Le cocciniglie sono piccoli insetti parassiti che possiamo trovare sulle piante da frutto, ne esistono varie specie. Tra queste c’è la cocciniglia cotonosa degli agrumi, che troviamo spesso sulle piante da frutto e in particolare, come si intuisce dal nome, nell’agrumeto. Infatti è un tipo problema dei limoni.

Si tratta di un parassita infestante che può creare seri danni alla pianta, favorendo anche malattie quali fumaggine e virosi. Per fortuna è piuttosto semplice da individuare e riconoscere e abbiamo ottimi rimedi per contrastarlo anche in agricoltura biologica.

cocciniglia cotonosa

Impariamo a conoscere meglio la cocciniglia cotonosa e scopriamo quali sono i migliori sistemi per la difesa delle piante colpite, scegliendo sempre trattamenti biologici.

Caratteristiche della cocciniglia cotonosa

La cocciniglia cotonosa (lcerya purchasi Mask) è un insetto dell’ordine dei rincotteri appartenente alla superfamiglia coccoidea. Viene chiamata spesso cocciniglia degli agrumi perché la troviamo spesso su limoni, aranci e altre piante della famiglia delle rutaceae, ma può attaccare anche altre piante da giardino, come la ginestra.

insetto cocciniglia cotonosa

Si tratta di un parassita originario dell’Australia e amante del clima mite, anche per questo si diffonde facilmente negli agrumeti, che sono localizzati appunto in zone a clima temperato.

Non è difficile riconoscere la cocciniglia cotonosa: sono insetti molto piccoli (lunghezza pochi millimetri), il loro corpo è rossiccio, ma essendo interamente ricoperti di una cera fibrosa di colore bianco, questa cocciniglia ci appare come una massa chiara e filamentosa, da cui deriva l’appellativo “cotonosa”. Li troviamo sulla pianta in colonie numerose di insetti, come fossero incrostazioni, la loro presenza si accompagna alla secrezione zuccherina che l’insetto secerne, la melata.

Le cocciniglie si riproducono in vari modi e sono in grado di proliferare nell’arco dell’anno, compiendo 3 generazioni a partire dalla primavera. Per questo è importante individuarle e intervenire con trattamenti adeguati.

La cocciniglia farinosa o cotonello degli agrumi

La lcerya purchasi non è l’unica cocciniglia che può colpire le piante di agrumi, tra i parassiti delle rutacee troviamo anche la cocciniglia bianca, la cocciniglia grigia, la cocciniglia scudetto e vari altri tipi ancora.

Tra questi è utile menzionare la cocciniglia farinosa degli agrumi (Planococcus citri), molto simile alla cotonosa nell’aspetto e nel comportamento, tanto da essere chiamata cotonello degli agrumi, termine usato a volte anche per la cotonosa.

Ai fini della coltivazione non importa saper distinguere le varie cocciniglie l’una dall’altra, visto che provocano gli stessi danni e si attuano le stesse tecniche di difesa. L’importante è saperle riconoscere come appartenenti alla famiglia delle cocciniglie e questo non è difficile.

Danni alle piante

Come le altre cocciniglie anche la cotonosa vive succhiando linfa dalle piante, in particolare da foglie, frutti e rami giovani.

La sua presenza è particolarmente nociva per le colture perché danneggia l’albero sotto diversi punti di vista, dovuti sia all’attività trofica dell’insetto, che punge la pianta per succhiare linfa, sia alla produzione di melata che la cocciniglia rilascia sulla pianta.

  • Danno diretto dovuto alle punture.
  • Tramite le punture può essere vettore di virosi.
  • La melata può provocare fumaggine
  • La melata attrae vari altri insetti, tra cui le formiche.
  • La melata e la conseguente fumaggine riducono la fotosintesi e sporcano i frutti.

Possiamo capire quindi come mai e cocciniglie cotonose e farinose sono ospiti sgraditi delle nostre piante da frutto ed è importante intervenire per eliminarle. Con la loro presenza indeboliscono la pianta, facendola deperire e diminuendo la produttività, facilitano l’insorgere di malattie.

Quali piante colpisce

Possiamo trovare la cocciniglia cotonosa sia nel frutteto che su piante isolate e persino sulle piante in vaso. Si tratta di un parassita fitofago che predilige gli agrumi ma può colpire varie piante da frutto e ornamentali.

Le piante più colpite da cocciniglia cotonosa sono:

cocciniglie su limone

Difendersi dalla cocciniglia

La cocciniglia cotonosa è un insetto antipatico da eliminare, la sua copertura cerosa può fungere da barriera rispetto ai trattamenti antiparassitari, per cui risulta piuttosto resistente a varie tossine.

Per questo motivo conviene propendere per trattamenti che agiscono per asfissia dell’insetto. Tra questi il più impiegato è l’olio bianco minerale, ma seppur consentito in bio non è certo ecosostenibile. Un’alternativa molto interessante è l’olio di soia, che io consiglio perché più ecologico, si tratta in pratica della versione vegetale dell’olio bianco.

Prevenire le cocciniglie

In agricoltura biologica sarebbe auspicabile evitare i problemi, prima di doverli contrastare. Se l’ambiente del nostro frutteto è ricco di biodiversità sarà favorita la presenza di insetti utili, tra cui anche predatori delle cocciniglie.

Ci sono poi accorgimenti specifici da attuare in ottica preventiva:

  • Irrorare le piante con dei macerati vegetali sgraditi alla cocciniglia, sono trattamenti che possono essere autoprodotti a costo zero. Un tenue effetto si ottiene con il macerato d’aglio e peperoncino, il più efficace è il macerato di felce.
  • Evitare la presenza di formiche, per ottenere la melata possono allevare questi parassiti. Se blocchiamo le formiche spesso blocchiamo anche la diffusione del cotonello degli agrumi.

Questi non sono rimedi che ci permettono di evitare le cocciniglie ma possono essere utili a ridurne la presenza.

Intervento manuale

Prima di intervenire con trattamenti insetticidi possiamo fronteggiare le cocciniglie manualmente.

Per fortuna la presenza di cocciniglia cotonosa si nota facilmente ed è un insetto poco mobile, semplice da individuare ed eliminare. Non dimentichiamoci però che si trovano spesso sulla pagina inferiore delle foglie: servono quindi controlli accurati.

Una volta individuate le colonie di cocciniglie si possono rimuovere manualmente, aiutandoci con una spazzola e con acqua e sapone di Marsiglia, oppure, se gli insetti sono concentrati in pochi punti, eliminando l’intero ramo ospite.

Naturalmente questo metodo è valido in piccola scala e soltanto se si intercetta l’infestazione all’inizio.

Trattamenti insetticidi anti cocciniglia

trattamenti anti cocciniglia

I classici insetticidi usati in coltivazione biologica (macerato di ortica, spinosad, piretro, olio di neem) sono sostanze in grado di danneggiare la cocciniglia, ma la loro efficacia è limitata dall’azione protettiva della sostanza cerosa che ricopre la cocciniglia cotonosa e quella farinosa.

Un’alternativa migliore, come anticipato, è impiegare trattamenti che agiscono per soffocamento, come il sapone molle di potassio, l’olio minerale e l’olio vegetale di soia. Una soluzione casereccia similare sarebbe il sapone di Marsiglia. Queste sostanze infatti creano una patina che ricopre l’insetto e lo elimina per asfissia. La cosa molto positiva a livello ecologico è che si tratta di un intervento che non comporta tossine.

L’olio bianco contro la cocciniglia

Tra i vari rimedi anti cocciniglia consentiti in agricoltura biologica il più efficace è l’olio bianco. Si tratta di un olio minerale, raffinato per uso agricolo, esplicitamente consentito dalle normative bio, dove è indicato tra i trattamenti di origine naturale permessi nella difesa delle piante.

L’impiego è molto semplice: si spruzza il preparato di acqua e olio bianco sulle piante interessate da cocciniglia, con lo scopo di irrorare interamente gli insetti. Spesso conviene ripetere dopo 10 giorni circa il trattamento per maggior sicurezza, in modo di eliminare eventuali cocciniglie degli agrumi residue. Questi trattamenti anticocciniglia nel frutteto si fanno soprattutto in autunno e a inizio estate.

Anche se l’olio bianco minerale è un trattamento bio è da preferire un olio di origine vegetale, per cui possiamo optare per l’olio di soia che fa un’azione similare all’olio bianco ma in modo più rispettoso per l’ambiente.

L’olio di soia: un rimedio vegetale

Un’alternativa all’olio bianco come dicevamo è l’olio di soia. L’olio bianco è di origine minerale (si tratta di un derivato del petrolio), mentre l’olio di soia è di origine vegetale e può sostituirlo svolgendo la stessa funzione.

Articolo di Matteo Cereda

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