Ariano festeggia il santo della carità, Ottone Frangipane

Da oggi al via i vari momenti che coinvolgeranno fino a sabato la comunità. Ecco il programma

Sant'Ottone, un messaggio sempre attuale. Le parole del Vescovo Sergio Melillo e il monito in video di don Raffaele Iorizzo

Ariano Irpino.  

Come di consueto, anche quest'anno sono stati programmati vari momenti per i festeggiamenti in onore del Sant'Ottone Frangipane, patrono della città e della diocesi di Ariano Irpino - Lacedonia, a cui è stato intitolato anche l'ospedale arianese in via Maddalena. 

La prima iniziativa in programma si terrà quest'oggi, giovedì 21 marzo, presso la Chiesa di San Pietro de Reclusis (Romitorio Rione San Pietro), alle ore 20:00. Sarà presente Domenico Battaglia, Vescovo di Cerreto Sannita-Telese-Sant'Agata dei Goti per relazionare su "Il Vangelo, l'associazionismo e il volontariato: per tracciare percorsi comuni di impegno a custodia della Città e delle relazioni". Seguiranno, alle ore 21:00, la Benedizione del pane di Sant'Ottone e la distribuzione da parte delle Associazioni cittadine. 

Domani venerdì 22 marzo, in alcuni punti della Città di Ariano, nel corso della giornata proseguirà la distribuzione del pane benedetto. I volontari saranno presenti davanti alle scuole e agli Uffici. Alle ore 16:30, presso la Chiesa di San Pietro de Reclusis (Romitorio Rione San Pietro), prenderà inizio la Processione in onore del Santo per le vie del Rione e a seguire, ci sarà la Santa Messa.

Sabato 23 marzo, Solennità di Sant'Ottone Frangipane, alle ore 10:00, presso la Chiesa di San Pietro de Reclusis (Romitorio Rione San Pietro) ci sarà la Santa Messa. Sempre in mattinata proseguirà la distribuzione del pane benedetto a Cardito, ai Martiri, in Piazza Mazzini e in Piazza Plebiscito. Alle ore 19:00, presso la Chiesa di Sant'Agostino (Parrocchia San Vincenzo Pallotti) ci sarà la Concelebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo Sergio Melillo.

Il messaggio del Vescovo Sergio Melillo: 

La memoria liturgica del nostro Patrono S. Ottone Frangipane ci aiuta a comprendere che, malgrado a volte si possa sperimentare l’impoverimento e la frammentazione delle relazioni, ci vogliamo impegnare a vivere la prossimità che è la forma più attuale per trasmettere il patrimonio di fede e di cultura tra le generazioni. 

Tanto più oggi che «I giovani si trovano spesso a confronto con figure adulte demotivate e poco autorevoli, incapaci di testimoniare ragioni di vita che suscitano amore e dedizione» (CEI, Educare alla Vita Buona del Vangelo,12). Ma, la luce che s'irradia dalla testimonianza di fede e di carità di s. Ottone ci svela che “è l’amore che fa esistere” (Maurice Blondel) aldilà di ogni fragilità. 

Attraversiamo questo tempo da cercatori di senso, che aspirano a dare all’esistenza una nuova espressione: libera, piena, bella, fraterna. Pertanto, l’antropologia, cioè la visione dell'umano, la spiritualità, è da vivere quale tema principale del nostro cammino (cfr. Gaudium et Spes, 14). 
Allora, a questo punto, con franchezza e senza timore, chiediamoci chi è oggi davvero l’uomo? Quale condizione l'umanità attraversa?

Sono interrogativi che tutti ci poniamo. Da parte nostra siamo chiamati a testimoniare con l'eloquenza dei gesti, che la vita alimentata dalla grazia di Dio, dal Vangelo, va custodita dall'abnegazione, dalla condivisione, dal superamento dell’egoismo, dall'accoglienza, dallo spirito di riconciliazione, dalla sobrietà, dalla pace. 

Su questi passi, percorsi con amorevole carità che Sant'Ottone, come per mano, ci spinge, ci conduce. 
Sono grato e ringrazio le numerose Associazioni cittadine che, valorizzando le loro specificità, hanno dato un fattivo contributo accogliendo l'invito evangelico: "Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me" (Mt. 25,40).

Il nostro Patrono, il Santo della carità, ci educhi il cuore, ci aiuti a delineare i tratti del volto di una comunità fraterna, incoraggiandoci a ' frequentare' la 'scuola dei poveri', degli ultimi, dove si riconosce chiara la presenza di Dio.