A Gragnano il libro sul Alberto Baldini, “sindaco rosso”

Dov’è il sindaco? Se lo chiedevano in tanti a Gragnano tra il maggio e il giugno del 1921. Alberto Baldini, già capo della Lega dei contadini, era stato eletto primo cittadino a soli 22 anni il 12 settembre 1920.

Dall’aprile successivo gli squadristi del fascismo nascente si sarebbero messi sulle sue tracce, impegnati in violenze e sopraffazioni contro le 25 amministrazioni socialiste piacentine figlie del Biennio Rosso, la stagione di grandi scioperi e mobilitazione dei lavoratori del 1919-1920.

In pochi mesi quelle giunte capitolano sotto i colpi della violenza fascista. Baldini sceglie la via dell’esilio e si rifugia in Francia.

Proprio la ricostruzione della sua vicenda umana e personale, nel contesto storico e sociale che corre dalla prima guerra mondiale all’avvento della dittatura, è al centro del volume «Dov’è il sindaco? Alberto Baldini e Gragnano nel Biennio Rosso (1919-1921)», scritto da Filippo Zangrandi, collaboratore di Libertà, con il coordinamento editoriale di Giovanni Perotti.

Pubblicato dalla casa editrice piacentina «Le Piccole Pagine», sarà presentato sabato 13 aprile alle ore 10 presso la Sala consigliare del Comune di Gragnano dove, quasi un secolo fa, lo stesso Baldini presiedeva le sedute dell’assemblea locale.

Ad impreziosire l’opera, la testimonianza diretta e i ricordi di Santina Lecardi, oggi ultranovantenne, nipote di Baldini.

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