Striscione Casapound dinanzi alla Provincia: "Ricci dimettiti"

Dopo il furto al Museo del sannio e la scritta sotto alla Rocca dei rettori

Benevento.  

“Dal furto al graffito il tuo operato è fallito: Ricci dimettiti”. Questa la scritta apparsa dinanzi alla Rocca dei Rettori, sede della Provincia, contro il presidente Claudio Ricci, lo striscione è stato affisso sui paletti spartitrafficato a piazza Castello dai militanti di Casapound. Lo striscione è stato rimosso nella prima mattinata dalle forze dell'ordine intervenute sul posto.

La richiesta di Casapound Italia arriva dopo i due fatti di cronaca che hanno interessato le strutture museali della Provincia. In primo luogo il furto messo a segno all'interno del Museo del Sannio. Quando, come si ricorderà, dopo aver forzato una porta di emergenza, i ladri erano riusciti ad entrare all'interno del deposito del prestigioso Museo ospitato all'interno del Complesso Unesco Santa Sofia. I malviventi in quell'occasione avevano portato via numerosi reperti archeologici ed avevano rotto e abbandonato sul pavimento vasellame antico ed altri oggetti. Un furto studiato nei minimi particolari e compiuto nonostante fosse scattato l'impianto di allarme. Sull'episodio sono ora in corso le indagini della Squadra mobile di Benevento che aveva effettuato il sopralluogo ed acquisito una serie di immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza installate nel centro storico.

Dopo qualche ora un altro sfregio ai monumenti beneventani. Una scritta di colore nero sul torrione medievale della Rocca dei Rettori. Di qui, evidentemente la decisione del gruppo Casapound di Benevento di mettere lo striscione per “invitare” il presidente Ricci a dimettersi.

“Non intendo commentare lo striscione apparso stamani nei pressi della Rocca dei Rettori, perché si commenta da solo", ha dichiarato ad Ottopagine il presidente Ricci. "Quello che, invece, vorrei dire ai cittadini di Benevento e del Sannio - ha poi rimarcato il presidente della Provincia - è che occorre vigilare sui nostri beni comuni e sulle testimonianze della nostra identità culturale; collaborare al massimo con le Autorità di Polizia per aiutarle nell’opera di prevenzione e repressione dei crimini; comprendere le enormi difficoltà del momento, secondando gli sforzi posti in campo dalle tante persone di buona volontà che, soprattutto con adesione volontaristica, nelle Scuole, negli Istituzioni locali, nelle Associazioni, stanno svolgendo un grande lavoro per la valorizzazione dei nostri poli culturali”.

Al.Fa