12 milioni di euro per i ricercatori dell’Antartide, zero per le serali. Lettera

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Inviato da Rosario Bonura – 12 milioni a zero, è questo il risultato dell’incremento dei fondi stanziati per i cittadini più emarginati della nostra Patria.

Signor Ministro, Le scrivo questa lettera per manifestarle il mio forte disappunto verso una situazione a mio parere iniqua, ingiusta, che non condivido.

Parlo delle categorie di cittadini che vivono ai margini più estremi della società.

Da un lato i ricercatori che vivono in Antartide, saranno una decina, forse un centinaio. Di sicuro non v’è luogo dello Stato Italiano più emarginato della stazione di ricerca in Antartide, territorio italiano per diritto internazionale, giustamente sovvenzionato dallo Stato, con la prossima legge di bilancio con un incremento di fondi pari a 12 milioni di euro.

Dall’altro lato una categoria di cittadini capillarmente diffusi in tutto lo Stato, si tratta di cittadini che non hanno mai lavorato o che hanno perso il lavoro, tutti adulti, in molti casi con famiglia. Cittadini che a un certo punto della loro vita hanno compreso l’importanza dello Studio, si con la S maiuscola, quell’attività che non dà solo un titolo di studio, ma il Titolo, con la T maiuscola, che consente di entrare con diritto e competenza nel mondo del lavoro. Sto parlando, è ormai evidente dei corsi di studio serali per adulti, Corsi che con la riforma del 2012 prendono i connotati dell’ultima spiaggia, prima di una vita alla deriva, nel mare dell’infelicità.

Signor Ministro, ogni scuola serale, con il carico di orario ridotto al 70% rispetto ai corrispondenti corsi diurni, costa allo Stato 22 ore di unità lavorative settimanali, l’equivalente di circa 25.000 lì dove un’altra classe di scuola serale è già stata attivata e non occorrono quindi ulteriori fondi per le spese di gestione come i collaboratori scolastici. Solo 22 ore settimanali, fino a un massimo di 26 lì dove ore di compresenza rendono necessaria la presenza di due docenti
contemporaneamente in aula.

Ho parlato di spesa, non ho parlato di ricavi. Sì, perché esistono soldi spesi a fondo perduto, e qualcuno potrebbe avanzare l’ipotesi che i soldi pubblici spesi per la stazione di ricerca in Antartide lo siano, ma non è così, ben venga ogni forma di ricerca e sia giustamente sovvenzionata dallo Stato e soldi investiti, con una speranza certa di ritorno, anzi di netto ricavo, e le dimostrerò che lo sono quelli spesi per la scuola serale.

Le faccio qualche esempio per ricordarglielo: la scuola serale per conseguire il titolo di studio in Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera, inserita in un contesto produttivo ad alta vocazione turistica; la scuola serale per Istituto Tecnico Industriale elettrotecnico o Geometra in un panorama mondiale in cui l’istallazione
di pannelli solari per lo sfruttamento elettro-voltaico dell’energia solare è sicuro settore economico in espansione. Sono soltanto degli esempi di come un corso di studi costruito con sicuri obiettivi mirati alle nuove professioni in continuo assorbimento di personale non è un corso di studi la cui spesa può considerarsi a fondo perduto.

Possiamo immaginare una classe che a fine corso triennale di studi, sì perché la scuola serale nel II livello, l’Istruzione Secondaria Superiore prevede la possibilità di conseguire il diploma di maturità in soli tre anni, costi allo Stato 75.000 e porti al diploma di maturità 25 alunni. La spesa investita per ciascun alunno sarà a fine corso di 3.000€ per ciascun alunno.

Quale sarà il ritorno economico per lo Stato?

Questi alunni, tutti maggiorenni e diplomati con una visione del mondo concretamente proiettata verso l’immediato inserimento nel mondo del lavoro entreranno a buon diritto in questo mondo prima a loro precluso.
Voglio essere pessimista, nel 50% dei casi. Si tratta di 12 ex alunni che con la nuova acquisita professionalità lavorando oltre a contribuire a incrementare il PIL dello Stato pagheranno materialmente almeno 300€ al mese di imposte, oltre a tutte le altre imposte, ad esempio per comprare gli alimenti, la benzina, l’affitto della casa, la cui spesa era loro preclusa da uno stato di povertà assoluta.

Restiamo alle 300€ al mese, per 12 ex alunni: questi restituiscono allo stato 3.600€ al mese, circa 40.000€ all’anno sotto forma di imposte.
In soli due anni i soldi investiti dallo Stato, 75.000€ in tre anni, per l’attivazione di una classe di scuola serale sono stati restituiti da 12 ex alunni che sono entrati nel mondo del lavoro. Per tutto il resto della vita il guadagno sarà reciproco: gli alunni lavoreranno e condurranno una vita serena e dignitosa insieme alle rispettive famiglie, per lo Stato sarà tutto guadagno.

Signor Ministro, 12 milioni a zero è una partita che si è chiusa con un bilancio triste per una delle due categorie di lavoratoti più emarginati della Terra: 12 milioni per i ricercatori in Antartide, 0€ per i ricercatori di una nuova professionalità che ne permetta l’inserimento nel mondo del lavoro in ogni angolo più recondito del territorio della nostra Patria.

La Nostra Patria, Signor Ministro, come Lei ben sa, è l’ambito territoriale, tradizionale e culturale, cui si riferiscono le esperienze affettive, morali, politiche dell’individuo, in quanto appartenente al Nostro Popolo.

Signor Ministro, c’è una parte del Nostro Popolo che ha urgente e disperato bisogno di Istruzione, sono gli aspiranti studenti dei corsi di scuola serale per adulti.

Faccia qualcosa per loro: trasformi, per Loro, la legge di bilancio in una benedetta legge di bilancio che permetta, lì dove ci sono iscrizioni, lì dove c’è un contesto produttivo valido, l’attivazione di tutte le classi di scuola serale richieste dalle Istituzioni scolastiche.

Lo faccia per Loro, lo faccia per la Nostra Patria..

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