Game over cannabis light: ora venderla è illegale. E' polemica

La cassazione dice stop. Esulta Lega. Coldiretti lancia l'allarme per produttori e commercianti.

Scrive la parola fine sulla Cannabis Light la Cassazione, che ha decretato oggi che il commercio di prodotti derivati dalla cannabis è reato. Per la Cassazione, dunque, la legge non consente la vendita o la cessione a qualunque titolo dei prodotti "derivati dalla coltivazione della cannabis" come l'olio, le foglie, le inflorescenze e la resina. "Integrano il reato" previsto dal Testo unico sulle droghe (articolo 73, commi 1 e 4, dpr 309/1990) infatti, "le condotte di cessione, di vendita, e, in genere, la commercializzazione al pubblico, a qualsiasi titolo, dei prodotti derivati dalla coltivazione della cannabis sativa L, salvo che tali prodotti siano in concreto privi di efficacia drogante".
La Lega e in particolare Salvini, nei giorni scorsi si erano più volte schierati contro la cannabis light e oggi esultano i rappresentanti del Governo, in primis lo stesso Salvini: “Questa decisione conferma le preoccupazioni che abbiamo sempre manifestato in relazione alla vendita di questo tipo di prodotti e la bontà delle posizioni espresse e delle scelte da noi adottate fino ad oggi", gli fa eco il Ministro per la Famiglia con delega alle politiche antidroga, Lorenzo Fontana. E da Giorgia Meloni, così come dal Movimento Italiano Genitori, arriva subito l'invito al governo gialloverde a: "chiudere immediatamente i cannabis shop ".
Sentenza politica secondo i Radicali.
SI pone anche il problema dei numerosi negozi sorti in questi mesi, che da domani non potranno più vendere prodotti, vista l’immediata esecutività della sentenza. Un problema anche per i produttori, tanto che è intervenuto il presidente di Coldiretti Prandini: “ nel giro di cinque anni sono aumentati di dieci volte i terreni coltivati a cannabis sativa, dai 400 ettari del 2013 ai quasi 4000 stimati per il 2018 nelle campagne. Pertanto il si  chiede "l'intervento del Parlamento" per sbrogliare una difficile matassa dove è necessario tutelare i cittadini senza compromettere le opportunità di sviluppo del settore con centinaia di aziende agricole che hanno investito nella coltivazione in tutta Italia”.