«Immigrati? Integrazione possibile in Irpinia come a New York»

Convegno Gal, De Magistris ad Avellino. "Salvini? appoggiarlo è l'antitesi dell'essere del Sud»

Regionali 2010. "In estate chiarirò un'eventuale candidatura. Comunque saremo in campo per combattere De Luca"

Avellino.  

Dall'integrazione come occasione di rinascita per grandi aree metropolitane e quelle della terra dell'osso, alla possibilità di una candidatura arancione alle prossime regionali, passando per la sonora bocciatura dei militanti nelle fila della Lega al Sud. Da Avellino il sindaco di Napoli Luigi De Magistris lancia la sua candidatura alle regionali del 2020 e commenta i fatti del giorno, dalla tematica del convegno Gal Irpinia sui temi dell'integrazione alle prossime amministrative in molti comuni. Niente di ufficiale, ancora per poco. Il sindaco Dema di Napoli scioglierà ogni riserva in estate se sarà in campo per conquistare il Governo di Palazzo Santa Lucia.

In estate scioglierà ogni riserva sulle Regionali 

Lo assicura ai cronisti ad Avellino. Ed attacca il governatore Vincenzo De Luca: “Si è presentato come l’uomo del fare ma il suo bilancio è fallimentare. Forse non se ne rende conto ma è il migliore sponsor”. Ma non solo. Intervistato a margine del convegno del Gal al Carcere Borbonico parla anche del fenomeno Lega al Sud.

La lega al Sud

“In democrazia decidono gli elettori, credo che la Lega stia interpretando una voglia di destra e di voti politici in quell’area. A Napoli le pratiche anti-Salvini sono diventate governo della città. Mi risulta proprio difficile immaginarmi un amministratore nel Mezzogiorno del Carroccio. Credo che significhi  l’antitesi dell’essere meridionali. Senza contare che le politiche sull’immigrazione sono crimini contro l’umanità”.

"Abbattiamo i muri, più amore per la gente"

«Dobbiamo abbattere i muri che loro vogliono costruire, soprattutto quelli intorno ai nostri cuori. Loro puntano sulla politica del rancore e dell’odio, noi dobbiamo puntare sull’amore». 

"Il porto di Napoli è aperto"

De Magistris è molto fermo sulle sue posizioni e la città di Napoli non appoggerà le politiche governative sui migranti. «Dicono che il nostro porto è chiuso, ma è una balla. Il porto di Napoli è aperto e se obbligheranno le barche a fermarsi a 12 miglia dalle nostre coste, allora andremo noi napoletani, con le nostre flotte battenti la bandiera di Napoli ad accogliere le persone. Ci minacciano di denunciarci per favoreggiamento all’immigrazione clandestina? Non c’è problema, vuol dire che dovranno processare almeno dieci mila persone».

Il convegno del Gal

Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, ad Avellino per partecipare al convegno “Immigrazione e integrazione sociale nelle aree rurali”, commenta amaramente la presenza della Lega al Sud. Proprio ad Avellino lunedì, come in altre città campane, c’è stato Salvini, il leader della Lega. “Questo partito cavalca il malcontento generale, macinando consensi nelle zone opache. Fino a pochi anni fa se la prendevano proprio con la gente del sud, ora se la prendono con chi ha la pelle nera, con i migranti”.

"De Luca è il mio migliore sponsor"

Poi l’attenzione del sindaco di Napoli si sofferma sulle Regionali e spiega: “Io contro De Luca? Non lo so, saremo in campo e in ogni caso faremo la nostra parte per sconfiggere l’attuale Governatore. Lo faremo attuando una massiccia presenza di civiche, sul modello delle amministrative a Napoli”. De Magistris non chiude completamente le porte al Movimento Cinque Stelle ma precisa: “Una cosa è certa: guardiamo agli uomini, non ai partiti. Di certo la prova di banco del 26 maggio chiarirà a geografia politica in Italia, una quadro che mostra continue mutazioni in lassi di tempo anche assai ristretti”. La mutevolezza, dunque, del corpo elettorale nella sua scelta resta la non variabile secondo de Magistris, che oggi ha anche voluto passeggiare all’interno del Carcere Borbonico apprezzandone storia, struttura e contenuti.

Le varie anime dell'accoglienza

Proprio in questo convegno targato Gal e raccontato dal presidente Luca Beatrice ha raccolto le varie anime dell’accoglienza, dal volontariato fino alla gestione vera e propria dei processi di integrazione sociale, si sono ritrovati Maurizio Reveruzzi, coordinatore del Gal Partenio, Adele Galdo, coordinatrice dello Sprar di Torrioni e responsabile del settore Immigrazione del Consorzio Percorsi, Giuseppe Lombardi, sindaco di Petruro Irpino, Ashu Randy, mediatore culturale dello Sprar di Sant’Angelo a Scala, Carlo Mele, delegato regionale della Caritas Campania e Luca Beatrice, presidente del Gal Partenio. Storie, volti, racconti di una provincia che come ha spiegato de Magistris, continua a far fronte al dramma inverso rispetto alla congestione caotiche delle grandi aree metropolitane: la desertificazione, la denatalità che avanza inesorabile.

"Gli immigrati sono una risorsa"

“Nella immigrazione i piccoli paesi della terra dell’osso trovano risorsa e nuove nascite - spiega de Magistris -. Sul territorio del Gal sono presenti due CAS – Centro di Accoglienza Straordinaria, ad Ospedaletto d’Alpinolo e Mercogliano, e cinque SPRAR – Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, in territorio di Petruro Irpino, Roccabascerana, Santa Paolina, Sant’Angelo a Scala e Torrioni.

L'esempio Sprar

“L’accoglienza può rappresentare un’occasione di sviluppo”, precisa de Magistris e rimarca Beatrice.

“La vera buona pratica dell’integrazione è la via da percorrere - ha detto Beatrice -, inserendo gli immigrati in settori dove serve manodopera e forza lavoro. E’ evidente che il decreto sicurezza, che ha depotenziato gli Sprar, non aiuta la buona integrazione, anzi marcia nell’esatta e contraria direzione. Papa Francesco lo ha ribadito pochi giorni fa, chi lascia il proprio Paese ha diritto ad essere accolto in maniera umana, per questo bisogna valorizzare i sistemi come gli Sprar che garantiscono una reale inclusione nel tessuto sociale, economico e lavorativo”. Il sindaco de Magistris ha voluto anche parlare di una zona emblema di Napoli pronta ad una difficile rivoluzione: piazza Garibaldi.

“Sarà pronta a giugno per le Universiadi - spiega -. Siamo nella zona Vasto. Una zona popolata da migranti in percentuali incredibili. Qui ci sarà anche un mercato dei colori dove combatteremo il caos e l’illegalità dei mercati zonali multietnici per dargli rigore e dignità. Non sarà solo una piazza nuova e bella, la più grande di Napoli, ma il simbolo del riscatto della città che punta su ogni risorsa, anche i migranti”.