Biancospino (Crataegus monogyna, C. oxyacantha): grazie a Paola Sicher per questo ennesimo prezioso contributo.
Indice – Biancospino
- Famiglia
- Descrizione botanica
- Habitat
- Droga
- Proprietà
- Avvertenze
- Curiosità
Famiglia
Il biancospino fa parte della seguente famiglia: Rosacee.
Descrizione botanica
Il biancospino è una pianta arbustiva e cespugliosa, molto ramificata, che talvolta si presenta come piccolo albero alto fino a quattro o cinque metri. Ha corteccia giallastra che scurisce col tempo. Caratteristica la fitta presenza di numerose spine. Le foglie di color verde scuro sono lucide e glabre, alterne e caduche, più chiare nella pagina inferiore.
I piccoli e profumati fiori, raggruppati in infiorescenze, compaiono da aprile a maggio, e presentano i tipici cinque petali bianco-rosato di molte Rosaceae.
I frutti sono piccole drupe rosse, con polpa rosata e farinosa, intorno a un nocciolo tondo.
Habitat
In Italia vegeta facilmente dal piano alla bassa montagna, soprattutto nelle boscaglie e nelle siepi, preferibilmente al sole e su terreni calcarei.
Droga
I fiori ancora in bocciolo contengono la maggior parte dei principi attivi, le foglie raccolte dopo la fioritura, i frutti ben maturi.
Quali sono le proprietà del biancospino?
Viene chiamata la “valeriana del cuore”, in quanto è un ottimo tonico stimolante cardiaco, dilata le arterie coronariche migliorando l’afflusso del sangue, elimina le aritmie.
Vanta anche proprietà:
- diuretiche,
- ipotensive,
- astringenti,
- antidiarroiche.
In cosmetica è utilizzato per la sua azione astringente e normalizzante sulle pelli grasse. In cucina trovano impiego i frutti per bevande fermentate e per produrre una delicata marmellata lievemente astringente.
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Avvertenze
Non somministrare il biancospino in associazione a farmaci per la pressione, vasodilatatori o con attività cardiotonica.
Curiosità
Per il Cristianesimo la pianta è simbolo di morte e di sorte avversa; presumibilmente la corona di spine di Cristo era di Biancospino. L’associazione Biancospino/morte, fu rafforzata dallo sgradevole odore dei fiori di alcune specie.
Questi alberi vengono impollinati da insetti che si nutrono di carogne e per attirarli i fiori emanano uno sgradevole odore simile a quello della carne putrefatta.
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