I beni confiscati alla camorra diventano "città dei ragazzi"

Gli immobili destinati ad una scuola di arti e mestieri e ad ospitare il Piano di zona

Angri.  

L’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati alla criminalità organizzata ha verbalizzato e consegnato al patrimonio comunale di Angri altri immobili confiscati. Si tratta di beni immobiliari situati in via Canneto, che saranno utilizzati per la realizzazione della “città dei ragazzi”, una scuola di arti e mestieri, mentre il secondo immobile ospiterà la sede del Piano di zona, il centro antiviolenza e il centro per la famiglia. Finalità sociali importanti per strutture che si aggiungono agli altri beni già assegnati nel corso dello scorso anno, al cui interno saranno attivati una casa famiglia per minori e il oolo di Protezione civile comunale. 

Sooddisfatto il sindaco Cosimo Ferraioli: "Da circa un anno stiamo lavorando intensamente per riutilizzare al più presto i beni confiscati, che l’Agenzia ha trasferito al nostro patrimonio comunale. Un lavoro mirato che punta a realizzare attività sociali che creano risparmio per le casse dell’ente e servizi per i cittadini. Un patrimonio confiscato ai clan che viene restituito alla comunità, come occasione di rafforzamento del concetto di famiglia, aprendo ai minori, alle donne, alla formazione, ai servizi sociali in genere dedicati alla città", le sue parole.

Sulla stessa lunghezza d'onda anche l'assessore al patrimonio Caterina Barba: "Stiamo lavorando per restituire alla comunità l’utilizzo dei beni confiscati. Strutture immobiliari che ospiteranno attività di grossa valenza sociale. In corso Vittorio Emanuele la casa famiglia per Minori sarà aperta a breve, il polo di Protezione civile sarà attivato in via Stabia, così come importanti saranno le attività che verranno svolte negli immobili di via Canneto. Una politica attiva ed attenta per essere dalla parte della gente, per sostenerla anche attraverso l’utilizzo per finalità sociali, dei beni sequestrati alla criminalità", conclude l'esponente della giunta salernitana.

Redazione Salerno