"Mi suicido per colpa tua...". Lei: non credevo lo facesse

Interrogate le 2 persone arrestate nell'indagine sul suicidio di un 47enne arianese. Libero Festa

Ariano Irpino.  

di Enzo Spiezia

Si è difesa allo stesso modo in cui l'aveva fatto nel dicembre 2017, quando era stata fermata in flagranza di reato e, poi, rimessa in libertà. Anche stavolta Sonia Matei, 43 anni, nazionalità rumena e residenza a San Giorgio del Sannio, da ieri in carcere per le ipotesi di reato di istigazione al suicidio e tentata estorsione, si è infatti definita vittima di coloro che avrebbero approfittato di lei, presentandosi come single e promettendole denaro dopo aver avuto con lei rapporti sessuali. Sparendo poi nel nulla e senza rispettare quella promessa.

E' questa la versione che la donna, assistita dall'avvocato Luca Cavuoto, ha offerto al vaglio del gip Gelsomina Palmieri, che ne ha ordinato l'arresto nell'inchiesta del sostituto procuratore Marcella Pizzillo e dei carabinieri sulla tragica fine di un 47enne arianese che il 31 ottobre 2017 l'aveva fatta finita impiccandosi in un capannone. Terrorizzato dalle minacce che gli avrebbe rivolto Sonia: avrebbe rivelato i loro incontri alla moglie se lui, al quale aveva fatto credere di essere rimasta incinta, non le avesse dato una somma di denaro.

Anche quell'uomo – ha sostenuto la 43enne – si sarebbe comportato come gli altri: inizialmente avrebbe detto di non essere sposato, poi aveva ammesso il suo status, invitandola a non dargli più fastidio, quando lei l'aveva sollecitato a mantenere fede agli impegni. Di qui il suo risentimento, espresso nell'intenzione di spifferare tutto alla coniuge.

Prima di chiudere per sempre i conti con la sua esistenza, il 47enne aveva messaggiato vocalmente con la cittadina straniera, cercando di farla desistere. “Mi sto suicidando per colpa tua, passerai i guai, non ti preoccupare, non fa niente, che cosa che mi hai fatto, perchè io... non... giusto una semplice cosa... io mi sto suicidando per colpa tua... viene tutto registrato non ti preoccupare”.

“Mi me interessa tu mi porti – soldi – hai capito?”, aveva risposto lei. “Non sto scherzando...veramente non sto scherzando... perchè il mio onore è grande... non sto scherzando... la puoi prendere come vuoi...”, la replica.

Frasi terribili alle quali Sonia Matei ha fornito la sua spiegazione. In soldoni: perchè avrei dovuto credere che si sarebbe suicidato? Un passaggio è stato riservato anche alla gravidanza, con la 43enne che ha affermato di essere rimasta incinta, per un paio di mesi, del suo compagno.

Secondo gli inquirenti, l'indagata, per il quale il suo legale ha chiesto la revoca o l'attenuazione della misura, avrebbe adottato lo stesso modus operandi anche con altri tre uomini, uno dei quali le sarebbe stato procacciato da Francesco Festa (avvocati Vincenzo Sguera e Luigi Diego Perifano), 64 anni, di Benevento, finito ai domiciliari per favoreggiamento della prostituzione.

Anche Festa è comparso questa mattina, ma in Tribunale, dinanzi al giudice, al quale ha rilasciato delle dichiarazioni spontanee con le quali ha respinto ogni addebito. Ha spiegato di aver conosciuto la donna in un locale e di aver dato il suo numero di telefono ad un amico, in aiuto del quale era intervenuto quando era stato destinatario di richieste di denaro. Voleva evitare che Matei continuasse nelle sue pretese, ecco perchè, con l'obiettivo di allontanarla, le aveva detto che che le avrebbe procurato altri clienti.

Un unico episodio, al quale, da quel momento, non era seguito più alcun contatto. Oltre a proporre la revoca del provvedimento, l'avvocato Sguera ha anche fatto notare come sul favoreggiamento della prostituzione sia attesa, a marzo, una pronuncia della Corte costituzionale.

AGGIORNAMENTO

Al termine degli interrogatori, il gip Palmieri ha attenuato la misura a carico di Sonia Matei, per la quale sono stati disposti gli arresti in casa, ed ha rimesso in libertà Francesco Festa, revocando l'ordinanza emessa nei suoi confronti.