Camorra, allarme di Cantelmo: "I clan pronti a riorganizzarsi"

Il procuratore capo di Avellino: Presto scarcerazioni eccellenti nel Vallo Lauro

Avellino.  

Ambiente e criminalità organizzata: è su questo che si sta concentrando il lavoro delle Procure di Avellino e di Benevento nelle terre di confine tra Irpinia e Sannio. A parlare sono i procuratori di Avellino e Benevento Rosario Cantelmo e Aldo Policastro intervenuti ad Avellino ad un convegno su mafia e legalità organizzato da Libera all'istituto alberghiero Manlio Rossi Doria. Camorra significa nelle aree interne Vallo Lauro e Valle Caudina e la riflessione di Cantelmo parte dall'arresto eccellente del boss Di Lauro a Napoli. “In Irpinia è successo qualcosa del genere, con l’arresto di un pericolosissimo boss del nolano, Russo, latitante da 25 anni. E’ stato trovato a Sperone, e mi chiedo se è mai possibile che nessuno si sia accorto di quella presenza. Eppure Russo è stato vestito, gli è stato portato da mangiare per mesi in una piccola comunità. Magari in tanti hanno scelto di far finta di niente, di non vedere. Ecco, questo è il vero problema: l’Irpinia non è un’isola felice, stiamo attenti. La scarcerazione imminente di alcuni boss comporta preoccupazione e farebbe pensare allo esplosione di una nuova faida tra clan". "Cosi come resta vivace – aggiunge Policastro – l'attività della criminalità organizzata in Valle Caudina dove si risente fortemente della vicinanza al territorio del casertano e del napoletano. In materia di ambiente bisogna prevenire, le esperienze passate ci hanno insegnato, vedi l'ex Isochimica, che i danni dei reati ambientali restano irreparabili. il momento repressivo serve a poco. Specie nell'arianese attenzioniamo alcune criticità ambientali relative soprattutto ai corsi d'acqua"