“Il sistema sanitario di Israele riferimento per una rete globale di assistenza”

Ad aprire la giornata di conferenze all’Auditorium Sant’Ilario di Piacenza degli Stati Generali della Ricerca Enrico Mairov, presidente dell’associazione Lombardia-Israele.

Mairov ha spiegato come funziona il sistema sanitario in Israele e delle prospettive di assumere quel modello come riferimento per una rete di assistenza medica globale.

Nato in Bulgaria, emigrato in Israele e laureato in medicina in Italia, Enrico Mairov è l’esempio di come chi un tempo voleva occuparsi di medicina doveva spostarsi nel quadrilatero formato da Londra, Berlino, Parigi e Roma.

Nel corso del ‘900 sono stati numerosi i passi avanti verso un sistema di scambio di conoscenza globale, a garanzia della comunicazione interculturale, e in particolare del settore scientifico, per unire le menti dei ricercatori da ogni parte del pianeta grazie al supporto delle tecnologie.

Mairov, durante la conferenza ha fatto riflettere sull’importanza delle tecnologie per favorire la comunicazione culturale, proponendo l’immagine di Mosè con in mano due tablet anziché le tavole della legge: tutta l’umanità grazie a quei dispositivi avrebbe potuto conoscere in tempo reale le leggi.

“Prima della globalizzazione della cultura – ha sostenuto – raggiunta per mezzo delle tecnologie, fuori dal quadrilatero Londra, Berlino, Parigi e Roma non esisteva nulla che potesse essere d’aiuto per chi volesse intraprendere la strada della ricerca scientifica”.

“In Israele, dopo la guerra di Kippur, – ha ricordato – si è riflettuto su come poter costruire un sistema socio sanitario, un’operazione estremamente complessa che ha coinvolto anche il sistema politico, una complessità che si può gestire soltanto attraverso il dialogo tra tutte le parti coinvolte”.

“In Israele ospedale, territorio e le strutture intermedie assieme, hanno trovato negli ultimi 20 anni le risorse intellettuali e tecnologiche per curare i pazienti direttamente nella loro casa”.

“È stato elaborato un sistema innovativo per le emergenze – ha raccontato -, riconosciuto come il più efficace al mondo, che poggia su una struttura ospedaliera costruita per rispondere alle maxi-emergenze, organizzata per la gestione del trauma e per le emergenze convenzionali e non convenzionali a livello nazionale e internazionale”.

Mairov è entrato nei dettagli illustrando il funzionamento del sistema sanitario in Israele: “È prevista la dislocazione sul territorio per ogni milione di abitanti un trauma center, previste 4 aziende sanitarie nazionali senza limiti territoriali, il cittadino israeliano ha inoltre il diritto di cambiare due volte l’anno l’iscrizione all’azienda sulla base della sua soddisfazione con l’azienda sanitaria – aggiunge – in Israele non esiste una limitazione nel numero dei pazienti per i medici di fiducia”.

“Molto sviluppato anche il sistema intermedio – ha proseguito – per adempiere alle emergenze pre-ospedaliere e i servizi domiciliari. Grazie a questo, sono solo le vere e proprie emergenze a giungere in ospedale, gli altri pazienti vengono assistiti attraverso i servizi domiciliari. Esiste anche un sistema di call center gestito da volontari disposti all’ascolto del paziente che si trova impossibilitato a muoversi. Il sistema ha permesso di abbattere del 30 % gli ingressi in ospedale”.

Oggi Israele sta lavorando per accrescere la collaborazione con l’Italia, questo collegamento, costituisce un’idea possibile anche per i paesi del mediterraneo e del medioriente.

“Alla base del progetto – specificato Mairov – è prevista la costruzione di una rete integrata, fatta di strutture operative che comprendono medici, infermieri e altro personale sociosanitario, impegnato a coprire tutto il territorio, garantendo un etico sistema a disposizione di tutti”.

“Il progetto si chiama Hilling Planet – aggiunge Mairov – e per la prima volta invita 300 paesi alla realizzazione di un sistema sanitario globale, costruendo un grande cervello e lavorando tutti insieme per creare un sistema in tempo reale. Per abbattere le frontiere e i sentimenti primordiali, con Hilling planet ci candidiamo come portavoce di questo nuovo sistema, in grado di monitorare il paziente anche da casa”.

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