De Luca: pronti a un Vietnam contro la secessione

Autonomia Differenziata, la battaglia della Regione Campania mette d'accordo le forze sociali

Napoli.  

Con l’incontro “Regionalismo differenziato! Autonomia o secessione?Svimez e Anci mettono al centro un argomento che troppo spesso viene invece marginalizzato dal dibatto politico. L’autonomia differenziata è infatti una trasformazione alla quale il nostro Paese si sta piegando e che rischia di modificare i fragili equilibri sociali ed economici tra tra il nord e sud. 
Il dibattito, moderato da Lucio D’Ubaldo direttore del centro documentazione dell’Anci ha goduto degli interventi del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, del Presidente Ciriaco De Mita, dei rappresentati regionali delle forze sindacali, Cgil, CISL e UIL, del Presidente Regionale di Confindustria Vito Grasso, del Preside della Facoltà di Giurisprudenza della Federico II Sandro Staiano e del Presidente dello Svimez Adriano Giannola 

“La Campania è pronta a mettere in piedi un Vietnam contro ogni tentativo di secessione” non usa mezzi termini il presidente De Luca e dimostra quanto voglia combattere questa battaglia facendo leva sul trasporto emozionale e ideale non solo in difesa della Costituzione ma in difesa dell’idea i nazione stessa. “Siamo arrivati ad un passo dalla divisione dell’Italia da quella che dobbiamo chiamare con il suo nome: Secessione. La Lega che si è camuffata da partito nazionale si  è dimostrata Lega Nord, mentre i 5 Stelle hanno dimostrato tutta la loro inconsistenza nella battaglia fondamentale per l’unità d’Italia e nella difesa legittima degli interessi del Mezzogiorno. Abbiamo reagito come regione alla secessione tentata dal Governo - continua il governatore - C’è un dato politico e istituzionale incancellabile: le regioni che stanno discutendo di autonomia differenziata non sono più 3 ma sono 4. La Campania sta iniziando a discutere dell’ipotesi di autonomia differenziata. Non andremo a discutere con il governo per contrattare qualcosa. Noi andremo a discutere a difendere l’unità di Italia, a riaffermare il principio costituzionale di ricomposizione del paese e del recupero del divario tra nord e sud. Lo faremo a testa alta portando nella discussione il nostro rigore spartano sui conti e la nostra efficienza amministrativa. Noi siamo il sud che lavora e che accetta la sfida dell’efficientamento amministrativo, che paga in 60 giorni le imprese e non possiamo essere confusi con altri che invece dimostrano solo pulcinellismo, incompetenza e approsimazione”.

Il Presidente Ciriaco De Mita ha invece posto l’attenzione sull’impegno che la regione Campania  ha messo in questa battaglia contro un arretramento dell’unità del Paese. “Il rischio della secessione non è recente ma remoto. Il punto vero è far emergere l’incostituzionalità di questa autonomia. Se invece si intraprendesse un negoziato il disastro sarebbe completo. È fondamentale il ruolo delle università insieme ai rappresentanti delle parti sociali in questa battaglia per dimostrare che questa non è la tesi di una parte ma la garanzia di un diritto costituzionale”.

Sandro Staiano, Preside della Facoltà di Giurisprudenza della Federico II, mette in luce il grave attacco alla costituzione e ai suoi principi che viene dall’autonomia differenziata così come è stat intesa dal governo. Evidenziando il ruolo che le università possono e devono svolgere nel fermare questa deriva. 

Adriano Giannola  Presidente dello Svimez, ha invece posto l’accento sul fatto che “con il regionalismo differenziato si cristallizza una situazione di disparità di diritti di cittadinanza tra nord e Sud. Si rendono strutturali le disparità e le diseguaglianze sociali garantendo più risorse a chi ha di più e meno a chi ha meno”. 

L’autonomia vista come quella del regionalismo differenziato è secessione” afferma Nicola Ricci, segretario della CGIL Campania. “si inaspriscono le diseguaglianze sociali e le ingiustizie. Il sindacato non deve dare l’impressione di essere un soggetto capace solo di dire no. Abbiamo proposte alternative che vanno ascoltate”. 

I problemi non nascono certo oggi ma ci portiamo dietro il fatto che troppo frettolosamente questo Paese ha scelto di modificare il Titolo V e oggi c’è una difficoltà nel tenere insieme l’Italia” afferma Giovanni Sgambati, segretario della UIL Campania. "Per questo vanno riscoperte le ragioni della condivisione e dell’unità. È necessario ricomporre la visione e il valore della Repubblica per poter ridare un vera unità all’Italia"

Doriana Bonavita, segretaria della CISL Campania dice che “la cittadinanza è dignità e noi meridionali non abbiamo rappresentato bene quale sia il nostro reale valore. Dobbiamo recuperare il tempo perso. La differenziazione dei diritti ci conduce ad una differenziazione della democrazia e la crisi della rappresentanza e dei corpi intermedi ha messo a rischio la tenuta stessa del nostro regime democratico perché si dividono i cittadini per censo e i territori per i livelli di servizio”.

Anche Vito Grasso Presidente Confindustria Campania pone l’accento sulle qualità della produzione campana “Siamo un territorio che compete con ai massimi livelli globali in molti settori pubblici e privati. L’autonomia - continua il presidente degli industriali campani - non può essere criminalizzata e per questo abbiamo fatto una proposta alternativa di autonomia differenziata che parta da una riforma della macchina amministrativa che deve fondarsi sul merito attraverso un tavolo dell’autonomie con tutte le forze sociali, culturali ed economiche di ogni territorio”.