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“Via la cittadinanza a Mussolini per darla a Giacomo Matteotti”

Il consiglio comunale sarà presto chiamato a togliere la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini

“Via la cittadinanza a Mussolini per darla a Giacomo Matteotti”

Il consiglio comunale sarà presto chiamato a togliere la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini per consegnarla a Giacomo Matteotti, sia pure post mortem. Dunque, quasi una resa dei conti della storia tra il capo del fascismo che fece uccidere il deputato polesano: le prove di brogli elettorali coraggiosamente denunciate da Matteotti furono l’ultimo ed estremo, quanto inutile, tentativo per fermare la definitiva deriva totalitaria del fascismo. E quasi per uno scherzo della storia, la città di Adria conferì la cittadinanza onoraria a Mussolini il 22 maggio 1924, esattamente otto giorni prima del famoso e ultimo discorso di Matteotti alla Camera. Poi a seguito di quelle denunce, il deputato socialista polesano fu rapito la sera del 10 giugno e ucciso, anche se il corpo venne ritrovato soltanto 16 agosto in un bosco appena fuori Roma.

Pertanto il sindaco Omar Barbierato fa sapere che è “un atto significativo, sostituire nel pantheon degli adriesi il dittatore di Predappio con il martire di Fratta Polesine. Ringrazio il movimento civico Impegno per il bene comune che, nei giorni scorsi, aveva sollevato forti dubbi e preoccupazioni sulla possibilità che Adria avesse concesso la cittadinanza onoraria al capo del fascismo. Purtroppo – prosegue Barbierato - le ricerche effettuate hanno confermato la fondatezza di quelle preoccupazioni, perché quell'onorificenza fu deliberata il 22 maggio del 1924, proprio pochi giorni prima della barbara uccisione di Giacomo Matteotti”.

A questo punto il sindaco ritiene che “molte possano essere le motivazioni a supporto di un provvedimento di revoca da parte dell'intero consiglio comunale, auspico pertanto che tutti i consiglieri comunali collaborino nel contribuire a cancellare questa brutta pagina della storia del nostro consiglio comunale”.

E ancora: “È per me condivisibile anche la proposta di onorare post mortem la figura di Matteotti. Non ci potrebbe essere, infatti, modo migliore per sanare quella ferita: sostituire nel pantheon degli adriesi al dittatore di Predappio il martire di Fratta Polesine, sarebbe un atto profondamente significativo".

La proposta Ibc vuole essere anche un segnale di riposta ai ripetuti tentativi di rigurgiti fascisti che periodicamente si fanno sentire in città, non ultime le scritte apparse all’interno del cimitero di Bottrighe inneggianti a Mussolini. “Ci auguriamo – affermano i civici che questa proposta trovi la condivisione unanime del consiglio comunale, per indicare un esempio positivo a cui tutta la comunità possa far riferimento e per esortare idealmente ad esclamare ‘Viva Matteotti’, simbolo autentico di difesa e promozione della democrazia”.

Va ricordato che a Matteotti la città ha intitolato una strada del centro cittadino, precisamente il tratto di riviera nord del Canalbianco tra ponte Castello e ponte Sant’Andrea.

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