Inchiesta prostituzione: indagato in silenzio, l'altro parla

Rinaldo Russo ha scelto di non rispondere al Gip, Francesco Varricchio l'ha fatto

Benevento.  

Uno – Rinaldo Russo (avvocato Alberto Mignone), 86 anni, di Ceppaloni, si è avvalso della facoltà di restarsene in silenzio-, l'altro – Francesco Varricchio (avvocati Alessandro Della Ratta e Mario Varricchio), 73 anni, di San Leucio del Sannio- ha invece risposto al gip Gelsomina Palmieri.

Scelte diverse per le due persone sottoposte all'obbligo di firma nell'indagine del sostituto procuratore Marcella Pizzillo e della Squadra mobile in materia di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione sfociata qualche giorno fa, come era accaduto ad ottobre per uno stabile di via Boccalini, a Benevento, di proprietà di Russo, nel sequestro di un immobile, a Casale Maccabei, di Varricchio.

Questa mattina gli interrogatori di garanzia: un appuntamento nel corso del quale Varricchio ha sostenuto di aver dato due mini appartamenti in comodato d'uso gratuito ad altrettante cittadine dominicane che si erano impegnate a pagare le bollette della luce; e fornendo la sua interpretazione dei contenuti di alcune intercettazioni telefoniche; in particolare, rispetto ai soldi chiesti al 73enne di Benevento che ad ottobre, al pari di una 46enne dominicana, era finito agli arresti domiciliari nel filone iniziale dell'inchiesta. Quella cifra – questa la sua tesi – altro non era che la restituzione di un prestito ed il rimborso dell'anticipo delle spese per l'energia elettrica.

L'avvocato Della Ratta ha chiesto per il suo assistito la revoca o l'attenuazione della misura, nelle prossime ore la decisione del giudice.