Geometra irpino ammazzato per errore: arrestati i killer

Un giallo durato ventidue anni. L'obiettivo era un boss della malavita locale.

Baiano.  

 

di Andrea Fantucchio 

Si è risolto un giallo lungo ventidue anni. Arrestati i killer di Vittorio Rega. Geometra irpino trovato agonizzante nelle campagne di Maddaloni. Era l'estate del 1996. La vittima prima di morire aveva dichiarato agli investigatori di aver visto due uomini allontanarsi. A finire in manette Vittorio Bruno e Pasquale Cirillo. Le indagini non hanno portato a nessun risultato. Oggi la svolta. I due killer spararono per errore: il bersaglio era il boss di un clan della zona. La vittima è morta a causa di colpi di arma da fuoco che gli avevano perforato schiena, torace e gambe.

Il racconto della vittima

Prima di morire Rega aveva raccontato l'accaduto agli agenti di quei colpi diretti verso la sua automobile, una Honda Civica Blu. Una vettura identica a quella del vero bersaglio dei presunti killer. Un errore che si è ripetuto spesso nelle guerre di camorra in Campania. Innocenti uccisi per sbaglio. Basta ricordare Nunziante Scibelli a Quindici. Viaggiava con la compagna incinta su un'Alfa identica a quella di un boss del clan Cava. Una coincidenza fatale.

L'indagine

Nel 2000 il fascicolo contro ignoti si era chiusa con un nulla di fatto. Poi la Procura lo ha riaperto.

L'ordine di morte, secondo la antimafia di Napoli, era partito dall’allora boss Salvatore Belforte e da Felice Napolitano. Gli esecutori materiale erano Antonio Bruno e Pasquale Cirillo.

Il pm Luigi Landolfi - del pool coordinato dal procuratore aggiunto Luigi Frunzio - ha chiesto il carcere per tutti. Per Napolitano la misura é stata negata. E Belforte é stato graziato dal fatto che era pentito all’epoca della richiesta.

Il vero bersaglio dei killer

Così a finire in carcere sono stati Bruno e Cirillo, gli autori materiali del delitto. Un'operazione firmata dalla Squadra Mobile della Questura di Caserta. Per gli investigatori il bersaglio dei killer era Giovanbattista Tartaglione, storico affiliato al dei Piccolo. Poi trovato carbonizzato a Caivano, nella sua Fiat Punto, due mesi il delitto del geometra irpino.