Legalità a scuola: la Questura di Avellino, premia Ariano

I complimenti del sindaco Domenico Gambacorta

I piccoli studenti sono stati i protagonisti di un interessante percorso sulla legalità, promosso dalla Polizia di Stato, sotto la guida attenta del Vice Questore Maria Felicia Salerno...

Ariano Irpino.  

 

Gli studenti dell’istituto comprensivo “Don Lorenzo Milani” Calvario Covotta e dell’Istituto Comprensivo “Mancini” di Ariano Irpino sono stati premiati al concorso progetto “Pretendiamo legalità a scuola con il Commissario Mascherpa”, organizzato dalla Questura di Avellino, che ha registrato la partecipazione di numerose scuole della provincia. I ragazzi hanno ricevuto i riconoscimenti dal Questore Luigi Botte, nel corso della festa per il 166° Anniversario della fondazione della Polizia di Stato.

La soddisfazione del sindaco Domenico Gambacorta: "Complimenti agli allievi, agli insegnanti, al personale non docente e ai dirigenti. Orgogliosi di voi."

Il dirigente scolastico, le docenti e soprattutto gli alunni sono orgogliosi e felici di aver saputo interpretare, attraverso un lavoro realizzato attraverso i fumetti, i valori legati alla legalità ed al rispetto delle regole e della convivenza civile.

I piccoli studenti sono stati i protagonisti di un interessante percorso sulla legalità, promosso dalla Polizia di Stato, sotto la guida attenta del Vice Questore Maria Felicia Salerno, dirigente del Commissario di Polizia di Ariano Irpino del Commissario Capo Michele Lauritano e il personale della Polizia scientifica ed amministrativa.

Iniziativa in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Universita` e della Ricerca,  che ha elaborato per l’anno scolastico 2017/2018 il progetto dal titolo: “Pretendiamo legalita`, a scuola con il Commissario Mascherpa”, finalizzato alla promozione della cultura della legalita`.

Gli alunni hanno riflettuto sulla necessita` di superare ogni chiusura e isolamento per una rinnovata capacita` di impegno civile.

Il progetto:

Tenuto conto che le istituzioni e la scuola, dove avviene il passaggio di consegne tra le generazioni, hanno il compito prioritario di formare cittadini consapevoli, gli incontri hanno avuto come obiettivo, quello di accrescere il senso civico nei giovani e far comprendere come solo il rispetto delle regole e delle leggi permetta di esercitare la libertà individuale.

Al fine di trasmettere questi valori in maniera più incisiva, “Poliziamoderna”, mensile ufficiale della Polizia di Stato, ha collaborato  al progetto con il Commissario Mascherpa, protagonista del fumetto a episodi edito in esclusiva dalla rivista, a “fare gli straordinari” in qualità di testimonial dell’iniziativa e fonte d’ispirazione per gli elaborati degli studenti.

Poliziotto per vocazione, il Vice Questore Giovanni Mascherpa, per tutti il Commissario, ha scelto questo lavoro per seguire le orme dello zio, ucciso in un conflitto a fuoco con alcuni “uomini d’onore”, durante la guerra di ‘ndrangheta degli anni ’80. Nelle indagini, a capo del suo commissariato di Diamante, in Calabria, segue sempre il suo istinto per risolvere le situazioni più complicate ed è pronto all’azione e disponibile a sacrificare ogni cosa per raggiungere l’obiettivo

Per trovare i colpevoli i bambini si sono improvvisati “detectiv” e attraverso, l’arte dei fumetti hanno aiutato Mascherpa a trovare i malviventi e ad assicurarli alla giustizia.

Gli studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado (dal primo al quinto anno), hanno sviluppato il sottotitolo “Il futuro è nella Memoria: come riconquistare spazi di legalità collettiva”. “Imparare dal passato per costruire il futuro” per favorire, attraverso la memoria, la costruzione di una coscienza civile contro ogni forma di sopruso e di illegalità, al fine di valorizzare nella vita quotidiana le regole della convivenza, il rispetto della legalità ed il corretto rapporto con le Istituzioni.

La legalità non è un valore assoluto, ma è l’anello di congiunzione tra il senso di responsabilità personale e la giustizia sociale: l’io che si supera per diventare noi, ed è proprio in questo superamento che si condivide la legalità, come accettazione di regole e di norme in funzione di una reale reciprocità nelle esperienze di vita e nei rapporti interpersonali.

Gianni Vigoroso