"Da Napoli est all’edilizia sociale, a rischio i fondi Ue"

L'appello di Domenico Palmieri, presidente della commissione trasparenza

Comune, Palmieri: “Da Napoli est all’edilizia sociale, a rischio i fondi Ue”

Napoli.  

 

"Nelle due ultime settimane la giunta comunale ha approvato una raffica di provvedimenti con i poteri consiliari, e quindi da sottoporre al Consiglio Comunale per la ratifica ‘a scatola chiusa’, dai quali emerge con evidenza un drammatico ritardo nell'impiego dei finanziamenti europei da parte del Comune”.

Lo scrive in una nota il consigliere del Comune di Napoli, Domenico Palmieri, presidente della commissione Trasparenza.

“Gli esempi – continua Palmieri - sono numerosi e preoccupanti. Penso al milione e oltre di euro destinati alla raccolta differenziata, perduti dal Comune sulla programmazione 2007-13 e recuperati sul settennio successivo 2014-20 solo grazie all’intervento della Regione. E ancora, ai ritardi sconcertanti sul Pon Metro che riguardano l’istituzione dell’Agenzia sociale per la casa gli interventi per l’emergenza abitativa, progetti in molti casi piuttosto fumosi del valore complessivo di 40 milioni ancora in gran parte fermi al palo. Per l'edilizia sociale addirittura, il ritardo nell’attuazione degli interventi ha obbligato la giunta a utilizzare i fondi Pon per progetti in corso di realizzazione già dotati di autonoma copertura finanziaria, come il Villaggio Evangelico di Ponticelli”.

“Ma l’elenco è ancora lungo: rischiamo di perdere ancora una volta quasi tutti i finanziamenti europei per Napoli Est: dalla riqualificazione di via Brecce a Sant'Erasmo alla riqualificazione della caserma dei Vigili del fuoco, intervento quest’ultimo da quasi 5 milioni, fino al cantiere infinito di via Marina, su cui si continuano a registrare ritardi nell'esecuzione dello opere, con il rischio sempre più concreto di perdere i fondi europei per la seconda volta.

Stesso discorso, infine, per il Parco della Marinella, per il quale apprendiamo di essere ancora fermi alla fase di acquisizione delle aree. Capitolo a parte merita invece la vicenda dell'attuazione del Rei - Reddito di Inclusione nel Comune di Napoli, misura anch'essa completamente finanziata dal governo, che sconta un ritardo fortissimo non essendo ancora state effettuate tutte le assunzioni del personale a tempo determinato programmate ormai un anno fa.

Insomma, la giunta arancione, sebbene non perda mai occasione di battere cassa piangendo miseria presso il Governo e la Regione, nel momento in cui vengono destinati alla città ingenti finanziamenti - tra Patto per Napoli, Pon e altri fondi si arriva alla ragguardevole somma di un miliardo di euro - si verificano puntualmente incapacità di progettazione e di spesa che producono danni enormi in termini di opportunità di sviluppo, occupazione, benessere dei napoletani”.

Redazione