gli ergastoli. Si tratta tuttavia di un calcolo provvisorio. La cifra, infatti, potrebbe aumentare.

I dubbi  dell’epoca vennero anche rinforzati dall’inchiesta “Infinito” a Milano e le inchieste della Dda di Reggio Calabria. Partendo da queste inchieste, si è scoperto che le cosche di Guardaville avevano creato il loro spazio nel Lazio, tra Anzio e Nettuno.

Gli affari erano gestiti dalle famiglie Gallace e Novella. Il tutto prima di entrare in contrasto con il boss Carmelo Novella, ucciso a San Vittore Olana.

Giunti poi alla fase vera e propria del processo Appia, la situazione è stata difficile. La vicenda si è infatti protratta per le lunghe.

Nel 2013 il Trivunale di Velletri  ha deciso le prime condanne per mafia, oggi confermate e aumentate dalla corte d’Appello di Roma.

Le pene si aggirano tutte tra i 15 e 23 anni di reclusione. Si sono però fatti sentire i gli avvocati difensori Giovanni Tedesco, il prof. Aricò e il prof. Gaito.”Attendiamo di leggere le motivazioni della sentenza e poi presenteremo ricorso in Cassazione.”

 

 

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