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Cronaca San Severino Marche

Il sindaco Piermattei alla cerimonia per la cittadinanza onoraria di Ancona al cardinale Edoardo Menichelli

Il sindaco Piermattei alla cerimonia per la cittadinanza onoraria di Ancona al cardinale Edoardo Menichelli

Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha preso parte alla cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria del Comune di Ancona al cardinale Edoardo Menichelli. Nato nella frazione di Serripola il 14 ottobre 1929, monsignor Menichelli è stato prima arcivescovo dell’Arcidiocesi di Chieti e Vasto e poi, fino allo scorso anno, dell’Arcidiocesi di Ancona e Osimo. Il 14 febbraio 2015 è stato nominato cardinale da Papa Francesco che, più di recente, lo ha anche nominato membro del Supremo tribunale della Segnatura, un dicastero della Curia Romana e supremo tribunale della Santa Sede..
“La città di San Severino Marche è legatissima al cardinale Menichelli ed è per questo che ho apprezzato molto l’invito a prendere parte alla suggestiva cerimonia tenutasi a palazzo degli Anziani rimanendo particolarmente colpita dalle parole di don Edoardo. Ho cercato di trasmettere l’abbraccio di tutti i settempedani anche in questa occasione così sentita e toccante. Nei mesi scorsi è tornato a vivere nella nostra Serripola anche se gli impegni che ha mantenuto lo portano spesso in Vaticano”.
Nel suo intervento davanti ai due sindaci il porporato ha parlato di Ancona come di una città “con tanti segni di solidarietà” e ha ringraziato tutti “per avermi fatto entrare in modo stabile nella sua storia”.
Alla consegna della cittadinanza era presente anche l’arcivescovo di Ancona  e Osimo, monsignor Angelo Spina, insieme a tantissime altre autorità e semplici cittadini. Sul maxi schermo della sala consiliare i tredici anni che hanno segnato il “passaggio” anconetano di Menichelli: la visita di Papa Benedetto XVI per il Congresso Eucaristico, fra tutti, ma anche la messa alla Fincantieri, il pranzo con gli operai e i poveri.
“Ancona è una città con tanti segni di solidarietà e tante associazioni” – è tornato su un argomento a lui cari monsignor Menichelli che ha voluto anche ricordare la sua partecipazione alla camera ardente del comandante Ferro, Emilio Ferretti, un partigiano simbolo della città di Ancona.
Originario della frazione di Serripola di San Severino Marche, monsignor Menichelli si è formato nell’allora seminario settempedano per poi compiere gli studi filosofici e teologici nel pontificio seminario regionale “Pio XI” di Fano. A Roma, presso la Pontificia Università Lateranense, ha conseguito la licenza in teologia pastorale. È stato ordinato sacerdote il 3 luglio 1965. Dopo l'ordinazione, fino al 1968, ha prestato la sua opera come vice parroco della parrocchia di S. Giuseppe sempre a San Severino Marche e, contemporaneamente, ha avuto anche l'incarico di insegnante di religione.


Dal 1968, e fino al 1991, ha lavorato come officiale presso il supremo tribunale della Segnatura Apostolica. In seguito, dal 1992 al 1994 è stato chiamato a collaborare presso la Congregazione per le Chiese Orientali come addetto di segreteria. Ha ricoperto anche l'incarico di segretario particolare dell'allora Prefetto della Congregazione, il cardinale Achille Silvestrini.
Dal 1970 al 1994 ha prestato la sua opera nella pastorale come cooperatore presso la parrocchia romana dei SS. Cuori di Gesù e Maria, seguendo soprattutto la pastorale familiare. E’ stato assistente spirituale nella clinica Villa Mafalda per più di venti anni. E’ stato anche collaboratore del Consultorio familiare della facoltà di Medicina al Policlinico Gemelli dove, per alcuni anni, ha insegnato etica professionale nella scuola per infermieri professionali. Ha preso parte attiva al Sinodo della Diocesi di Roma. Nella Cei, la Conferenza Episcopale Italiana, ha ricoperto gli incarichi di vice presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana e di membro della commissione episcopale per l'educazione cattolica, la scuola e l'università. È stato assistente ecclesiastico nazionale dell’Amci, l’associazione che riunisci i medici cattolici italiani.
Il 24 settembre dello scorso anno ha salutato l’Arcidiocesi di Ancona – Osimo dopo tredici anni di ministero.

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