Vela verde, il messaggio di Scampia: "Matteo non sei gradito"

Comitati in rivolta dopo l'annuncio del vice premier leghista

"L'abbattimento della Vela non è uno spettacolo per fare like ma il risultato della lotta" scrivono gli occupanti delle Vele " se ne faccia una ragione, non ci provi nemmeno"

Napoli.  

"L'abbattimento della Vela non è uno spettacolo per fare like ma il risultato della lotta. Matteo, lo diciamo chiaramente, lei non è ospite gradito".

Il messaggio è chiaro. I comitati e gli abitanti delle Vele di Scampia lo hanno scritto a chiare lettere sulla loro pagina facebook. Al Ministro dell'Interno Matto Salvini che venerdi da Napoli ha annunciato di voler esser presente ll'abbattimento della prima Vela, ad aprile, i comitati rispondono così:

“Apprendiamo dalla stampa che il Ministro degli interni Matteo Salvini vorrebbe "venire ad assistere" all'abbattimento della Vela Verde previsto per le prossime settimane. Ci dispiace se le nostre parole rovineranno il desiderio di Salvini di godersi in prima fila uno spettacolo, ma di fronte a chi crede che la vita e la dignità della nostra gente possa diventare un teatrino dobbiamo prendere parola.

Caro Ministro, Lo diciamo chiaramente: lei non è un ospite gradito. L’abbattimento della vela non sarà uno spettacolo su cui fare like su Facebook.
La vela sarà abbattuta grazie al lavoro e al sacrificio di un comitato fatto di donne e uomini che da anni vivono in quei carceri speciali come occupanti. Quegli occupanti su cui ogni giorno dichiara di voler passare con le ruspe. 
La vela si abbatte perché insieme ad essa devono essere demoliti gli stereotipi negativi sul nostro quartiere e sulla nostra città, stereotipi su cui lei ha fatta la sua fortuna elettorale.
La vela si abbatte grazie alla determinazione di una comunità inclusiva, solidale e senza barriere, da sempre ostile a chi come lei alimenta la guerra tra poveri e l'odio per gli ultimi. Noi siamo quegli ultimi. Quegli ultimi che la Lega Nord ha chiamato criminali, lazzari, fannulloni, perditempo, terroni. Quegli ultimi che i governi di cui ha fatto parte hanno calpestato senza pudore. Quegli ultimi che il suo piano di autonomia del Nord vuole affamare sempre di più, comprimendone i diritti, precarizzandone il futuro. Quegli ultimi che hanno dovuto scegliere tra rimanere in un territorio martoriato e abbandonato o emigrare in regioni settentrionali dove - per colpa del suo partito - hanno subito marginalizzazione e razzismo. Se non le è mai importato di noi quando eravamo in difficoltà, non le consentiremo di mescolarsi a noi durante un momento di gioia e di riscatto.
Per tutte queste ragioni l’abbattimento della vela non sarà mai una tappa della sua propaganda da quattro soldi. 
Se ne faccia una ragione. Non ci provi nemmeno”.

Il gruppo Dema dell'ottava municipalità ribadisce che il ministro Salvini non sarà il benvenuto.

“Le vele di Scampia rappresentano per la città un esempio encomiabile di sacrificio, di lotta, di tenacia, di rigetto dell’odio nei confronti del più debole, di accoglienza e di rispetto di tutti e tutte. Lei invece, con la sua pericolosa e piccola visione del mondo, rappresenta l’esatto contrario dei valori che per anni si sono coltivati e si sono amplificati, anche nelle mille difficoltà di una quotidianità fatta di poche certezze e troppi momenti difficili. Quel momento sarà delle persone che ci hanno vissuto, di quelle che dovranno ancora viverci, di chi ha creduto ed ha perseverato nella lotta, non potrà mai essere il momento della sua ennesima passerella, del selfie che immortala quel momento, o del video da postare su facebook, l’immagine della vela è troppo grande per lei che continua a guardare il mondo dal buco della serratura” si legge in una nota.

E sul punto interviene anche Apostolos Paipais, presidente della municipalità: “Vogliono fare

le passerelle su un avvenimento storico, dimenticando chi nelle Vele è stato costretto a vivere in condizioni di grande sofferenza. Dimenticano anche però che i precedenti governi Renzi- Gentiloni hanno sbloccato tutto. Loro hanno siglato il “Patto per Napoli” per la riqualificazione dell’area Nord - ricorda Paipais che avanza una forte critica nei confronti del Comune di Napoli per non aver coinvolto la municipalità nel processo.