martedì, Maggio 14, 2024

Ponti nella giungla per aiutare le specie minacciate

In una riserva naturale cinese sono stati installati dei ponti in cordame che collegano tra di loro gli alberi della foresta. Il fine è quello di permettere ai gibboni l’attraversamento di vaste aree forestali distrutte da un tifone nel luglio del 2014.

Questo ha permesso ai gibboni di Hainan (Nomascus hainanus ) di non rimanere isolati in piccole porzioni di foresta. Il rischio sarebbe stato quello di frammentare una popolazione che già di suo è in una situazione critica.

Infatti stiamo parlando del primate più minacciato al mondo con soltanto 30 esemplari in natura.

Anche se il danno alla foresta è avvenuto per cause naturali la mano dell’uomo è stata necessaria per aiutare una specie altamente a rischio come questa.

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Soluzioni economiche ma efficaci

Questi ponti costituiscono la versione aerea dei sottopassaggi o dei cavalcavia costruiti presso le strade artificiali. Tali costruzioni hanno lo scopo di dar modo agli animali selvatici di passare da una parte all’altra senza essere investiti dai mezzi.

La struttura, costata 5000 dollari è molto semplice: si tratta di due corde parallele tra loro che connettono due o più alberi distanti.

Sebbene gli animali abbiano impiegato circa 5 mesi per capire che potevano andare dall’altra parte usando il ponte il progetto ha avuto successo e adesso le scimmie usano il passaggio regolarmente.

Questa storia parla chiaro. Non sempre è necessario spendere una fortuna per aiutare specie minacciate nei programmi di conservazione.

Un caso isolato quello dei ponti arborei?

Ma i ponti arborei non sono del tutto una novità. Sebbene spesso costruiti dai locali o da singoli individui, senza analisi scientifiche sulla loro efficacia, tali costruzioni sono state costruite anche in Perù, Regno Unito, India, Kenya, Brasile, Australia e altri paesi per aiutare diverse specie animali che si spostano tra gli alberi.

L’esperimento in Brasile

Nel 2021 è prevista la costruzione di un altro ponte in corda, anche se strutturati in maniera diversa, con lo scopo di aiutare altre due scimmie altamente minacciate:

Il tamarino calvo (Saguinus bicolor) e l’atele dalla faccia rossa (Ateles paniscus).

La foresta amazzonica brasiliana in cui vivono è divisa da chilometri di autostrada. Queste scimmie, regolarmente uccise dalle auto mentre tentano di attraversare l’autostrada, potrebbero trovare un valido aiuto nell’uso di questi ponti.

Se dovesse funzionare tali soluzioni potrebbero essere applicate anche in altri progetti di conservazione.

Dario Geloso
Dario Geloso
Classe 1994. Originario della Sicilia vivo a Brescia dove lavoro in qualità di commesso per un negozio di articoli sportivi. Nel tempo libero studio da semplice appassionato la natura e i suoi sistemi di conservazione, amo le gite nel verde e scrivo articoli di carattere scientifico.

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