Fico striglia De Luca e Dema: "Basta liti, danneggiano Napoli"

Monito del presidente della Camera che partecipa a un'assemblea pubblica nel quartiere Vasto

Napoli.  

di Pierluigi Melillo

Ci pensa il presidente della Camera Roberto Fico a dare l'esempio su come dovrebbero comportarsi le istituzioni a Napoli. Partecipa all'assemblea pubblica all'ex Lanificio tra Porta Capuana e il quartiere Vasto dove la camorra mette le armi anche in mano a dei ragazzini e dove si registra un'emergenza sicurezza anche per la forte presenza di immigrati.

Il monito del presidente. Ma Fico rivolge il suo monito al governatore della Campania e al sindaco di Napoli: “Se De Luca e De Magistris non dialogano fanno solo il male della città”, dice il presidente della Camera, che chiarisce di essere in campo per unire e non per dividere. "Il Vasto è un quartiere che potrebbe rappresentare una nuova metodologia di lavoro, anche con l'amministrazione comunale e la Regione, facendo assemblee pubbliche e partendo dal basso. Sono qui non per dividere ma per unire il filo di un discorso e di un ragionamento importante anche rispetto all'integrazione dei richiedenti asilo in questo quartiere. E anche altrove". E l'esempio, dunque, può arrivare anche da un quartiere difficile di Napoli.

L'esempio del Vasto. "Nel Vasto - avverte Fico - ci sono tante associazioni e realtà che lavorano bene. Un quartiere che soffre molto va aiutato e bisogna ascoltare le istanze dei commercianti e di tutti i cittadini e le persone che lo abitano e vogliono produrre un miglioramento".

Gli interessi dei clan. “Tanti ragazzi – aggiunge Fico - sono armati dai clan che gestiscono i grandi interessi, dai Licciardi, dai Contini, dai Mazzarella che fanno business in tutto il mondo e che lasciano in appalto le piazze di spaccio ai ragazzi come fosse un franchising”. Per due ore affiancato dall'assessore comunale Alessandra Clemente il presidente Fico partecipa al confronto aperto con i cittadini.

La rivoluzione dei cittadini. Da napoletano doc, il presidente Fico dimostra di avere a cuore le sorti della sua città. E spiega: “E' questa la vera rivoluzione, i cittadini che si mettono insieme e diventano protagonisti del cambiamento”.