Moschea a Sesto. Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega uniti si preparano al referendum

SESTO FIORENTINO – Uniti contro la costruzione della moschea e per chiedere il referendum: così Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega che questa mattina hanno presentato le proprie motivazioni. “La costruzione moschea è un problema di carattere politico e non religioso – ha sottolineato Maria Tauriello consigliere comunale di Sesto Fiorentino – della realizzazione di […]

SESTO FIORENTINO – Uniti contro la costruzione della moschea e per chiedere il referendum: così Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega che questa mattina hanno presentato le proprie motivazioni.
“La costruzione moschea è un problema di carattere politico e non religioso – ha sottolineato Maria Tauriello consigliere comunale di Sesto Fiorentino – della realizzazione di questa opera impattante nessuno è stato informato se non all’ultimo momento quando si è saputo del progetto dalla stampa. Anche in consiglio comunale discuteremo il 20 febbraio quando noi presenteremo una mozione per chiedere al sindaco un’assemblea al sindaco alla presenza dei quattro attori che hanno firmato il protocollo d’intesa. Chiediamo un referendum, i cittadini devono sapere e decidere”. Metodo, quello di rendere nota la notizia con la sigla del protocollo d’intesa che non è piaciuta a Fratelli d’Italia. “Il problema è anche il metodo di tenere segreta tutta la parte preliminare – afferma il coordinatore provinciale Claudio Gemelli – A Sesto la creazione di un centro islamico e di una moschea non era previsto nel programma sindaco, ecco per questo la nostra proposta del referendum, perché siamo i cittadini a dire la loro. Inotlre vogliamo sapere da chi viene finanziata la moschea e vogliamo la garanzia di sicurezza con sermoni in lingua italiana. Dobbiamo fare i conti con il radicalismo islamico. Sesto rischierebbe di assomigliare ad un sul del Medioriente più che a una città toscana”.

Per Tauriello un problema da non sottovalutare è l’area, via Pasolini, dove sarà costruita la moschea. “E’ un’area scollegata – dice Tauriello – e la costruzione di quello che non è solo un luogo di culto, fa si che si costruisca un ulteriore ghetto”. Anche Fratelli d’Italia sottolinea il problema legato alla scelta dell’area.
“E’ un problema di sicurezza – dice Romeo Rosano coordinatore comunale di FdI – in quella zona il venerdì assisteremo ad una grossa affluenza di persone e Sesto non può diventare il posto dove si accoglie tutto quello che gli altri comuni non voglinono. Vorremmo capire perché il Comune abbia fatto una scelta del genere. Abbiamo molti problemi non si risolvono ma ci preoccupiamo di fare una moschea”. La sicurezza, afferma FdI, è data anche dalla possibilità di “capire quanto viene detto all’interno della moschea”.

“Chiediamo si parli in italiano e si capisca quanto viene detto per controllare e prevenire – aggiunge Rosano – e la decisione di costruire una moschea deve essere presa con i cittadini”.

“La moschea non è la priorità – aggiunge Leonardo Battistini della Lega – chiediamo quindi ai sestesi se è giusto o meno costruirla. La moschea non è una priorità neppure per i musulmani che vivono qui”.

Per arrivare al referendum occorrono 2500 firme e una volta raccolte dovranno essere proposte al consiglio comunale che dovrà approvarle con i due terzi dei consensi. “Non sarà facile raccogliere 2500 firme ma ci proveremo” dice Battistini. Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia si stanno organizzando con un gruppo di professionisti per preparare il quesito referndario. “Credo una volta raccolte le firme il Consiglio non potrà ignorarle” afferma Marco Allegrozzi coordinatore comunale di Forza Italia.

Nella richiesta del referndum sono tutti uniti. “Siamo uniti in questa battaglia – afferma il coordinatore provinciale di Forza Italia Paolo Gandola – non faremo comitati di qualsiasi genere e sarà una battaglia politica: quello che vogliamo conoscere è la posizione dei cittadini sulla questione in riferimento ad un progetto che è preoccupante sotto tanti aspetti tra cui quello urbanistico”.
Il primo incontro per avviare questo percorso inizierà il 12 febbraio quando verrà presentato il libro di Magdi Allam “Maometto e il suo Allah”.