Forza Italia serra i ranghi e schiera Berlusconi

Iniziata la "fase di ascolto" con il territorio. De Girolamo alla prova di forza

Benevento.  

 

(effe) - Settanta relatori, cinque diverse sezioni di dibattito con contributi richiesti ad esperti, amministratori, società civile: Forza Italia serra i ranghi e “prende appunti” in vista degli Stati generali che l'onorevole Nunzia De Girolamo e la leader azzurra in Campania Mara Carfagna stanno organizzando. L'incontro a palazzo Paolo V è sopratutto un recupero di dialogo con il territorio per troppo tempo affidato a iniziative dei singoli, perlopiù prive di una visione comune, di partito, appunto.

Per la De Girolamo, che si appresta a guidare la campagna elettorale nelle zone interne, è una prova di forza e di mobilitazione. Lei ha da comprendere fin dove e con quali numeri si dovrà presentare alle trattative per la composizione delle liste nei collegi plurinominali e l'elenco dei candidati di punta da schierare nei collegi uninominali, quelli dove un solo voto in più determina la vittoria.

La logica che dovrebbe prevalere, ovunque, è quella della coalizione, ma Forza Italia in Campania deve dimostrare di essere ancora viva e vegeta. L'alleanza a Benevento con Mastella ed il suo rinato Udeur sarà capace di sostituire i numeri sui quali poteva contare Forza Italia prima dello scandalo che ha travolto la potente colonna casertana dei cosentiniani? Il leaderismo berlusconiano, come in passato, sarà sufficiente a risolvere ogni questione utilizzando l'appeal e l'effetto trascinamento, il tocco magico che ha poprtato alla rovina l'incredibile armada dem?

Per adesso, la De Girolamo ascolta e sollecita, interviene e stimola al dibattito. E' molto, molto presente. Quasi agitata. Dall'altra parte, quella del partito democratico, il meccanismo non si è ancora messo in moto. E' più complessa la macchina a sinistra, molto più elaborata. Anche lì, bisognerà verificare quanto efficace.

Il leader maximo, Silvio Berlusconi, si è concesso alla folla attraverso lo strumento che gli è sempre stato più congeniale: il videomessaggio. Perfetto, nazionalpopolare al punto giusto, con le sollecitazioni al carattere dei sanniti, alla loro forza, all'orgoglio che si è mostrato nei suoi caratteri di indomabile volontà in occasione della tragedia dell'alluvione. Berlusconi ha lisciato e bussato. Pensate, nonostante fosse registrato, il messaggio aveva già calcolate le pause per gli applausi da ricevere: sette secondi ogni volta. Primo dato: Mastella non c'era. Il leader dell'Udeur è fortemente impegnato a ricreare la sua di forza politica.

Tra i contributi da segnalare quello della Confindustria di Liverini, che ha rivolto un appello all'unità territoriale, carta da giocarsi per risollevare il Sannio dalle sue difficoltà economico-finanziarie. Il lavoro è la chiave di volta di ogni visione politica. Ma da questo punto di vista i partiti in campagna elettorale sono più portati a fare “ammuina” piuttosto che a creare progetti veri e concreti, come quelli che portano la Nestlé a investire massicciamente sul territorio. Quella è un'altra storia.