Irpinia, ladri di caramelle e sigarette: tre colpi nella notte

Presi di mira tre tabacchini. Probabilmente la stessa banda. Danno da migliaia di euro.

Paternopoli.  

 

di Andrea Fantucchio 

I bambini resteranno senza Chewing Gum e caramelle per un po'. I ladri hanno portato via tutte le “gomme da masticare” e razziato le stecche di sigarette dopo essere entrati, probabilmente, da una finestra che affaccia su uno stretto vicolo. Un furto da centinaia di euro. Non l'unico. Se si tratta della stessa banda, infatti, a Paternopoli hanno eseguito l'ultimo colpo di una notte per loro estremamente fortunata. Iniziata, con ogni probabilità, a Villamaina e continuata a Castelvetere: dove sono stati presi di mira altri due tabacchini. Poi sono arrivati proprio a Paternopoli, via Nazionale, e di là fino alla vicina autostrada. 

Un danno complessivo da migliaia di euro per i poveri commercianti. La dinamica dei colpi è simile, a partire dalla scelta dei bersagli: negozi senza sistemi di allarmi sofisticati. E, probabilmente, non dovrebbero esserci nemmeno immagini raccolte dal circuito di telecamere. Circostanza che renderà la vita difficile ai capitani Domenico Signa e Rocco De Paola: rispettivamente comandanti della compagnia di Mirabella Eclano e di quella di Montella che si occupano delle indagini. I carabinieri in una nota del comando provinciale consigliano infatti di istallare allarmi antintrusione e voumetrici collegati con la centrale operativa delle forze dell'ordine.

I militari, comunque, si sono messi subito a lavoro. Stanno ascoltando i titolari dei locali e altre persone. Dalle testimonianze potrebbero venir fuori elementi utili per risalire all'identità di profili sospetti visti in zona prima dei colpi. Attenzione puntata anche sui “segnalati” per i reati di furto. Qualcuno parla di Audi, ma è un elemento da appurare: ultimamente, infatti, sembra spuntare in ogni vicenda criminale, prendendo il posto della celebre Fiat Uno Bianca.

Più concreta la pista che porta nell'hinterland napoletano. Dove sono fiorenti le piazze del mercato nero, spesso alla regia c'è la camorra o comunque la criminalità locale. Alcuni di questi luoghi sono anche diventati piuttosto famosi: nonostante i blitz delle forze dell'ordine, infatti, continuano a esistere sparendo di sera per riapparire all'alba. Pensate a via Santa Maria a Cubito, siamo al confine fra Napoli e Caserta, dove ogni fine settimana centinaia di persone si riversano in diecimila metri quadri di bancarelle e cianfrusaglia. Sulla provenienza della mercanzia i dubbi sono tanti, ma nessuno si fa troppi problemi. Soprattutto quelle famiglie per le quali questo enorme mercato delle pulci, fra Giugliano e Villa Literno, rappresenta un'oasi di speranza di chi ogni giorno combatte con la disoccupazione. Gli affari migliori si fanno al mattino, quando la “merce che scotta” viene portata via dal migliore acquirente. Non ci stupiremmo se stavolta ci sarà anche un bel carico di sigarette e chewin gum made in Irpinia.