Avellino, punto per punto ecco il programma di Ciampi

Non è molto dissimile da quello ritirato in consiglio. Non c'è più il reddito di cittadinanza

Riproposto il tema della democrazia diretta. Il sindaco ha ammesso di aver “copiato” l'introduzione. Nelle linee di governo i nodi centrali della città

Eccole, finalmente, le linee programmatiche dell'esecutivo Ciampi. Proposte, ritirate e riproposte. Con la collaborazione dei “responsabili” (centrodestra e pezzi di centrosinistra). Ma sostanzialmente simili a quelle precedeti. Con qualche piccola aggiunta, su politiche giovanili e alloggi popolari.

Il programma ve lo riportiamo di seguito in larga sintesi. E' giusto che i cittadini lo conoscano. E' un vero atto democratico. Ci sono buone intuizioni, qualche promessa per ora sospesa (il reddito di cittadinanza), tante buone intenzioni. Non sappiamo, chiaro, se sarà possibile realizzarne anche una parte. Per questioni di bilancio, chiaro. Ma anche per la precaria situazione di una giunta di minoranza.

Nell'introduzione, il sindaco Ciampi ammette di aver condiviso «un pensiero, un concetto riportato altrove, ma che ben si adatta alla realtà avellinese». Quel famoso copia e incolla dall'introduzione veronese.

Per il primo cittadino questo è «un programma che coinvolge tutti gli avellinesi, nessuno escluso. E’ un programma che coinvolge gli avellinesi che amano il proprio territorio perché è quello dove cresceranno i propri figli; che vogliono una città che offra ai giovani occasioni per concretizzare i propri sogni; che desiderano una realtà che fugga dal provincialismo economico, sociale, culturale, politico, proiettando Avellino in una dimensione maggiormente internazionale; che si battono affinché la propria comunità possa orgogliosamente rivendicare la propria appartenenza alla città; che hanno in animo di partecipare al dibattito politico, civile e culturale».

Poi un refrain caro ai 5Stelle. I poteri forti. «La politica ha il compito di realizzare un progetto che non guardi al benessere immediato, ai condizionamenti dei poteri forti, all’acquisizione di facile consenso elettorale, ma al futuro delle prossime generazioni».

E in queste parole anche una promessa che speriamo sia mantenuta. Quel riferimento «all'acquisizione di facile consenso elettorale». Che riguarda certo il clientelismo accattone, ma anche la propaganda selvaggia. Un basta per entrambi sarebbe molto gradito.

«La situazione di Avellino – ha aggiunto il sindaco - è particolarmente delicata e necessita di una seria riflessione sul proprio stato e sulle prospettive future che la devono vedere protagonista di un cambio di passo e che la pongano come nuova frontiera di sviluppo e innovazione, per evitare una marginalità sempre più marcata su tutti i fronti: politico, sociale, culturale, economico, infrastrutturale».

L'introduzione di conclude così: «La nostra città vogliamo renderla più viva, più forte, più bella, più sicura, più SMART e a misura di giovani, migliorando i servizi per i più anziani e per chi vive situazioni di disagio ed è in difficoltà.

Vogliamo che Avellino torni ad essere crocevia di cultura e di sviluppo. Vogliamo che torni ad essere capitale dell’Irpinia e che torni ad offrire ai propri cittadini una migliore qualità della vita sotto tutti i punti di vista».

Il sindaco ha poi elencato i valori fondamentali che muoverano la sua azione politica: legalità «lotta alla corruzione). La trasparenza. La p artecipazione («saranno incentivate tutte le forme di democrazia diretta», questo è un punto delicato, a decidere sarà comunque il consiglio). La solidarietà. La giustizia sociale e interesse pubblico. Poi un tema spesso evocato (da tutti), ma solo a parole: Innovazione («agevolare la crescita della città incentivando progetti che investono nell’economia del futuro generando opportunità per tutti»). Responsabilità, collaborazione, qualità.

Queste saranno poi le priorità:

Piano Alloggi Comunali, ormai necessario per rispondere alle crescenti richieste. Potenziamento della manutenzione ordinaria e straordinaria degli alloggi popolari. Creazione di un dormitorio e/o punto di accoglienza notturno per i senzatetto almeno nei mesi invernali.
Riqualificazione e monitoraggio dell’area ex Isochimica. Adozioni di misure strutturali di contrasto all’inquinamento dell’aria (Piano AntiSmog).
Redazione di un Piano di eliminazione delle barriere architettoniche.
Adozione dello strumento della Società Consortile per la gestione delle politiche sociali nell’Ambito Territoriale Sociale A04. Apertura del Centro per l’Autismo.
Stipula di un nuovo contratto di servizio tra ACS e Comune.Rivedere la tariffinazione delle aree di sosta della città.
Potenziamento della videosorveglianza e dell’organico della Polizia Municipale.
Avvio del procedimento per la redazione di un Piano Comunale del Commercio.
Realizzazione di piste ciclabili e rimodulazione delle ZTL.
Redazione di un Piano Comunale di Protezione Civile e individuazione ed allestimento di una sala da adibire Centro Operativo Comunale di Protezione Civile (C.O.C.).
Modifica dello Statuto al fine di adeguarlo al TUEL anche nell’ottica del potenziamento di istituti di democrazia partecipata.
Accelerazione della riqualificazione della Dogana e di P.azza Castello. Valorizzazione del Parco Manganelli. Riqualificazione del Centro sportivo “Flipper” di Rione Parco e Parco Palatucci di via Morelli e Silvati.
Snellimento della macchina amministrativa. Promozione di eventi culturali e turistici per la valorizzazione del patrimonio storico e turistico nonché finalizzati alla promozione del commercio e delle imprese irpine. Creazione di un Urban Center.
Ripristino di un ufficio comunale dedicato alla manutenzione di pronto intervento (marciapiedi, panchine, verde pubblico ecc.).

Ricognizione dello stato d’uso e di destinazione delle strutture comunali.
Riapertura del del parcheggio “Patria e Lavoro” e valorizzazione dell’intera struttura. Rivedere la tariffinazione delle aree di sosta.
Redazione di un nuovo Regolamento comunale per la definizione dei criteri di concessione e di gestione delle strutture sportive comunali.
Approvazione del nuovo Regolamento del Forum dei Giovani al fine di tenere separato il mandato dell’organismo di rappresentanza giovanile da quello dell’amministrazione.
Avvio del progetto “Benessere Giovani” per far diventare la Casina del Principe anche un centro polifunzionale giovanile finalizzato ad incentivare l’autoimprenditorialità.
Istituzione dell’albo delle associazioni culturali/giovanili e creazione di un tavolo permanente con tutti gli operatori culturali al fine di incentivare e valorizzare la creatività e la competenza intellettuale dei giovani, degli artisti e degli operatori culturali.
Sistemazione dell’archivio storico del Comune presso Villa Amendola.

Poi l'analisi sulla democrazia diretta.

Rafforzare la democrazia diretta deve essere una priorità nell’azione di governo cittadino al fine di favorire la partecipazione diretta dei cittadini alla vita politica locale. I cittadini e le loro esigenze devono essere poste in primo piano. Porremo le condizioni che permetteranno ai cittadini di partecipare attivamente alla realizzazione di progetti, di servizi e/o al miglioramento di quelli già esistenti. Solo attraverso la collaborazione tra cittadini ed amministrazione è possibile raggiungere risultati positivi.

Che si realizzerebbe con questi criteri.

Pertanto, riteniamo necessario rendere effettivi alcuni istituti di partecipazione attiva.
Il bilancio partecipativo è uno strumento per promuovere la partecipazione dei cittadini alle politiche pubbliche locali e, in particolare, al bilancio preventivo dell’ente, cioè alla previsione di spesa e agli investimenti pianificati dall’amministrazione comunale. Il bilancio partecipativo rappresenta, inoltre, uno strumento di ascolto, relazione e comunicazione, perché permette ai cittadini di presentare le loro necessità ed esporre le problematiche locali, di valutare le spese previste nel bilancio e l’operato dell’ente, di indirizzare le scelte dell’amministrazione sugli interventi pubblici da realizzare o i servizi da implementare o migliorare. Attraverso il bilancio partecipativo è possibile costruire un rapporto diretto tra cittadini e Amministrazione locale, riavvicinare le persone e l’elettorato alla politica e al governo del territorio.

In sintesi, i principali obiettivi che il bilancio partecipativo persegue sono:
facilitare il confronto con la cittadinanza e promuovere scelte e decisioni condivise riducendo anche i conflitti;
rispondere in modo più efficace, alle necessità dei cittadini, e assicurare una maggiore corrispondenza tra bisogni da soddisfare e risorse disponibili;
coinvolgere i cittadini nel processo nella gestione pubblica attraverso forme di democrazia diretta; ricostruire un rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini.

I referendum abrogativi, consultivi e propositivi senza quorum sono alcuni degli strumenti più importanti a disposizione dei cittadini per partecipare ai processi decisionali delle politiche locali. I cittadini, infatti, vengono chiamati ad esprimere un parere attraverso il voto su questioni particolarmente importanti. Sono strumenti di partecipazione diretta dei cittadini nelle istituzioni comunali.

Il referendum propositivo su temi, programmi e progetti di competenza del Comune, fornisce ai cittadini la possibilità di concorrere nelle decisioni nella gestione della città.

Il referendum consultivo, che non ha valore vincolante, serve solo a informare e orientare l’organo decisorio durante lo svolgimento della propria attività su temi particolarmente importanti.

Con il referendum abrogativo i cittadini possono abrogare le delibere comunali in determinate materie tassativamente previste dallo Statuto Comunale e con le modalità espressamente previsti dai relativi regolamenti.

Con le delibere di iniziative popolare i cittadini potranno predisporre una proposta di delibera. Le proposte di delibera devono riguardare materie di competenza del Consiglio Comunale. Le proposte di deliberazione devono essere trattate dalla Commissione consiliare competente e poi essere poste all’ordine del giorno del Consiglio Comunale cui spetta la deliberazione finale.

La creazione di Comitati di Quartiere con la partecipazione del Sindaco, della Giunta e del Consiglio Comunale può dare un contributo decisivo a realizzare effettivamente un rapporto proficuo con i quartieri della città.

Si ritiene opportuno anche introdurre, sostenere e incentivare processi di consultazione dei cittadini per raccogliere proposte, evidenziare criticità con qualunque altro strumento partecipativo (questionari, sondaggi, referendum, etc.).

Garantire la totale trasparenza dell’attività amministrativa di governo della città attraverso la concreta e reale applicazione della legge n. 33/2013 (amministrazione trasparente) partendo, innanzitutto, da un sito istituzionale completo, aggiornato ed efficiente.

Spazio dedicato alla esposizione dei progetti in corso presso il Palazzo di città.

C'è poi un passaggio su cultura e turismo.

L’art. 9 della Costituzione stabilisce che la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
La cultura è il principale strumento di crescita e di sviluppo della società civile. La cultura deve essere diffusa, pluralista e policentrica.
Lo sviluppo delle politiche culturali ad Avellino deve avvenire, innanzitutto, attraverso l’investimento di adeguate risorse economiche e nell’ottica di una condivisione politica strategica che consideri la cultura centrale per lo sviluppo e il rilancio del capoluogo irpino. È necessario, pertanto, una strategia di lungo respiro, che trasformi la cultura in generatore di valore, economia, lavoro, qualità della vita. Riteniamo strategico partire da questo punto programmatico per segnare una profonda discontinuità con il passato.
Riteniamo necessaria una proposta culturale cittadina animata da Teatro, Cinema, Danza, Musica, Arti figurative, Letteratura, Saperi.
Le politiche culturali devono trovare effettiva realizzazione attraverso:
1) la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico e culturale;
2) la tutela e la valorizzazione degli operatori culturali nella loro competenza intellettuale;
3) il sostegno, la ricerca e la sperimentazione nell’ambito di tutte le discipline artistiche;
4) incentivare e valorizzare la creatività dei giovani e degli artisti emergenti;
5) separazione tra ruoli politici e/o amministrativi e incarichi di natura culturali e/o artistici per garantire trasparenza, meritocrazia e combattere i conflitti d’interesse;
6) creazione di un sistema informatico per rilevare le ricadute turistiche, economiche ed occupazionali delle attività culturali;
7) adeguamento della segnaletica e miglioramento del trasporto pubblico locale per rendere i punti di interesse storico facilmente raggiungibili con mezzi pubblici;
8) visite guidate e lezioni tematiche nelle scuole avvalendosi di associazioni del settore preventivamente inserite in apposite short list comunali. A tal fine è opportuno coordinarsi con le leggi regionali e nazionali.
9) promozione potenziamento e integrazione del turismo religioso, culturale, naturalistico, paesaggistico e agrituristico;
10) “spazi open” per eventi artistici attraverso un “nuovo modo” di esporre opere d’arte;
11) valorizzazione del CIRPU e dei laboratori sperimentali.

Riteniamo necessario agevolare l’istituzione di “cantieri culturali permanenti” partecipati da associazioni, comitati, cittadinanza attiva in concerto con le istituzioni, che, oltre ad avanzare proposte culturali, si impegnino nell’osservazione costante di tutti i luoghi ancora in “cantiere” destinati alle attività culturali. Tra i primi cantieri da attivare pensiamo all’ex Eliseo (casa della cultura cinematografica intitolata a Camillo Marino e Giacomo D’Onofrio), alla Casina del Principe, alla Dogana, al Palazzo Victor Hugo.

L’idea è quella di innescare una partecipazione attiva e coinvolgente della cittadinanza, delle scuole, dei giovani, dei commercianti. L’obiettivo restituire i beni a vocazione culturale (ex Gil , Teatro Carlo Gesualdo, Victor Hugo, Centro Sociale Samantha Della Porta, Villa Amendola Casina del Principe ecc) alla città e farli vivere previa ricognizione dello stato d’uso e delle finalità.

Riteniamo necessario, altresì, avviare un dialogo concreto ed effettivo con il mondo universitario. Riteniamo importante e vitale l’istituzione della “Università dei nuovi media”, un corso universitario sulle nuove tecnologie multimediali e audiovisive affinché il capoluogo diventi un polo culturale per i giovani studenti della Campania.

È necessario valorizzare l’Archivio Storico, rivitalizzare luoghi come “Villa Amendola” e il “Centro Sociale Samantha Della Porta” e riappropriarsi del “Teatro Carlo Gesualdo”.

Fare di Villa Amendola un Polo Culturale promuovendo il Museo Civico. Apertura al pubblico al secondo piano di Villa Amendola della sezione GAMA (Galleria d’Arte Moderna Avellino) dedicata alla Storia dell’Arte ad Avellino tra ‘800 e ‘900, dove esporre le cinquanta opere d’arte (pittura e scultura) già nella disponibilità dell’Amministrazione comunale. Apertura al pubblico e valorizzazione del Parco di Villa Amendola.

È indispensabile, infine, avere la capacità di coniugare tradizione e innovazione valorizzando le espressioni più autentiche delle nostre radici e della nostra storia, dal “Carnevale” al “Festival internazionale del Cinema Laceno d’oro”, al “Palio della botte”.

Un capitolo è dedicato ai rapporti tra comuni e cittadino.

È necessario ripartire dalla gestione ordinaria e quotidiana dei servizi ai cittadini: attività di pulizia, raccolta dei rifiuti, manutenzione del verde, manutenzione e cura degli spazi comuni (strade, marciapiedi, illuminazione, giardini e parchi), salubrità dell’aria.
Snellimento burocratico della macchina amministrativa, adozione delle più moderne tecnologie informatiche di interazione tra il cittadino e la pubblica amministrazione, attraverso specifiche applicazioni su dispositivi mobili che permettono all'utente di seguire gli iter burocratici delle pratiche amministrative. Questi devono essere gli obiettivi di una “burocrazia comunale” che si ponga realmente al servizio dei cittadini.
Possibilità di usufruire di una connessione ad internet gratis tramite pc o in modalità Wi-Fi, nei luoghi in cui si tengono eventi e attività culturali o luoghi di aggregazione sociale (biblioteca, piazze, centro storico, ecc.). L’accesso ad internet deve essere considerato un diritto di ogni cittadino.
Riteniamo prioritario l’impegno per avere una città realmente sostenibile, accogliente, accessibile ed inclusiva.
I punti da cui è necessario partire sono:
Piano di eliminazione barriere architettoniche;
Arredi urbani per migliorare la qualità della vita dei cittadini;
Impianti semaforici con segnalazioni acustiche;
Creazione di uno sportello per i diritti del disabile;
Spazi pubblici per disabili nei principali luoghi di interazione con i cittadini;
Creare eventi ludico-culturali per l’integrazione di persone con disabilità fisiche e percettive;
Accessibilità all’informazione pubblica del sito istituzionale anche a non vedenti o ipovedenti;
Istituire un Garante per la “diversa abilità” e/o individuare un Consigliere comunale di riferimento da affiancare alla Consulta.
Potenziamento dei sistemi di sicurezza notturni.
Utilizzo di ausiliari del traffico al fine di garantire la sicurezza presso i plessi scolastici.
Non si può prescindere, inoltre, da un necessario miglioramento della qualità dei servizi pubblici: facilitare i rapporti tra imprese e Comune; semplificazione delle procedure amministrative soprattutto per il rilascio di autorizzazioni, licenze etc.; riorganizzazione degli uffici comunali; riqualificazione del personale.

Così Ciampi ha affrontato il tema della mobilità urbana.

La mobilità deve essere un diritto fondamentale del cittadino e deve tener conto della salubrità dei luoghi del vivere. In quanto tale deve essere promosso e garantito.
La mobilità deve essere sostenibile per raggiungere gli obiettivi della riduzione del traffico, il miglioramento della qualità dell’aria e la riduzione dei consumi energetici.
Preliminarmente appare opportuno istituire un tavolo permanente di concertazione tra amministratori, uffici amministrativi, cittadini residenti ed esercenti al fine di individuare le migliori soluzioni in tema di viabilità e parcheggi.
Riteniamo opportuno rivedere il piano urbano della mobilità, al fine di approntare un modello di viabilità che permetta di contemperare le esigenze di fruibilità del centro cittadino, con particolare sensibilità rivolta alla tenuta dei valori immobiliari, all’accessibilità complessiva ad uffici ed alle attività commerciale (con speciale attenzione ad anziani e disabili), alla riduzione del livello di inquinamento ambientale cittadino.
Appare, inoltre, necessario un ampliamento delle aree di sosta in città per affrontare le problematiche legate al traffico e all'inquinamento. Quindi, aumentare la dotazione di parcheggi.
Iniziative concrete da incentivare:
Il trasporto pubblico locale (TPL);
Bike sharing;
Car sharing;
Piano regolatore degli orari;
Creazione di piste ciclabili;
Percorso ciclabile e pedonale del Parco del Fenestrelle (Atripalda Avellino Mercogliano Monteforte);
Installazione di colonnine pubbliche per la ricarica dei veicoli elettrici;
Sperimentazione su alcune linee di servizi di TPL a tariffe agevolate e/o a costo zero (linee di collegamento verso ospedale e scuole);
Completamento infrastruttura metropolitana leggera e messa in esercizio;
Individuare aree periferiche da adibire a parcheggi con tariffe agevolate e collegate al centro tramite navette ibride a basso impatto ambientale o tramite la metropolitana leggera.

Questa la parte sulla politiche sociali.

Il contrasto della povertà e dell’esclusione sociale sarà una delle priorità di questa amministrazione.
Considerato lo stato di impasse in cui si è trovato il Comune di Avellino, nella qualità di Comune Capofila dell’Ambito Territoriale Sociale A04, si rende necessario rivedere lo strumento gestionale della “convenzione” e valutare la possibilità di utilizzare lo strumento della “Società Consortile a responsabilità limitata naturalistica” per la gestione dei servizi sociali.
Improntare alla massima trasparenza il meccanismo di assegnazione, gestione e manutenzione degli alloggi popolari. È, inoltre, necessario realizzare un “Piano Alloggi Comunali”.
Attivazione del “Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati” (SPRAR) per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata per i migranti.
In considerazione della condizione di disagio in cui vivono tanti giovani, adulti e anziani senza lavoro è necessario pensare all’introduzione di misure di contrasto alla povertà da intendersi come misure di sostegno economico e sociale a favore di coloro che si trovano temporaneamente in condizioni tali da non poter far fronte al proprio mantenimento e a quello della propria famiglia. Il contributo mensile costituisce integrazione al reddito ed è finalizzato al supporto di spese per utenze domestiche e quotidiane.

Ecco la sintesi dei punti programmatici.

Mappatura e riorganizzazione condivisa dei servizi sociali;
promozione di reti di sostegno tra cittadini per coprire bisogni non intercettati dai servizi;
introduzione metodi alternativi di pagamento (lavori socialmente utili, baratto amministrativo ecc.);
favorire progetti e percorsi di re-inclusione delle persone in difficoltà;
politica abitativa all’insegna della trasparenza e della legalità;
dormitorio pubblico;
gratuità degli immobili per uso sociale e senza finalità di lucro;
creazione di un “registro comunale" delle patologie più a rischio (quali malattie infettive, allergiche ecc.) redatto per aree urbane, uno strumento che sarebbe molto utile ad approfondire le cause dell'insorgenza e quindi studiare manovre di prevenzione;
casa di riposo comunale;
installazione di defibrillatori nelle zone della città più frequentate.

E questa invece l'idea di bilancio comunale.

Rendere il bilancio comunale leggibile da parte dei cittadini assicurando la massima trasparenza del documento contabile, fornendo la conoscenza ai cittadini su dati contabili disaggregati rendendo, così, conoscibile ogni singola partita creditoria e debitoria ed i rapporti giuridici (attivi e passivi) sottostanti a ciascuna voce di bilancio.
Le azioni da intraprendere riguarderanno:
la stesura del regolamento di contabilità armonizzata;
la redazione e la pubblicazione sul web di un bilancio interattivo.
Il patrimonio immobiliare come leva per la valorizzazione economica e sociale del territorio attraverso il miglior utilizzo di beni immobili di proprietà del Comune.
Le azioni da intraprendere saranno finalizzate a:
rendere pubbliche, per ciascun immobile di proprietà comunale e/o posseduto dal Comune a qualsiasi altro titolo, le informazioni circa l’atto amministrativo di concessione/uso/locazione/fitto, i rapporti contrattuali in essere, la durata contrattualmente prevista, il canone annuale;
costante monitoraggio sul regolare versamento dei canoni ed il recupero dei canoni non versati.
La gestione dei tributi comunali al fine di pagare tutti e pagare di meno.
Le azioni da intraprendere riguarderanno:
il recupero a “ruolo della tassa sui rifiuti” dei soggetti che attualmente pur iscritti all’anagrafe comunale non risultano iscritti nel predetto ruolo e degli altri soggetti diversi dalle persone fisiche che attualmente non sono iscritti a ruolo;
l’informatizzazione della posizione tributaria dei singoli contribuenti (con riferimento ai tributi comunali) e l’accessibilità on line da parte dei contribuenti alla propria posizione fiscale nei confronti del Comune .
Potenziamento del controllo dell’Ente sulle società partecipate, al fine di pianificare interventi più funzionali alle esigenze dei cittadini e degli utenti, contenere i costi e responsabilizzare maggiormente ciascun livello decisionale.

Inevitabile il punto sul commercio.

In considerazione dell’importanza assunta dal comparto commerciale ed artigianale quale fonte di produzione non solo di beni e servizi, ma anche di aspettative occupazionali, è impegno di questa amministrazione promuovere ed attuare una forte azione per la definizione di un assetto organico e moderno dell’intero settore finalizzato ad incentivare:
lo sviluppo delle iniziative che rimuovano i vincoli che ostacolano la nascita, il consolidamento e la razionalizzazione di nuovi e più adeguati insediamenti produttivi;
la promozione di nuove condizioni di sviluppo legate alla piena valorizzazione delle risorse locali, alla crescita delle attività esistenti, alla organizzazione di iniziative di formazione nonché alla valorizzazione di risorse umane e materiali esistenti sul territorio;
una politica della formazione, dello sviluppo di iniziative tecnologicamente avanzate, della creazione di reti telematiche dirette ad innovare profondamente le dinamiche di crescita collegate al settore.
Tra le nostre priorità:
a) la realizzazione di un polo fieristico;
b) la creazione di un incubatore di impresa;
c) la realizzazione di un centro di formazione sulla sicurezza del lavoro;
d) predisposizione di un Piano comunale per il commercio;
e) individuare misure di sostegno ed incentivi al commercio attraverso una revisione (ove possibile) della tassazione comunale;
f) organizzazione degli eventi programmata con le associazioni dei commercianti durante tutto l’anno e coinvolgendo i diversi quartieri della città.
g) incentivazione per i mercatini a km 0.

Un altro tema essenziale: urbanistica

La città vive un difficile momento sia per il sovrapporsi di nuove iniziative edilizie, sia per lo stallo di altre in corso (specie pubbliche, come il tunnel), oltre che per il ritardo con cui si sta pensando alla sostituzione edilizia delle costruzioni post terremoto, sia al centro storico che nei quartieri periferici.
La nostra azione nel campo dell’Urbanistica deve essere inquadrata all’interno di un progetto più vasto di riassetto del territorio, che ne valorizzi le peculiarità, tutelandone le caratteristiche ambientali e che punti ad uno sviluppo locale Sostenibile. Gli interventi saranno inseriti in una logica di salvaguardia del territorio, evitandone lo spreco, ed orientati alla tutela del verde pubblico e alla prevenzione di rischi idrogeologici.
Obiettivi:
Arrestare la cementificazione;
Definire il Nuovo PUC: riprogrammazione urbanistica in considerazione dei parchi verdi della città e dei corsi d’acqua con l’istituzione di una commissione tecnica specifica;
Istituzione del Parco del fondovalle Fenestrelle;
Istituzione degli orti urbani;
Valorizzazione della conurbazione Avellino Atripalda Mercogliano Monteforte;
Valorizzazione delle periferie/quartieri;
Istituzione dell’Urban Center presso la sede comunale;
Favorire l’architettura partecipata;
Riqualificazione del Mercatone;
Apertura del Centro per l’Autismo di Valle;
Riqualificazione della Dogana;
Riqualificazione di Piazza Castello.

Da documenti prodotti dalla precedente commissione urbanistica si evince “l’insostenibilità economica delle previsioni del Puc”. I funzionari comunali segnalavano nella bozza di adeguamento del Puc che “non si possono pagare le sue previsioni”. Ogni previsione urbanistica tra l’altro va coordinata per legge con il bilancio comunale dato che i vincoli preordinati agli espropri e gli atti di programmazione degli interventi del Puc vigente produrrebbero oneri consistenti.
Dobbiamo ripartire dagli atti di programmazione degli interventi sui comparti di nuovo impianto, sulla riqualificazione urbana e la trasformazione per servizi, in vista del nuovo piano. Sarà un percorso partecipato, aperto a imprese e professionisti, forze sociali e culturali. Tutto ciò in linea con l’agenda urbana europea e le indicazioni del congresso nazionale degli Architetti 2018: rigenerazione urbana come parte integrante di una politica urbana per la città senza separazioni tra centro e periferia. Come avevamo proposto in campagna elettorale, parliamo di quartieri e non periferie.
Il progetto di costruire sul costruito e non consumare altro suolo non è un eccentrico progetto culturale ma una necessità e un esercizio di realismo: la nostra è una città che non cresce più demograficamente e che ha strumenti urbanistici sovradimensionati; finanche un luogo comune come quello che sia una città “verde” è contraddetto dalla lettura dei dati Istat sul verde urbano: 8,5 mq per abitante ad Avellino; 300 a Cuneo, 99 a Caltanissetta.

Tema lavori pubblici, un tasto dolente da anni.

Il dibattito sulle manutenzioni, il progetto che ha il governo di riformare il codice degli appalti, tutto il tema della validazione della progettazione, sono i punti di partenza della strategia che ci siamo dati nell’affrontare la gestione dei lavori pubblici. Il governo non punta alle grandi opere che, anche quando sono di piccole dimensioni come quelle della nostra città, rischiano sempre di durare in eterno e candidabili a far parte dell’elenco delle incompiute. Il governo, invece, punta alle opere necessarie ai cittadini.
Noi siamo sulla stessa linea: manutenzione e opere utili.
Marciapiedi e mappatura delle fognature e dei cavidotti, messa in sicurezza idrogeologica e completamento di servizi e sottoservizi.
In particolare, prevedere interventi finalizzati al superamento del rischio idrogeologico lungo il Fenestrelle.
Soprattutto sicurezza sismica per gli edifici scolastici e sensibili della città come la casa comunale (attivando protocolli con i principali dipartimenti universitari specializzati in materia e con laboratori e strumentazione di indagine propria), mentre per i privati bisognerà dare impulso a misure poco utilizzate come il bonus-sisma e alla riattivazione di stabili degradati abbandonati per questioni ereditarie.
Una struttura operativa agile che sia a disposizione della città per la manutenzione di strade e spazi pubblici è un piccolo strumento indispensabile alla quotidianità che non abbiamo trovato e che dobbiamo immediatamente mettere in campo.
Come è indispensabile avere short list aperte e con incarichi trasparenti a rotazioni costanti, come peraltro prescritto dall’Anac, come aveva fatto rilevare in passato lo stesso responsabile dell’anticorruzione del Comune. La stessa attività ispettiva del Mef aveva evidenziato come per incarichi professionali al settore lavori pubblici, si rilevava la mancata comparazione di offerte tra possibili candidati (ispezione Comune Avellino del Mef, dal 17 ottobre al 22 dicembre 2017 ,pag. 124).

Queste le idee del sindaco sul caos cantieri

Basta disagi ai cittadini e ai commercianti. Priorità della nuova Amministrazione deve essere il completamento di tutti i cantieri aperti in città. Completare le opere pubbliche avviate, anche quelle di cui non si condividono appieno funzione e progetto, deve essere un principio di sana e ragionevole continuità amministrativa. Stop agli sprechi, stop ai disagi. Le opere pubbliche non possono essere percepite come un incubo ma devono tornare ad essere occasione di rinnovamento e sviluppo.

Sulla sicurezza invece...

Sistema di illuminazione pubblica efficiente; strade sicure attraverso una corretta manutenzione del manto stradale e una efficiente segnaletica con particolare attenzione agli attraversamenti pedonali; potenziamento del servizio di videosorveglianza; potenziamento dell’organico della Polizia Municipale.

I programmi del sindaco a tutela dell'ambiente

L’azione amministrativa sarà finalizzata alla promozione della sostenibilità ambientale in tutti i suoi aspetti (fermare il consumo di suolo, ridurre i consumi energetici, ridurre l’inquinamento ambientale, ottimizzare la raccolta differenziata, monitorare i siti inquinati e le aree verdi da bonificare attraverso analisi periodiche).
Attenzione particolare sarà costantemente riservata alla gestione del ciclo dei rifiuti e alla introduzione di principi dell’economia circolare e “rifiuti zero” con incentivazione di buone pratiche.
Il completamento della bonifica dell’ex Isochimica e la riqualificazione della relativa area sarà un obiettivo dell’amministrazione.

Azioni:
Installare lungo alcuni tratti stradali e punti di riferimento/ritrovo, secchi per la raccolta differenziata;
compostaggio comunale: realizzare un impianto di compostaggio da istallare in zone rurali; ad ogni famiglia verrà riconosciuta una eco-card. Per ogni kg di umido verrà riconosciuto un premio economico a riduzione della tari;
organizzazione per la raccolta dell’olio esausto attraverso l’installazione lungo alcuni tratti stradali dei contenitori per la raccolta;
sviluppo di mercatini per l’acquisto di elettrodomestici o simili a prezzi super vantaggiosi agevolando la pratica del riuso;
ottimizzare il sistema di raccolta differenziata al fine di incentivare da un lato la diminuzione della quantità di rifiuti da smaltire, dall’altro le attività di recupero, riutilizzo, riuso, riciclo;
sinergia con ristoranti, bar, salumerie e supermercati per dare vita a dei veri e propri banchi alimentari al fine di ridurre i rifiuti;
organizzazione di giornate ecologiche;
progettazione e realizzazione di percorsi e programmi educativi per istituti scolastici e cittadini;
corsi e momenti di formazione e aggiornamento su tematiche ambientali;
analisi e monitoraggio in campo ambientale;
attività di documentazione e gestione di biblioteche specializzate
gestione sostenibile di ambienti e strutture;
campagne di sensibilizzazione sugli stili di vita sostenibili.
Lavaggio e sanificazione periodica delle strade e dei marciapiedi cittadini.

Altro tema caldo: Area vasta e fondi europei.

L'Amministrazione comunale intende fungere da cerniera e coordinamento tra le diverse funzioni amministrative che devono contribuire a programmare ed attuare le risorse di origine EU: questa nuova organizzazione della macchina amministrativa consentirà di cogliere le opportunità che offrono i finanziamenti europei, sia diretti che indiretti, per effettuare scelte finalizzate al miglioramento della Città di Avellino.
Obiettivo di questa Amministrazione sarà anche la presentazione di idee progetto a finanziamento diretto dell'EU (LIFE, UIA, HORIZON 2020 ECC.) al fine di condividere le esperienze del proprio territorio e di confrontarsi con quelle degli altri Paesi Europei per innovare le proprie politiche ed intensificare gli scambi tra i territori, nell'ottica di uno sviluppo sostenibile. L'Amministrazione Comunale intende dare importanza e rilevanza alla cooperazione internazionale, attivando una serie di azioni di cooperazione internazionale e progetti specifici per lo sviluppo sostenibile in ambito internazionale.

Azioni:
Sottoscrizione dell'Accordo di Programma Quadro per l'attuazione del P.I.C.S. con la Regione Campania (Programmazione 2014/2020 ASSE X);
sottoscrizione dell'Accordo di Programma Quadro per l'Area Vasta di Avellino (Programmazione 2014/2020 ASSE X). I 45 Comuni, che hanno sottoscritto la convenzione ex art. 30 del TUEL in data 11/05/2017 per costituire l'Area Vasta di Avellino, devono identificare insieme alla Regione Campania gli asset di lavoro per una pianificazione sostenibile del territorio.
In particolare si lavorerà sulle seguenti linee strategiche:
a) INNOVAZIONE TECNOLOGICA ED AGENDA DIGITALE;
b) WELFARE;
c) AMBIENTE;
d) TURISMO.
Infine, si prevedono il completamento, rendicontazione e certificazione dei lavori del PIU Europa e la redazione del Piano Strategico di Avellino.

Per non dimenticarsi dello sport e delle politiche giovanili

Sport, salute, scuola, quindi giovani e tempo libero. Da qui l’Amministrazione vuole ripartire nell’ambito di questo specifico settore che necessita di una rilevanza maggiore rispetto agli anni passati. Lo sport, come la scuola, è un elemento fondamentale per la socializzazione dei giovani e per la tutela della salute. Avellino deve diventare “città degli sport”.
Gli obiettivi da raggiungere sono:
Sostenere lo sport e i suoi valori;
valorizzare e socializzare l’uso delle strutture sportive;

Azioni:
Riapertura delle strutture sportive cittadine in stato di abbandono;
censimento delle società sportive presenti sul territorio comunale e redazione di specifico “Albo”;
tavolo permanente sullo sport e le attività sportive con le società e le associazioni competenti;
- sportello Unico dello Sport al fine di snellire la burocrazia;
- eventi dedicati agli sport cd. “minori” che possano consentire anche sviluppo economico per la città;
- riapertura e miglioramento dei parchi nei quali sono ubicate strutture sportive di ottimo livello, come Parco Manganelli e Parco Palatucci;
- definizione dei criteri di concessione e di gestione tramite criteri di trasparenza delle strutture sportive comunali. Appare necessario procedere alla redazione di un nuovo “Regolamento”;
- diffusione dello sport in tutta la città, tramite eventi che coinvolgono tutte le associazioni operanti nel settore, con le federazioni interessate;
- agevolazioni per famiglie disagiate, tramite l’utilizzo gratuito o agevolato delle strutture comunali;
- visibilità sul sito del Comune, con un’area dedicata allo sport e alle iniziative correlate;
- istituzione di un progetto di valorizzazione dei talenti cittadini delle varie discipline di concerto con le associazioni e le federazioni interessate;
- rivedere le tariffe comunali operando differenziazioni per attività sportiva, garantendo equa accessibilità alle società, associazioni ed utenti;
- creazione di “Sport Commission” sulla falsariga di città del Nord, per l’attrazione di investimenti privati nel settore.

Rilancio delle strutture calcistiche in città
• Riapertura dello stadio di Borgo Ferrovia, con la messa in sicurezza del campo sportivo di Parco Aquilone, nel medesimo quartiere;
• Ammodernamento del campo sportivo di Rione San Tommaso.

Rilancio delle palestre cittadine
• Apertura della palestra comunale, NON SCOLASTICA (adiacente al campo sportivo) che si trova nel Rione San Tommaso;

Palestre scolastiche cittadine
• Apertura palestra scolastica di San Tommaso;
• Riapertura palestra scolastica di Borgo Ferrovia;

Apertura di altre strutture sportive nei vari Rioni cittadini
• Apertura del centro Flipper di rione Parco
• Valorizzazione del centro Sportivo di Picarelli

Settore Bocciofilo
• Apertura dei campi di bocce di Rione Parco
• Riapertura del campo di bocce di Picarelli
• Valorizzazione e rilancio della struttura bocciofila nel Rione San Tommaso

Sicurezza e salute in ambito sportivo
• Screening su tutte le strutture sportive cittadine per fornire dei defibrillatori, anche nei due parchi urbani.
• Obiettivi:
- la diffusione dello sport in città, con un impatto anche a livello sociale;
- l’utilizzo delle tante strutture chiuse della città, senza alcun costo per il Comune.

Agevolazioni
• Nei bandi di assegnazione delle strutture, il Comune inserirà una clausola: in alcuni giorni della settimana l’associazione sportiva in questione farà corsi gratuiti per ragazzi di famiglie disagiate e/o persone diversamente abili.

Politiche giovanili
Massima valorizzazione delle associazioni presenti sul territorio;
Politiche ad hoc per la creazione di spazi di socializzazione condivisi;
Programmi condivisi con scuole e università per la promozione e lo sviluppo delle attività dedicate ai giovani ed al tempo libero;
Attività formative ed educative mirate;
Creazione di iniziative e di progetti, di concerto con le associazioni, nel campo della musica, del cinema, del teatro, dei nuovi Media, della letteratura e dell’arte rivolte ai giovani.
Creazione nel Parco Manganelli di un’arena musicale e di aree dedicate allo sport.
Creazione di una “Cittadella della Musica” in collaborazione con il Conservatorio Cimarosa e utilizzando la “Sala di registrazione “ situata all’interno della Casina del Principe.
Fondamentale è avvicinare la i ragazzi e i giovani alla partecipazione alla vita pubblica.
In tal senso l’attività del Forum dei Giovani riveste un ruolo fondamentale. Cosi come è fondamentale il coinvolgimento dei giovani nella progettazione dei bandi regionali e comunitari nonché nella gestione delle strutture pubbliche a vocazione culturali e sportive.

Occorre, inoltre, garantire agli studenti giuste condizioni e assicurare un giusto supporto ai giovani che si immettono nel modo del lavoro. In tal senso, appare utile la creazione di una “casa dello studente” per l’accoglienza degli studenti frequentanti gli istituti superiori e i corsi di laurea presenti in città (Università del Vino, Conservatorio Domenico Cimarosa). Cosi come appare utile la creazione di un “incubatore di impresa” per favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.

Appare, infine, necessario regolamentare la “movida” avellinesi nell’interesse dei giovani, delle famiglie e delle attività commerciali. A tal fine si ritiene necessario approvare il “Regolamento della movida”.