Piacenza città di pace, Bergonzi (Pd): “Avanti con gemellaggio con Sarajevo”

La nomina di Piacenza quale “Città mondiale di costruzione di pace”, da parte del Segretariato Permanente e dei Nobel per la Pace, è un riconoscimento importante e prestigioso.

Lo afferma in una nota Marco Bergonzi, esponente del Partito Democratico di Piacenza.

Ritengo si debba un grande ringraziamento al Vicepresidente del Segretariato Marzio Dallagiovanna non solo per questo, ma anche e soprattutto il lavoro svolto in questi anni, che ha portato un anno fa al trasferimento della sede del Segretariato Permanente da Roma a Piacenza, ed oggi a questo riconoscimento; senza il Suo impegno nulla di tutto ciò sarebbe accaduto.

Tutti i Premi Nobel per la Pace conosceranno il nome di Piacenza, essendo chiamati a ratificare la nomina; la nostra Città esce così dall’abituale dimensione provinciale, per proiettarsi a livello internazionale addirittura quale “Capitale mondiale dei Costruttori di Pace“, un titolo che valorizza il nostro territorio e che rappresenta al tempo stesso una grande responsabilità: l’impegno ad essere all’altezza.

Un titolo che deve essere riempito di contenuti e di attività che dimostrino che quella di Piacenza è stata una scelta felice ed adeguata.

Bene quindi a tutte le iniziative ed attività da mettere in campo in questa direzione, tra le quali ritengo rientri a pieno titolo il gemellaggio con la Città di Sarajevo, ieri luogo simbolo della tragedia della guerra ed oggi luogo di incontro di culture e di pace convivenza e tolleranza.

Il Sindaco di Sarajevo ci ha già espresso il Suo interesse ed il Suo favore a tale progetto e possiamo contare sul prezioso aiuto dell’Ambasciatore Italiano con cui mi sono visto per la terza volta negli ultimi mesi recandomi là e che hanno recentemente incontrato anche studenti ed insegnanti delle scuole piacentine partecipanti al “Viaggio della Memoria“.

Piacenza è sempre più conosciuta a Sarajevo, i legami si stanno sviluppando e rafforzando; oggi, che siamo anche “Città mondiale di costruzione di pace”, un gemellaggio come questo assume un significato ancora più intenso ed ancora più attuale, dal momento che un gemellaggio di valori condivisi è di fatto già in essere oggi.

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